Capitolo 17

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Le vacanze di Natale sono finalmente arrivate, e quest'anno mia madre ed io ci prepariamo a trascorrerle con i Walton.

La loro casa è proprio di fronte alla nostra, quindi siamo vicine, ma il solo pensiero di vivere giorni interi insieme a loro, nello stesso spazio, mi fa sentire un po' agitata.

Questa è la prima volta che passo il Natale con loro, mentre mia madre è entusiasta come non mai. Sorride felice mentre mi racconta di tutti i Natali passati con la sua migliore amica, quando io vivevo ancora in Italia con mio padre e per me tutto questo era solo un racconto lontano.

Appena entriamo nella loro casa, Jayla mi viene incontro saltellando.

<<Irina! Sei arrivata!>> esclamò, abbracciandomi con l'entusiasmo di una sorella minore.

Mi lascia quasi senza fiato, ma rido, sentendomi subito più a mio agio.

Lei e sua madre hanno decorato la casa con cura: ci sono luci scintillanti ovunque e un albero di Natale enorme al centro del salotto, con una montagna di regali ai suoi piedi.

<<quest'anno dovremo aprire i regali tutti insieme!>> disse Jayla, prendendomi per mano e trascinandomi verso l'albero

<<Jayla, calma>> intervenne Jaden con un sorriso

<<diamo almeno a Irina il tempo di togliersi il cappotto>>

<<lasciate che si sistemino prima, almeno>> aggiunse Javon, arrivando da dietro.

La sua voce è calma e profonda, e mi sembra quasi strano vederlo così rilassato e sorridente. Di solito è un po' più distaccato, ma qui, tra la sua famiglia, sembra diverso, più aperto.

<<Javon ha ragione>> rispose mia madre, ridendo. <<abbiamo tutto il tempo del mondo>>

Dopo esserci sistemate e aver posato le valigie, ci riuniamo tutti nel salotto, mentre le due mamme ci raccontano vecchie storie di Natale passate insieme.

Io ascolto, cercando di immaginare quei giorni come li hanno vissuti loro, e mi perdo nei loro ricordi, sentendomi stranamente più vicina a questa famiglia.

Nel pomeriggio, Jayla insiste per fare una passeggiata tutti insieme. Così, infiliamo i cappotti pesanti e usciamo, camminando nel quartiere addobbato per le feste.

Mi ritrovo a chiacchierare con Jaden, che cammina accanto a me.

<<ti stai divertendo finora?>> mi chiese, con quel suo sorriso amichevole

<<molto>> risposi. <<è tutto così diverso da come ero abituata. In Italia il Natale è... non so, un po' più riservato. Le persone tendono a festeggiare in famiglia, è meno... comunitario>>

Lui annuisce. <<si, qui facciamo le cose un po' in grande. Ma penso che, con Jayla, non avresti avuto scelta comunque>> ridemmo entrambi, mentre lei correva avanti con mia madre e sua madre, cantando a squarciagola le canzoni di Natale che risuonano dalle case

Poco dopo, noto Javon che cammina un po' più indietro rispetto a noi, le mani in tasca, lo sguardo rivolto altrove.

C'è qualcosa di misterioso nel suo modo di fare che mi incuriosisce, ma al tempo stesso mi tiene a distanza.

Ogni volta che sembra aprirsi, si allontana subito dopo, come se volesse evitare di farsi conoscere fino in fondo.

La sera, dopo cena, ci sistemiamo tutti intorno al camino. La madre di Javon propone di giocare a tombola, una tradizione che mantengono da anni.

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