Capitolo 10

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In questo momento sono a casa di Jayla e siamo in camera sua a spettegolare, fino a quando non mi ricordai di una cosa.

<<jay, ho troppo bisogno di fare una cosa e tu mi devi aiutare>>

<<certo dimmi>> sorseggiò il suo succo mentre aspettava che io continuassi a parlare

<<devo entrare nella stanza di javon>>

Spalancò gli occhi, sputando quel poco di succo che le era rimasto in bocca, mentre iniziò a tossire.

le diedi qualche colpetto sulla schiena, attendendo che finisce.

<<mi vuoi morta?>> sospirò <<sei pazza iri? vuoi che ci ammazzi?>>

<<non finché ci sono io>> le feci un occhiolino

Mi voglio vendicare del fatto che mi ha rubato la collana.
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<<io dico che è una pessima idea>>

<<tranquilla, devo solo cercare la collana e fargli uno scherzetto innocuo>>

Iniziai a cercare la mia collana dappertutto e finalmente la trovai dentro un cofanetto oro appoggiato sulla sua scrivania.

<<guarda jay, l'ho trovata>> alzai la mano per fargli vedere la collana

<<bene, ora ti prego andiamo>> mi supplicò

<<aspetta, devo fargliela pagare>>

<<iri se ci scopre siamo nei guai>> mi rispose preoccupata

<<sisi, gli metto una cosa nel bagnoschiuma e andiamo>>

Entrai subito nel bagno della sua stanza, aprii il mobiletto accanto al lavandino, presi poi una bottiglietta di bagnoschiuma alla menta.

Però ha ottimi gusti.

Presi la tempera azzurra e gliela misi dentro, poi rimisi tutto al suo posto.

<<irina hai fatto?>> mi chiese spaventata

<<si ho fatto>> uscì dal bagno, per poi andare da lei

<<ok adesso però andiamo>> mi afferrò il polso aprendo la porta, e correndo verso la sua stanza

Ma perchè tanta paura?

<<tu sei pazza iri, sei pazza>>

<<io non vedo l'ora di vedere la sua reazione>> dissi soddisfatta del mio lavoro

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È sera e jayla ha deciso di fare un pigiama party, quindi abbiamo chiamato anche Esther.

<<Irina Davis, se ti fa qualcosa noi non centriamo>> disse Esther puntandomi per l'ennesima volta il dito contro.

Alzai gli occhi al cielo mentre sentivo la sua predica.

Ovviamente Jayla glielo disse subito dopo che è arrivata, ed ora eccomi qui. A subbirmi il terzo grado.

<<andare nella stanza di Javon, é una follia > >

<<eddai Esther, mi stavo annoiando e gli ho fatto uno scherzo, e dato che non voglio sentire il tuo bellissimo discorso, io vado a lavarmi. Ciao ragazze>> dissi mandando un bacio volante a ogni una di loro, per poi uscire definitivamente dalla stanza.

Mentre stavo andando verso il bagno, mi sentí afferrare da un polso per poi ritrovarmi in una stanza, mi girai pronta a colpire il mio "rapitore". Ma mi fermai sul colpo vedendo lo sguardo omicida di Javon.

Oh cazzo

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