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🩰💋🐆☀️

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🩰💋🐆☀️

La mattina seguente, mi svegliai di colpo sentendo una voce dolce e familiare. «Ylenia, sveglia... guarda che è tardi» mi sussurrò alessia, piegata su di me con un sorriso leggero.

Aprii gli occhi a fatica e la vidi in piedi accanto al mio letto. «Oddio, davvero?» risposi, subito allarmata, buttando via le coperte.

«Sì, abbiamo poco tempo per fare colazione» mi disse ridendo piano. «Dai, muoviti!»

Mi alzai di corsa, infilando una felpa e sistemandomi velocemente i capelli. Quando arrivai in cucina, presi la moka per preparare il caffè. Mentre aspettavo che il caffè fosse pronto, mi guardai intorno e notai niccolò e rebecca ancora mezzi addormentati sul divano

«Raga, vi faccio il caffè?» chiesi, cercando di stappare un sorriso dal loro torpore mattutino.

«Per favore, ne ho un bisogno disperato» mormorò niccolò con la testa appoggiata sulla mano

Rebecca annuì, con gli occhi socchiusi. «Anche per me, grazie»

Versai il caffè nelle tazze e le portai al tavolo. Mentre sorseggiavamo, cercavo di scrollarmi di dosso la stanchezza e di concentrarmi su quello che mi aspettava quel giorno. Sentivo una leggera tensione crescere dentro di me, sapendo che avrei dovuto incontrare i professori.

Proprio in quel momento, sentii la voce di un assistente della produzione «Ylenia, devi andare in sala relax. Anche Luk3, Ilan e Senza Cri vi stanno aspettando lì»

Sentii il cuore accelerare. Era arrivato il momento. Annuii e finii in fretta il mio caffè, salutando alessia e gli altri prima di dirigermi verso la sala relax

Rimanemmo per tutto il tragitto in silenzio, ognuno per le sue a pensare a chi scegliere, la scelta era davvero importante avrebbe deciso il destino del nostro percorso.

Entrammo in relax e qualcuno si sdraiò per terra, mentre io mi sdraiai sui gradoni

«Come vi sentite?» chiese senza cri rompendo il silenzio. Aveva un sorriso nervoso, ma cercava di mantenere un tono rilassato.

«Ansioso» rispose Luk3, giocando con il suo cappuccio. «Voglio solo incontrarle e scegliere»

Ilan ridacchiò, guardando Luk3. «Poi ci penserai con calma, tranquillo»

«Facile a dirsi» dissi io, stringendo le mani. «Ci mettono davanti a una scelta importante. Non è così semplice»

Luk3 mi guardò e annuì. «Hai ragione. Però cerchiamo di non farci prendere troppo dal panico. Alla fine dobbiamo solo essere noi stessi»

Mentre cercavamo di alleggerire la tensione, un assistente entrò nella sala e chiamò Ilan. «A dopo» disse lui, alzandosi e facendo un cenno a tutti noi prima di uscire.

𝒔𝒐𝒕𝒕𝒐 𝒈𝒍𝒊 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒊 𝒓𝒊𝒇𝒍𝒆𝒕𝒕𝒐𝒓𝒊 - 𝒂𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒐𝒏𝒛𝒊𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora