Ventidue.

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Sbircio all'interno del Club dei duellanti poiché sono troppo intimorita per entrare a disturbarlo. Newt Scamander è di spalle e sta mettendo in ordine le sue cose sulla scrivania.

È un'aula molto diversa con la luce del sole, senza l'atmosfera sinistra e cupa che piace tanto al professor Piton. I raggi colpiscono gli striscioni e le scritte dorate spiccano sul nero.

"Vuoi restare lì tutto il giorno?" mi coglie di sorpresa e mi serve qualche attimo per capire che sta davvero parlando con me.

È un uomo di circa novant'anni ma ha un'energia strabiliante.

"Ho dovuto spalancare le finestre" mi dà di nuovo le spalle per tornare alla sua valigia "c'era una sgradevole puzza di chiuso e polvere."

Resto a qualche passo di distanza e osservo i suoi movimenti. Sta disfando i bagagli e la scrivania è già piena di statuette e figure di animali magici.

Sono felice di ricevere il suo aiuto, ma allo stesso tempo provo un gran senso di colpa perché ha dovuto lasciare la sua vita per trasferirsi qui nel castello chissà per quanto.

Si gira di scatto e mi coglie di nuovo di sorpresa. Mi scruta con i suoi occhi brillanti e poi sorride. "Io e Silente abbiamo scommesso su quanto tempo ci avresti messo a venire qui."

Spalanco la bocca per l'incredulità però non posso far altro che ridere. Sì, è proprio una cosa da loro.

"Ho perso una confezione di gelatine Tutti i Gusti + 1!"

Annuisco. Il preside mi conosce più di quanto entrambi vogliamo ammettere.

Scamander si siede sul ripiano della scrivania e mi indica una sedia abbandonata accanto alla passerella dei duelli. La raggiungo in un paio di passi e la trascino per avvicinarla a lui.

"Potevi usare la magia." Lo dice con una naturalezza che mi spiazza e mi ritrovo ad annuire senza sosta, prima di smettere per non fare la figura della stupida.

"Posso saltare qualche lezione..." cambio argomento, ma la voce mi esce in modo incerto e non continuo la frase. Vorrei tanto dare una testata nel muro.

L'ho già incontrato prima, gli ho parlato, ma ora è diverso. Lui è qui per me, per studiare la mia magia. Mi sto comportando come gli studentelli quando incontrano per la prima volta Albus Silente.

"Non avrai rimproveri da parte mia per nessun motivo." afferra un libro e inizia a sfogliarlo. "Sono qui per salvarti."

L'ultima parola è un colpo al cuore perché non avevo mai affrontato la questione in termini così espliciti, senza giri di parole per nascondere la realtà.

Alza lo sguardo dalle pagine e vi leggo le cose che non può pronunciare ad alta voce.

Lui sa. È uno dei quattro maghi che conosce i miei segreti, anche quelli che non mi sono ancora stati rivelati.

 stato spettatore in prima persona di cosa ha provocato la magia da cui derivo e per questo è sempre stato disponibile ad aiutare me o Silente. Solo che fino a questo momento non sembrava necessario.

"Sali sulla passerella." Cambia tono in modo brusco per entrare nei panni dell'insegnante serio.

Vado al centro della stretta tavola di legno e guardo la stanza dall'alto. È così strano essere in questa posizione senza dover stare in guardia per un duello.

"Chiudi gli occhi."

Abbasso di scatto il viso nella sua direzione e la mia espressione esterrefatta gli provoca un sorriso.

"Ti fidi di me?" Fa un paio di passi verso la passerella. Annuisco perché è la verità.

"Allora chiudi gli occhi e non cercare di guardare con la magia"

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⏰ Ultimo aggiornamento: 2 days ago ⏰

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