Capitolo 4

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Un forte odore di alcol e fumo mi invade il corpo. Jaden raggiunge il suo gruppo di amici seguito da javon mentre jayla mi prende per mano per portarmi non so dove.

<<lei è Esther Brown, Esther lei è Irina Davis>> jayla mi presentò una ragazza bionda molto carina

<<piacere di conoscerti Irina, sei nuova qui? Non ti ho mai vista>> Esther mi sorrise

<<si sono nuova, mi sono trasferita da poco, prima abitavo in Italia>> sorrisi anche io

<<adoro l'Italia, sei fortunata allora, sai parlare due lingue>> devo ammettere che sembrava simpatica

<<si beh più o meno>> risposi

<<okey che ne dite di bere un po'?>> jayla prese parola ridendo

<<è da tutta la sera che aspetto questo momento>> risi insieme ad Esther

Appena arriviamo al bancone degli alcolici il barista inizia a fare storie perché non abbiamo l'età per bere.
Ora probabilmente in Italia saremo state già ubriache.

<<andiamo facci bere ti giuro che ho 21 anni>> jayla lo stava letteralmente pregando, io invece avevo appena scoperto che se non hai 21 anni non puoi bere. Assurdo!

<<ti conosco jayla e ti assicuro che non hai 21 anni>> si mise a ridere continuando a servire da bere ad altre persone

<<andate a chiamare javon, a lui danno sempre da bere>> ci sussurrò Esther

Io e jayla ci avviamo verso il gruppetto di javon, lui è di spalle con un bicchiere in mano.

<<ci servi javon>> jayla lo fece voltare verso di noi

<<ah si? Per caso servo a te mary?>> mi guardò ridendo

<<sogna Walton>> gli risi in faccia

<<attenta a come parli mary o per te non finirà bene>> si avvicinò a me

<<smettila di trattarmi come una di quelle ragazzine che ti vengono dietro>> gli urlai in faccia

<<jayla tieni a freno la tua amichetta>> si voltò verso jayla

<<e tu tieni a freno la tua cazzo di bocca>> gli rispose jayla, questa mi era piaciuta

<<allora mi dite che cazzo volete?>> okey si stava arrabbiando parecchio

<<il barista non vuole darci da bere>> jayla sbuffò

Senza dire niente javon inizia a camminare verso il bancone degli alcolici e lo vediamo parlare con il barista. Appena finisce di parlare si dirige verso di noi.

<<potete andare>> aveva il solito sorriso soddisfatto, dio quanto lo odio

Mentre io e jayla stavamo andando da Esther javon continua a parlare facendoci fermare.

<<non ringraziatemi eh>> alzò le mani

<<si grazie ciao>> jayla mi prese per mano per poi ordinare tre shottini, ce li passò e dopo averli bevuti tutti d'un fiato andammo a scatenarci

<<ed ora andiamo a ballare>> Esther ci prese per mano

Ora che ci penso è la prima volta che mi diverto ad una festa. Tutte le altre volte che ci sono andata mi sono sempre sentita esclusa perché i miei amici avevano tutti il loro gruppetto ed io non sapevo mai cosa fare, ora è diverso però. Jayla ed Esther non mi fanno sentire esclusa anzi, grazie a loro sto capendo il vero significato di amicizia.

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