Il sacrificio

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La luce del mattino non si fece aspettare. L’atmosfera nella locanda era diventata insostenibile. Sofia e Lorenzo, scossi dagli eventi dell’ultima notte, sapevano di essere in una corsa contro il tempo.

“Dobbiamo scoprire di più sui sacrifici,” disse Lorenzo, fissando un punto nel vuoto. “Quella figura al centro della piazza… era qualcosa di terribile.”

Sofia annuì. “Hai ragione. La gente parla di rituali e di ombre, ma cosa significa tutto questo? Dobbiamo tornare in biblioteca e cercare risposte.”

Un odore di carta ingiallita e polvere li accolse all'interno biblioteca. Gli scaffali, carichi di libri antichi, parevano custodire storie dimenticate.

“Cerca i registri delle scomparse,” ordinò Lorenzo, mentre si avvicinava a un grande tavolo di legno, dove giaceva un manoscritto aperto. Sofia si mise a frugare tra i libri, ma la sua mente era affollata di pensieri. Le parole della strana figura vista la notte precedente risuonavano nella sua testa: il sacrificio è necessario.

“Ecco!” esclamò, sollevando un volume pesante, dalla copertina decorata. “Questo sembra parlare di rituali. Potrebbe contenere informazioni sui sacrifici.”

“Leggi,” disse Lorenzo, “vediamo se possiamo capire cosa accade a chi viene sacrificato.”

“Ecco qui,” cominciò Sofia, leggendo ad alta voce. “Ogni settant’anni, gli abitanti di Amarante devono offrire un sacrificio per placare il guardiano delle ombre. Questo rituale è necessario per mantenere l’equilibrio tra il nostro mondo e le entità oscure che dimorano nel regno delle ombre.”

Lorenzo la interruppe, il suo sguardo allarmato. “Settanta anni? Questo significa che il prossimo sacrificio è imminente!”

Sofia proseguì, ansiosa di scoprire di più. “Le vittime vengono scelte in base a un antico rituale che trae la propria forza dalle paure e dai desideri più profondi. Solo colui che è davvero purificato dal dolore può affrontare le ombre e liberare il villaggio.”

“Ma chi sarà scelto?” chiese Lorenzo, la voce tremante. “E come possiamo fermarlo?”

“Dobbiamo trovare il rituale e interromperlo,” rispose Sofia. “Non possiamo permettere che qualcuno venga sacrificato.”

Proseguendo nella lettura, Sofia si imbatté in una pagina strappata, ma le frasi che riuscì a decifrare erano chiare. “Il sacrificio non è solo simbolico. Se la vita non viene data, le ombre si vendicheranno, e il villaggio subirà conseguenze inimmaginabili.”

Le parole pesavano come macigni. Lorenzo si passò una mano tra i capelli, mentre i pensieri si accavallavano nella sua mente. “Se non possiamo fermare il sacrificio, diventaremo noi i sacrifici? Cosa ci succederà?”

Sofia lo guardò. “No. Non possiamo arrenderci. Dobbiamo trovare un modo per fermare tutto ciò.”

Mentre tornavano a esaminare i libri, un’idea cominciò a prendere forma nella mente di Lorenzo. “Sofia, e se ci fosse un modo per affrontare il guardiano?

“Forse possiamo trovare indizi qui. Cerchiamo di capire chi è il guardiano delle ombre e perché ha bisogno di questi sacrifici.” rispose Sofia.

Le ore passarono mentre la biblioteca si riempì di un silenzio inquietante.

Finalmente, Lorenzo si imbatté in un libro che parlava di una figura mitologica: il Lupo Bianco. “Sofia, guarda! Questo libro parla di un guardiano che appare nei momenti di crisi. Si dice che proteggesse il villaggio dagli spiriti maligni.”

Sofia si avvicinò e cominciò a leggere. “Il Lupo Bianco è un simbolo di protezione e distruzione. Si dice che il suo apparire annunci eventi catastrofici. Chi lo vede, è segnato in qualche modo.” La tensione nella stanza aumentava. “C’è qualcosa di strano in questo. Forse, se il Lupo Bianco è davvero un guardiano, potremmo chiedergli aiuto per fermare il rituale.”

“Ma come?” Lorenzo sollevò lo sguardo.

“Dobbiamo affrontare il guardiano e scoprire se possiamo ottenere il suo supporto per fermare il rituale.” suggerì Sofia.

“Ma non voglio che tu ti faccia del male!” Lorenzo protestò. “Non voglio perderti, non ora che siamo così vicini a trovare una soluzione.”

“Non parliamo di sacrifici umani,” replicò Sofia con fermezza. “Dobbiamo dimostrare il nostro valore in modo diverso. Qualcosa che possa dimostrare le nostre intenzioni senza portare alla perdita di vite.”

La determinazione di Sofia risuonò nelle parole di Lorenzo. “Dobbiamo ritrovare lo strano simbolo al cimitero, poi possiamo avvicinarci al Lupo Bianco e chiedere il suo aiuto.”
Sofia e Lorenzo decisero di tornare al cimitero, dove avevano trovato la croce di pietra pulsante.

Mentre si dirigevano verso il luogo, un’ombra sembrò seguirli. I battiti dei loro cuori aumentavano, ma non si fermarono. La speranza di salvare il villaggio era più forte della paura.

Arrivati al cimitero, il cielo si oscurò, e un vento gelido si alzò, facendo ondeggiare gli alberi. La croce di pietra, al centro del cimitero, sembrava pulsare ancora più intensamente. “Sofia, dobbiamo trovare il simbolo,” sussurrò Lorenzo, mentre l’oscurità si addensava attorno a loro.

Mentre si avvicinavano alla croce, un’energia palpabile si sprigionava dall’oggetto. Sofia chiuse gli occhi e si concentrò, cercando di percepire un segnale, una guida. “C’è qualcosa qui,” mormorò, e un brivido le percorse la schiena.

Lorenzo la guardò, ansioso. “Cosa vedi?”

“Non lo so… sembra un disegno, una forma…” Sofia si piegò per ispezionare la base della croce, le sue dita sfiorarono la pietra fredda. “Ecco!” esclamò, scoprendo un simbolo inciso, una spirale circolare circondata da rune. “Credo che questo sia il segno della purificazione!”

“Perfetto,” disse Lorenzo, sentendo la speranza tornare. “Dobbiamo riportarlo nella locanda, preparare il rituale e poi cercare di contattare il Lupo Bianco.”

L'ombra di AmaranteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora