Capitolo XIV

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Camila's Pov

Lauren era a letto con John.

Restai lì, immobile, non sapevo né cosa fare né cosa dire, ero pietrificata.

"CAMILA!" spalancò gli occhi.

Lauren si alzò dal letto, coprendosi con le lenzuola, correndomi in contro, ma io scappai.

Dovevo andare da qualche parte, stavo per scoppiare.

Mi chiusi in bagno e presi la mia lametta dalla borsa, la tenevo sempre li.

Avevo bisogno di lei adesso.

Lauren mi ha illusa.

Un taglio.

Lauren mi ha usata.

Due tagli.

Mi ha fatta aprire, le ho raccontato tutta la mia vita.

le mie lacrime caddero su i tagli, bruciavano, ma non era importante. 

"PERCHE'?" urlai tra le lacrime 

Tre tagli.

Mi ha fatta affezionare

Quattro tagli.

Mi ha uccisa

Cinque tagli.

Volevo solo morire, mi riempii di tagli, ma non riuscivano a sollevarmi quella volta, non riuscivo a stare meglio.

"CAMILA, APRI LA PORTA!!"

Era lei. La persona che mi ha distrutta.

Continuai a tagliarmi, tagli profondi, tagli sopra tagli. Ero piena di sangue. Buttai la lametta per terra, misi la mia testa tra le ginocchia, non riuscivo più a pensare.

"CAMILA APRI!!!"

Mi girava la testa. Poi non vidi più nulla.

Lauren's Pov

Camila mi aveva vista scopare con John, quel bastardo.

Il nostro era un accordo.
Lui mi aveva detto che se lo avessimo fatto lasciava stare in pace la mia Camz, se no avrebbe continuato, così l'ho fatto, ma solo per il suo bene, l'ho fatto contro voglia. Austin, quel coglione l'ha portata su in camera. Gliela farò pagare.
Corsi in bagno, sapevo che Camila era li. La sentivo piangere, mi sentivo uno schifo, come potevo averle fatto una cosa del genere.

"CAMILA, APRI LA PORTA!"

Non rispose, la sentivo singhiozzare

"CAMILA, APRI!"

Nessuna risposta, la sentivo solo urlare, stavo impazzendo, dovevo abbracciarla.

Poi non la sentii più piangere, nè urlare, il silenzio assoluto, così iniziai a dare calci alla porta. Provai una sensazione di panico e paura.

"CAMILA, APRI QUESTA MALEDETTA PORTA!!" urlai più che potevo con le lacrime agli occhi 

Non rispondeva.

Entrai nel bagno a toccare, salii sul water e mi aggrappai al muro, per cercare di vederla.

Quello che vidi fu straziante.

La vidi a terra, ricoperta di sangue. Volevo scappare in quel momento e andarmi ad uccidere.
Scavalcai il muro

"Camila..." Sussurrai "Camz" stavo tremando

Controllai se ci fosse ancora battito. La presi tra le mie braccia  e la strinsi a me. Aprii la porta, la presi in braccio e scesi giù, cercai di non farmi vedere dalle ragazze, corsi più velocemente possibile. Aprii l'auto e la sdraiai dietro. Non potevo portarla all'ospedale, avrebbero chiamato sua madre, la polizia e chissà chi. Così andai a casa mia. Entrai, presi dell'acqua ossigenata, delle bende,  del cibo e dell'acqua.
Corsi di nuovo in auto.
Le disinfettai le ferite, mentre le guardavo piangevo.
Gliele fasciai e andai al mare.
La presi di nuovo in braccio e le stesi su un telo.
Mi misi affianco a lei, aspettando il suo risveglio.
Come ho potuto fare una cosa del genere?
Come mi è potuto venire in mente?
Mentre pensavo si svegliò

"Say You Won't Let Go" ~CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora