Capitolo 24.

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Sono passati 15 giorni.
Le cose vanno più male di quanto avessi previsto.

Mi fanno ancora male le braccia e il petto,entrambi sono ricoperti da lividi.
E si,la squadra di Basket mi ha picchiata per la seconda volta circa,il motivo?Rifiuto sempre di fare i compiti o ciò che dicono quelle stronze e la siliconata.

Ho cercato di difendermi ma è stato del tutto inutile.Troppi ragazzi con troppi muscoli.

Mi sento diversa,forse un pó più debole.

"Sei inutile","qui non ti vuole nessuno","vattene",
"obesa,brutta,mostro","muori".

Le parole feriscono e non poco,le parole fanno male.

Di tutto questo ovviamente i miei genitori non ne sanno nulla,come anche il mio ragazzo e la mia migliore amica.

Non ho detto nulla a nessuno di queste prepotenze perché non amo essere al centro dell'attenzione, magari facendo provare anche compassione,non voglio sembrare in qualche modo "esibizionista", ecco tutto.

Preferisco tenermi questo piccolo segreto dentro.

Non sto male,ma potrei stare meglio,magari fra sue braccia.

Il suo profumo,le sue mani,le sue labbra,i suoi occhi e i suoi capelli,la sua voce,quel suo modo di chiamarmi "piccola",i suoi abbracci e le sue carezze,le nostre risate,il suo solletico,il suo prendermi in giro,la sua risata,la sua gelosia,i suoi "ti amo" improvvisi come i suoi abbracci e i suoi baci,lui.

Basta,non resisto devo riabbracciare il mio ragazzo e farò di tutto per accontentarmi.
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Cris.

Mi manca tanto.
Quei suoi modi di fare,quella sua risata tanto bella.

Ho deciso,devo riabbracciarla.

Prendo i libri e vado a lezione.
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《Shefil sta seguendo?》
《Mh, ehm,si...》
《Non sembra.》

Cazzo vuoi?
Madonna santa.

《Amico.》
《Luke.》
《Sembri un morto...》
《Mh,divertente.》
《Camily?》
《Camily cosa?》
《Stai così per lei?ti manca,dillo...》
《È ovvio che mi manca...》
《Non ci posso credere!》
Mi guarda stupito.
《Hai ammesso che...》
《Vuole andare fuori?》
Il prof lo guarda e lo rimprovera.
《Nono,mi scusi.》
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Camily.

《Camilyyyy!》
《Che c'è mamma?》
《Scendi di sotto.》

Che noia...
Mi alzo dal letto,mi stiracchio e vado in cucina.

《Mi dai una mano con la cena?》
《Cosa dovrei fare?》
《Affetta un po di pane,io penso al resto.》
《Okay.》
Prendo il pane e lo taglio in tante piccole fettine riponendolo poi in un piatto di ceramica.
《Ecco.》
Lo appoggio sul tavolo e mi siedo su di una sedia accanto.
Prendo il cellulare e sblocco il display.
《voglio abbracciarti,quindi vengo da te.》
Oh mio dio.
CRIS.
amore mio.
《Coosa? Sai che ti amo sempre di più?》
《Mai quanto me,sabato all'aeroporto.》
《Oh mio dioooo, non vedo l'oraaa!》
Lo amo troppooo!
《Neanch'ioo.》

《cos'è successo che sorridi?》
Alzo lo sguardo dal cellulare incontrando lo sguardo di mia mamma.
《Cris...》
《Viene qui...》
《Oh davvero?》
《Siii!》
Batto le mani ridendo.
《C'è la stanza degli ospiti,può comodamente rimanere qui.》
《Uh si,grazie.》

La notizia dell'arrivo del mio ragazzo mi ha messo di buon umore.
Il solo pensiero di poterlo riabbracciare mi riempie il cuore di felicità.
Non vedo l'ora di sprofondare fra le sue braccia.
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Oggi è Sabato,dio.
Non sto nella pelle.
Mi rivoglio fra le sue braccia.

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