Finalmente è arrivato dicembre, e con lui il tanto atteso spettacolo di Natale. Ho lavorato tanto per questo momento, provando e riprovando con la mia amica Lili al pianoforte.
È un'esibizione che aspettavo da mesi, e sapere che tutti saranno li a guardarmi mi rende nervosa ma anche emozionata.
Mi sveglio con la luce fioca dell'alba che filtra dalla finestra, ancora mezza assonnata ma con quel brivido di emozione che corre lungo la schiena.
Mi allungo pigramente nel letto, lasciando che il sonno si disperda piano piano.
Il cuscino è ancora tiepido sotto la mia guancia, ma non ho voglia di indugiare: ho troppe cose da fare.
Respiro a fondo, cercando di calmare il battito del cuore. Questo è un giorno speciale, e devo essere all'altezza.
Mi alzo e mi dirigo verso la cucina, dove mia madre ha già preparato una colazione abbondante. C'è un profumo delizioso di pane tostato, uova e caffè.
<<sei pronta per stasera?>> mi chiese, sorridendo mentre mi passò una tazza di caffè
Noto la sua espressione dolce ma anche un po' apprensiva.
Mi siedo di fronte a lei, mordendo un pezzo di toast.
<<si, credo di sì>> risposi, anche se una parte di me sentiva le farfalle allo stomaco
Dopo colazione, mi preparo per incontrarmi con Jayla ed Esther.
Mi vesto in modo casual, con un maglione caldo e jeans comodi.
Ho bisogno della loro energia per calmare i nervi, e so che loro ci saranno sempre per me.
Mentre cammino verso il caffè dove ci siamo date appuntamento, cerco di immaginare come andrà stasera, come sarà suonare il pianoforte davanti a tutta quella gente.
La mente torna a volteggiarmi su Javon, su come si presenterà lui, se verrà davvero. Il pensiero mi fa sorridere, anche se provo a non dargli troppo peso.
Al caffè, Jayla e Esther sono già lì, sedute al nostro solito tavolo.
Jayla mi saluta con un grande sorriso e un abbraccio caloroso, mentre Esther mi studia con quel suo sguardo acuto, come se stesse cercando di leggere ogni mia emozione nascosta.<<ecco la nostra star!>> esclamò Jayla, e io non potevo fare a meno di ridere, arrossendo un po'
Mi siedo con loro e iniziamo a chiacchierare, le loro voci che si mescolano in un vortice di risate e incoraggiamenti. Loro riescono sempre a tirarmi su il morale.
<<sei nervosa?>> chiese Esther a un certo punto, i suoi occhi mi scrutavano attentamente
Annuisco, un po' a disagio. <<un po' si, ma non vedo l'ora>> ammisi, cercando di sembrare tranquilla
Jayla mi prese la mano, stringendola dolcemente. <<andrà tutto benissimo, Irina. Sei preparata e hai tutto il talento per stupire chiunque>>
Rimaniamo insieme per buona parte della mattinata, parlando di tutto e di niente, fino a che il sole non comincia a calare, colorando il cielo di un tenue arancio.
Saluto le ragazze e torno a casa, dove inizia la seconda fase della mia preparazione: devo prepararmi fisicamente, e questa parte è quasi una cerimonia.
Faccio una doccia calda, cercando di rilassarmi. L'acqua scorre sulla pelle, portando via un po' di quella tensione.
Dopo la doccia, mi asciugo e mi avvolgo in un accappatoio morbido.
Ho scelto con cura l'abito per stasera: è un vestito semplice ma elegante, di un blu scuro che risalta i miei occhi e mi fa sentire a mio agio.
Lo indosso con calma, facendo attenzione a ogni dettaglio, e poi mi siedo davanti allo specchio per truccarmi.
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kindred souls
RomanceIrina Davis si trasferisce dalla madre in America lasciando suo padre in Italia. Javon Walton,stronzo apocalittico,si troverà a fare i conti con la bontà di Irina. Cosa succederà?