*"John B guarda, guarda che bello" urlai correndo verso casa sua per mostrargli l'ennesimo fiore che avevo raccolto e attaccato al mio diario.
Lui era l'unico che sapeva della mia passione per i fiori, ed era l'unico a cui facevo vedere ogni volta ciò che aggiungevo alla mia raccolta.
"John B! Questo ti piacerà sicuramente, guarda." Non ebbi una risposta tanto che pensai di essere da sola. Mi avvicinai alla porta che vidi socchiusa, non poteva non essere lì.
Mi guardai attorno e vidi una figura seduta sul molo, pensai che fosse proprio lui e che stesse guardando il mare. Con una corsa, tenendo stretta a me il mio diario tra le mani e lo zaino in spalla, lo raggiunsi.
"Guarda John B, guarda che bel fiore." Esclamai raggiungendo il ragazzo che solo all'ora, capii non essere lui.
"Non c'è John B." Rispose deciso. La sua voce era diversa dal solito, era meno dura e quasi invisibile. Mi avvicinai sedendomi al suo fianco facendo dondolare le mie gambe.
"E tu perché sei qui?" Manteneva la testa basta senza rispondere, tirò su con il naso ma cercava di non farsi vedere o sentire. Posai il mio zaino accanto a me, e nel silenzio iniziai a sfogliare il mio diario, portando le dita sull'ultima pagina.
Vidi il suo sguardo posarsi sulla pagina, e solo allora presi un leggero coraggio.
"Guarda cosa ho preso oggi." Avvicinai il diario sulle sue gambe, in modo che potesse vedere meglio quello che stavo per mostrargli.
"Un Loto Sacro, l'ho raccolto nella palude." Con il suo dito sfiorò i petali rosa di quel fiore che, ai miei occhi, pareva essere la cosa più bella. Vidi solo in quel momento le nocche delle sue mani essere più gonfie e rosse del solito, ci avvicinai un dito per toccarle ma lui tolse la mano in tempo record.
Non mi parlava, non voleva nemmeno guardarmi, a malapena alzava lo sguardo e io non riuscì a capire il perché. L'ultima volta che lo vidi era stata la giornata del litigio tra lui e John B, e da quel momento fino ad ora lui era diventato quasi invisibile ai miei occhi.
Solo dopo un po' prese parola, alzando il viso per guardarmi e in quel momento osservai il volto pieno di lividi.
"Non dire a John B di questo." Indicò il suo occhio, come se non volesse far sapere cosa effettivamente avesse passato.
Scossi la testa annuendo, e restai a guardarlo. Il mio cuore si strinse, mi sentivo debole di agire. Non sapevo come aiutarlo e non sapevo nemmeno se lui volesse il mio aiuto.
Strappai la pagine dove era presente quel fiore e, con una matita presa all'interno del mio zaino, scrissi su un angolo un piccolo messaggio.
' (lotta e bellezza) Arabella. '
Lo piegai e glielo diedi, sotto il suo sguardo confuso. "È tuo." Sussurrai, richiudendo il diario per metterlo dentro allo zaino. JJ, accanto a me, aprì il biglietto e con un sorriso sul volto osservò la scritta.
Mi guardò subito dopo come se chiedesse una spiegazione a quel gesto, e io fui pronta a parlare.
"È il mio fiore preferito, mia mamma me ne parla un sacco e quando lei ha i lividi come te, dice che quel fiore le da la forza di lottare." Una scia di flash nella mia mente si seguivano, mostrandomi momenti in cui percepivo le urla dei miei genitori e i rumori forti causati da mio padre quando perdeva la ragione."Non dire a John B che te l'ho dato, altrimenti litigate di nuovo. Ma digli di venire a casa mia, la mamma lo vuole salutare prima che partiamo" abbassai la testa sentendo la tristezza pervadere il mio corpo. Me ne sarei dovuta andare e nessuno lo sapeva, nessuno tranne JJ in quel momento.
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𝑻𝒉𝒆 𝑩𝒆𝒔𝒕 𝑴𝒊𝒔𝒕𝒂𝒌𝒆 - JJ Maybank, Rafe Cameron & Arabella Dallas
FanfictionNonostante lei di quei pochi anni della sua infanzia passati alle Outer Banks non ricordi molto, il suo ritorno non passerà in secondo piano, bensì l'incontro di vecchi volti faranno riaffiorare nella mente di Arabella Dallas i ricordi che aveva la...