Oltrepassiamo la sala di controllo senza farci vedere e arriviamo in un piccolo corridoio che non sapevo nemmeno che esistesse. Ruben mi spiega che in queste stanze si analizza il dna umano e si mette in confronto con quello degli angeli. È come un enorme laboratorio.
Entriamo nell'ultima stanza e vedo una normale macchina della tac messa al centro della stanza. Mi stendo sul lettino e lentamente entro dentro la macchina.
Devo stare immobile per tutto il tempo necessario. Ruben mi ha chiesto almeno cento volte se ne ero sicura e io cento e uno volte ho risposto di si. Devo sapere.
Non so per quanto tempo sto ferma, ma adesso sento formicolare ogni parte del corpo.
Finalmente esco dalla macchina della tac e mi metto seduta.
Guardo Ruben, è davanti ai computer e cerca di non piangere. Adesso so che il vampiro del mio sogno ha ragione. Sono la ragazza alata.
Mi fa cenno di avvicinarmi. Mi siedo vicino a lui e lo abbraccio. In queste occasioni non so proprio cosa dire.
Nello schermo davanti a me ci sono due immagini, due scheletri incredibilmente diversi.
<< Questa >> dice Ruben indicando l'immagine di sinistra << è lo scheletro di qualunque angelo, mentre questo accanto è il tuo. >>
Le mie ossa sono molto più sottili rispetto a quelle dell'angelo, sono più fragili. Le ossa del volto sono invece più grandi rispetto a quelle dell'angelo e i denti... ho due canini pronti ad uscire fuori per mordere il collo di qualcuno.
<< Non è possibile. >> sussurro.
<< Invece è possibile. Aria, il tuo destino da ragazza alata ha inizio. >>
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La ragazza alata
Fantasy"Mi chiamo Aria. Lo so, è un nome molto strano, ma mia madre è un po' stramba, quindi sarebbe stato più strano se mi avesse messo un nome comune. Ho quasi diciotto anni, quest'anno sarà l'ultimo anno del liceo classico. Sono una persona molto fantas...