IX • 𝑂𝑛𝑒 𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑛𝑖𝑔ℎ𝑡

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⭑.ᐟ spazio autrice.

Attenzione, vi avviso in anticipo che all'interno di questo capitolo ci saranno delle scene con un linguaggio scurrile e poco "puro".

Odierete Arabella per quello che farà, ma tranquill* che questo le darà modo di capire tante cose.

Buona lettura .





I giorni volavano e le settimane sembravano sparire in un battito di ciglia. Mentre la vita andava avanti io mi bloccavo ogni tal volta che subentrava qualcosa di strano. Nelle ultime settimane tutto si divideva in una quiete favolosa e nel disastro più unico, facendomi rimanere sempre con il fiato sospeso.

Ormai il sonno era un bene che non faceva più parte della mia vita, ogni notte, proprio come quella di adesso, mi ritrovavo seduta in cucina accompagnata a bottiglie di super alcolici pronti a spegnere il mio cervello in continua elaborazione.

Probabilmente chi da fuori dovesse vedere questa scena gli verrebbe da pensare che sono un'alcolizzata, ma il punto è che lo stavo diventando.

L'effetto che mi donava l'alcol era un toccasana per affrontare i nuovi giorni che parevano essere sempre più duri da combattere. Per una settimana intera mi ero ridotta a questo, a non uscire da casa e a chiudermi in me. Ormai avevo paura di tutto.

Oramai erano le tre passate, le continue telefonate da parte dei miei amici venivano ignorate dalla sottoscritta, non accorgendosi della preoccupazione che avrebbe causato a quest'ultimi.

Gli ultimi residui di alcol all'interno del mio bicchiere fecero un giro dritto verso la mia bocca, dandomi la giusta carica e continuando a rilassare i miei nervi.

Eppure in quel momento, riguardando tutti i messaggi ricevuti dallo sconosciuto, in quel tempo che parve essere infinito, la mia mente iniziò a progettare pensieri e dubbi.

Avevo bisogno delle risposte, avevo bisogno di capire chi ci fosse dietro a tutto ciò ma soprattutto dovevo capire del perché.

Decisi così di riprendere in mano la lista mentale di ipotetiche persone che, a mio avviso, sembravano aver qualcosa contro di me.

Prima ancora di cominciare, però, il display del mio telefono si illuminò mostrando un messaggio da parte di Rafe.

Rafe.

Vedo le luci accese, significa che sei sveglia?

Bingo. Sembrava essere fatto apposta poiché la persona di cui volevo indagare era esattamente lui. Dalla cerimonia tra me e Rafe non ci fu più stato modo di parlare, se non qualche parola fredda quando i miei zii si incontravano con i suoi genitori. Ma quel momento era arrivato, bisognava affrontarlo e sarebbe successo questa notte.

Non gli risposi, semplicemente mi limitai ad uscire di casa e a presentarmi da lui, mandandogli un messaggio per aprirmi.

Non potei negare che l'immagine di lui con addosso una semplice maglia e una tuta, e il volto stanco ma tranquillo, provocò in me un piacere che doveva essere ripugnato. Si chiuse la porta alle spalle, guardandomi in un modo che mi fece abbandonare ogni tipo di pensiero che avevo su di lui nei giorni passati.

Perché ai miei occhi pareva essere quasi buono?

Mi prese per mano senza dire nulla, trasportandomi con lui verso la macchina parcheggiata sul viale, macchina di suo padre.

𝑻𝒉𝒆 𝑩𝒆𝒔𝒕 𝑴𝒊𝒔𝒕𝒂𝒌𝒆 - JJ Maybank, Rafe Cameron & Arabella DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora