L'ultimo sacrificio

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Sofia e Lorenzo si trovarono faccia a faccia con la croce di pietra, imponente al centro del cimitero abbandonato. Intorno a loro, le ombre del bosco sembravano animarsi, pulsando come se respirassero insieme al battito dei loro cuori.

“Dobbiamo trovare un modo per fermare il portale,” disse Lorenzo, avvicinandosi alla croce. “Se è vero che questo luogo è legato a tutte le scomparse, allora forse possiamo usarlo a nostro favore.”

Sofia annuì, ma un brivido di paura le attraversò la schiena. I ricordi delle anime perdute, delle storie di chi era stato inghiottito dall'oscurità, le tornarono in mente. “E se falliamo?” chiese con la voce tremante. “Se non riusciamo a fermare il guardiano?”

“Non possiamo permetterci di pensare a questo,” rispose Lorenzo con determinazione. “Dobbiamo agire.”

Iniziarono a esaminare la croce, notando i simboli antichi intagliati nella pietra. “Forse possiamo eseguire un rito” propose Sofia.

“D’accordo” acconsentì Lorenzo.“Ma dobbiamo farlo in fretta. Ogni secondo che passa ci avvicina al prossimo sacrificio.”

Sofia raccolse alcuni oggetti sparsi attorno alla croce: candele consumate, ossa di animali e piccole statue di terracotta. Mentre sistemavano il cerchio, avvertirono un’energia crescente, come se il luogo stesso stesse rispondendo ai loro sforzi.

“Sei pronta?” chiese Lorenzo, stringendo le mani di Sofia nelle sue.

“Pronta” rispose Sofia, cercando di scacciare la paura. Insieme, iniziarono a recitare parole che non comprendevano, un incantesimo antico. La luce emanata dalla croce aumentò, avvolgendo il cimitero in una luminosità intensa.

Improvvisamente, il Lupo Bianco apparve tra gli alberi, avvolto da un’oscurità. I suoi occhi brillavano come stelle nel buio e il suo ruggito fece tremare il terreno. “Cosa credete di fare?” ringhiò. “Queste anime sono mie. Pagherete il prezzo per la vostra intrusione!”

“Non siamo intrusi,” ribatté Lorenzo. “Siamo qui per fermare il ciclo. Non permetteremo che un altro sacrificio avvenga in questo villaggio.”

Il lupo rise. “Pensate di poter rompere un patto stipulato dai vostri antenati? Io sono il custode di queste ombre. La vostra vita è solo un altro prezzo da pagare.”

Mentre il Lupo Bianco si avvicinava, Sofia e Lorenzo capirono che l’energia della croce stava svanendo. “Dobbiamo continuare!” esclamò Sofia. “Non possiamo fermarci ora!”

Riuscirono a mantenere la connessione ma il guardiano si avventò su di loro, avvolgendoli in una nebbia oscura. “Vi porterò nel regno delle ombre, dove il vostro terrore non avrà fine!” ruggì.

“Dobbiamo distruggere il portale!” gridò Lorenzo.

Sofia afferrò una statuetta di terracotta e, con un gesto deciso, la lanciò verso il guardiano. L’oggetto colpì la figura oscura, generando un’esplosione di luce. Il Lupo Bianco urlò, contorcendosi mentre cercava di fuggire dalla brillantezza.

La croce cominciò a brillare intensamente, illuminando il cimitero. “Le anime di Amarante ci sosterranno!”

La luce della croce esplose, e l’oscurità si ritirò. Il Lupo Bianco, accecato, si contorse in una furia di ombre, finché la sua figura non svanì nell'aria, lasciando solo un silenzio assordante.

Ma non era finita. Un tremore avvolse il terreno e la croce si frantumò in mille pezzi, liberando un’onda di energia. “Stai attenta!” esclamò Lorenzo. “Dobbiamo fuggire!”

Raggiunsero l’uscita ma una luce abbagliante li avvolse, lasciando entrambi svenuti a terra.

L'ombra di AmaranteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora