"Lui è.. è m-mio padre" Continuò a tenere lo sguardo a terra.
Quello era la parsona di cui parlava sua madre oggi in macchina, Camila non voleva si sapesse. Mi sentivo a disagio.
"Camila.. Io, io non volevo, scusa"
Aveva il viso pieno di lacrime
"Camila..." L'abbracciai forte a me e scoppiò a piangere
Mi strinse con tutta la sua forza. Giuro, sarei rimasta tutta la vita tra quelle braccia.
"Sssh, va tutto bene" Dissi, mentre una lacrima mi rigò il viso.
"Vuoi andare a fare un giro?"Lei annuì
Scendemmo giù e dissi a sua madre che uscivamo, senza farci vedere. Mentre camminavamo Camila guardava a terra, non disse una parola.
Arrivammo in un parco, c'era una panchina vuota, così ci mettemmo lì."Vuoi parlarne?" Dissi, non sapendo cosa dire
Non rispose e pensai di essere un'idiota ad averle fatto quella domanda, ma dopo due minuti aprì bocca
"Lui era tutta la mia vita" iniziò.
Mi sorprese il fatto che si stava aprendo con me.
"La mia vita con lui era un sogno.
Andavamo al cinema, ai concerti, alle partite, giocavamo a calcio, mi faceva ridere sempre a crepapelle, era il mio eroe"Si fermò
"Camila.." Dissi, ma lei mi fermò subito.
"Quel giorno. Quel maledetto giorno. Stavamo tornato da un concerto con la macchina, avevamo la musica alta, lui cantava e correva, fece una curva, quando andammo a finire dall'altra parte della corsia, non ebbe il tempo di frenare, andammo a finire contro un auto..."
Sospirò, guardava dritto a sé, non in un punto preciso, aveva lo sguardo perso nel nulla.
"Morì sul colpo, mentre io mi ruppi un braccio e avevo ferite in tutto il corpo, ma sono ancora qui"
"Camila" Dissi, con un tono più serio, le presi la mano "Anche se lui non è qui con te fisicamente, lui è qui" Misi la mia mano sul suo cuore.
Si girò e mi guardò dritta negli occhi. "Lo so" sorrise tristemente.
"Un'anno dopo, mia madre incontrò un altro uomo e ora siamo qui, a casa sua."
"Guarda il lato positivo, hai incontrato me" mi alzai girai intorno a me stessa. Scoppiò in una piccola risata.
La sua risata. Mi sentii le farfalle nello stomaco.
"Ci andrai con me ai concerti, ti porterò io al mare e giocherò io con te a calcio, anche se cadrò prima di toccare pallone. Non sarò come tuo padre, ma proverò in tutti i modi a renderti felice"
"Lauren.." Disse
La guardai
"Grazie, davvero" E mi abbracciò.
-
Si fece tardi, così tornammo a casa. Fuori c'era mia madre che mi aspettava. Salutai Camila e sua madre ed entrai in auto.
"Lauren, tutto bene? Ti vedo strana" Disse mia madre.
In quel momento non volevo parlare. Avevo troppe cose per la testa.
"Si mamma, sono un po' stanca"
Subito dopo me ne andai con la testa. Pensai a tutto quello che era successo oggi. Camila aveva perso suo padre e lo raccontò solo a me. Mi sarei dovuta prendere cura di lei, volevo renderla felice e giuro, ci avrei messo tutta me stessa per farlo.
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"Say You Won't Let Go" ~Camren
FanfictionCamila si è appena trasferita in una nuova città. Nella nuova scuola non fa amicizia con nessuno, è chiusa perché ha perso una persona molto importante. Ma quando incontrerà Lauren, ritornerà un pò di luce nella sua vita. Insieme combatteranno contr...