Allenamento- Parte 21

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A mezzogiorno ci sediamo per terra tutti esausti. Anna ci ha fatto fare i soliti esercizi, solo che correre qui è stato un po' più complicato, ho inciampato tre volte su dei massi. Sono caduta solo una volta e non mi sono fatta niente per fortuna.

Dentro il sacco del pranzo ci sono due panini con insalata, pomodori e mozzarella. Mangerei questo tutti i giorni.

Anna ha detto che oggi pomeriggio non faremo nessuna simulazione, ma il suo sorrisetto faceva intuire che avremmo fatto qualcosa di peggio. Certe volte mi fa paura quella ragazza.

Mangio i miei panini e mi stendo per terra, sono esausta. David si corica vicino a me e sbadiglia.

<< Ho parlato con Anna. Pomeriggio scaleremo un palazzo e poi ci butteremo nel vuoto. >> dice con aria così tranquilla.

<< Stai scherzando, vero? >> chiedo mettendomi seduta.

<< No, dico sul serio. >>

Sento l'ansia aumentare sempre di più. Posso farcela, ho superato tre simulazioni con il massimo punteggio, posso farcela.

Anna ci chiama e ci dice di alzarci.

<< Allora. La prima cosa a cui punterà un vampiro che vorrà attaccarvi saranno le vostre ali. Ve le immobilizzeranno e vorranno rompervele. Voi per questo dovete imparare a scappare senza usare necessariamente le ali. >>

La seguiamo verso il palazzo più nuovo, dove scendono dal tetto delle corde con delle imbragature.

<< Come avrete capito dovrete scalare questo palazzo. Meno tempo ci metterete più il punteggio sarà alto, però non pensate ad essere veloci, pensate a dove vi aggrappate e a dove mettete i piedi. Qui se cadrete non morirete, ma se dovesse capitarvi una cosa del genere uno sbaglio sarà letale. >>

Indossiamo le imbragature e Anna vola sul tetto, ha un cronometro in mano.

Non ho mai scalato un palazzo, come del resto non avevo mai impugnato una pistola e non avevo mai saltato da un albero all'altro.

Ripenso alla mia vita umana. Era molto tranquilla, avevo delle sicurezze, ma era così noiosa e senza senso. Adesso invece mi rendo conto di stare così bene. So che adesso il mio futuro è incerto e che la mia vita e quella delle persone che amo è in pericolo solo per colpa della mia natura, ma non mi sono mai sentita così bene. Voglio continuare ad essere un angelo, voglio diventare coraggiosa, voglio salvare la vita di qualcuno. Voglio essere una protettrice. Voglio essere una guerriera.

Anna inizia a contare alla rovescia, al via inizieremo a scalare il palazzo.

Questo palazzo ha delle finestre e delle tubature, ci sono molti posti a cui aggrapparsi. Non dovrebbe essere così difficile.

Al via inizio ad aggrapparmi al bordo di una finestra nel primo piano con entrambe le mani. Appoggio i piedi sul muro e mi do una spinta verso il bordo superiore della finestra. Appoggio i piedi sul bordo dove prima mi ero aggrappata e sospiro. Non sembra così difficile.

Individuo un tubo a qualche centimetro sopra la finestra, allora appoggio i piedi ai lati della finestra e mi faccio forza per arrivare al tubo. Dovrebbe tenermi, è abbastanza spesso.

Inizio a vedere che il tempo ha reso il muro pieno di irregolarità, ottimi posti su cui appoggiare mani e piedi. Mi faccio forza con i piedi e riesco ad aggrapparmi ad una sporgenza del muro.

Adesso scalare questo palazzo è un gioco da ragazzi, lo faccio quasi senza pensarci.

Arrivo seconda, il primo ad arrivare è David.

La ragazza alataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora