Capito VII

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Mi svegliai.
Mi guardai intorno, non riuscivo a ricordarmi dove fossi. 
Poi guardai Camila, era appoggiata ancora sulla mia spalla. A poco a poco mi ritornavano in mente tutti i ricordi.

Mi faceva male la schiena, per la posizione scomoda in cui dormii.

Guardai il telefono,erano le 5:30, ancora il sole non era sorto.

Avevo 30 chiamate perse da mia madre e 20 messaggi.

Penserà che sono morta.
Dovevo chiamarla, ma non volevo svegliare Camila.
Mi misi a fissarla, era così bella quando dormiva, il suo respiro, così leggero. Le accarezzai il viso, aveva una pella così delicata e morbida, era stupenda. Volevo stare li a guardarla tutto il giorno, ma dovevamo tornare a casa.

"Camila" Sussurrai al suo orecchio.

Continuava a dormire.

"Camila" Dissi, con voce più alta

"Mmmh..." Rispose

Mi misi a ridere

"Camila, dobbiamo andare"

"Ancora due minuti, ti prego"

"Camila, sono Lauren" continuai a ridere.

"Sisi, ci sono!" Disse, alzandosi di botto a mezzo busto

"Tutto okay?" Dissi

"Lauren. Che ci facciamo qui?" si girò intorno con gli occhi mezzi chiusi

"Hai voluto dormire tu qui" Dissi, guardandola e ridendo

"Ah, già. Ora..." Sbadigliò "Ora ricordo" si strofinò gli occhi.

"Vuoi vedere l'alba?" chiesi

"Si.. Oh cazzo, che ore sono!?!" guardò il telefono.
"Ho venti chiamate perse da mia madre!"

"Io trenta"

Scoppiai a ridere, avevamo delle madri simili a quanto pare..

"Adesso dici anche le parolacce?"

"Scusa..."

Chiamò sua madre così approfittai per chiamarla anch'io.

Spiegai il tutto a mia madre, che stava morendo sentendo la mia voce al telefono. Dopo che si tranquillizzò, staccai.

Camila era ancora al telefono con sua madre.
Mi misi a guardarla, mi piaceva il modo in cui gesticolava le mani. Quando chiuse restammo a guardare l'alba, era stupenda, l'inzio di un nuovo giorno.

"Meglio andare" Disse Camila alzandosi e prendendo il telo.

Feci lo stesso anch'io e andammo in auto. Non aprimmo bocca per tutto il tragitto, eravamo ancora stanche.

Arrivammo a casa di Camila.

"Vieni oggi a scuola?" Dissi, girandomi verso di lei.

"Perché, oggi c'è scuola?"
Si strofinò gli occhi.

Era così... Dolce volevo prenderla a morsi.

"Beh, si" risi.

"Allora, no. Sono troppo stanca."

"Allora non vengo anch'io."

"Perché?!" mi guardò con aria confusa.

"Perché non mi va di passare un giorno senza te, allora mi sto a casa."

Non rispose.

"Okay, Lauren. Buonanotte" mi diede un bacio sulla guancia.

Un brivido scese lungo la mia schiena.

"Say You Won't Let Go" ~CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora