Diciotto.

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La rivalità è una cosa che accomuna studenti e professori allo stesso modo. Chiunque vorrebbe comandare la classifica della Coppa delle Case e del Quidditch. Negli ultimi anni, però, c'è solo una casa che vince entrambe le competizioni, rendendo i serpeverde i principali nemici di tutti gli abitanti del castello.
I professori cercano in tutti i modi di assegnare più punti, soprattutto a vantaggio di una casa in particolare. La McGonagall prende decisioni e Silente le appoggia con entusiasmo, come per esempio assegnare responsabilità ai grifondoro per regalargli punti.
Di solito non mi interessa perché bene o male non danneggiano me o i miei compagni, ma questa volta l'accoppiata Professoressa-Preside si è impegnata al meglio per affidare coordinamento e organizzazione di Capiscuola, Prefetti e ronde serali al migliore studente di Hogwarts.
Il loro amore per grifondoro li ha spinti a scegliere il più arrogante e presuntuoso studente che abita nella Torre.
Non volevo questo compito e non sono offesa perché so di essere di gran lunga più capace e costante nello studio, ma lui non è adatto a prendere decisioni strategiche.
Bill Weasley ha inaugurato il suo nuovo incarico organizzando i turni per la ronda e li ha resi definitivi per il resto dell'anno.
Sì, è questo che sta mettendo a dura prova il mio sistema nervoso.
"Ti sto parlando…"
Quest'ala del castello è disabitata, nessuna stanza è utilizzata per le lezioni quindi gli studenti amano imboscarsi qui.
"Lo so."
Non è vero, ero troppo occupata ad imprecare contro tutti i grifondoro del mondo.
"Che ho detto?" mi afferra il polso e devo fermarmi.
Mi giro verso di lui e provo per un attimo la tentazione di leggergli la mente così da troncare sul nascere questa discussione inutile, ma proprio per questo cambio idea. La bacchetta è nella tasca del mantello e non vale la pena sprecare energia magica.
"Non è importante."
Giro sui tacchi e riprendo a camminare.
Sbuffa d'impazienza e dopo qualche istante corre per raggiungermi perché ho avanzato il passo. Voglio solo tornare nel dormitorio e stare da sola per scaricare il nervosismo.
"Smettila di fare così!" urla nel mio orecchio sinistro, dimenticando che il nostro compito è quello di mantenere l'ordine e il silenzio.
Faccio un cenno col capo per invitarlo a spiegarsi.
"Come se solo tu sia in grado di prendere decisioni!" ha il visto contratto in una smorfia di rabbia, ma non ho intenzione di fargliela passare liscia. Non può prendersi queste libertà solo perché è il fratello di Charlie.
"In che modo ho offeso la tua sensibilità?"
Mi stringe il braccio per trattenermi. Anche lui non vuole lasciar correre.
"Sai che avrei potuto dividere i turni solo in questo modo!" la sua espressione cambia e abbassa il viso.
Mi libero dalla sua presa e mi avvicino per costringerlo a guardarmi. Sono più bassa quindi è facile.
"8 prefetti del quinto anno e 2 Capiscuola, potevi fare uno sforzo in più." perché non riesco a restare arrabbiata con i Weasley?
Scoppia a ridere e scuote la testa.
"Non posso fare favoritismi e non vai d'accordo con nessuno. Sono l'unica alternativa non pericolosa per te." Allarga le braccia e le sbatte sulle gambe, poi continua senza darmi la possibilità di replicare."Smetti di fare la bambina!"
Sono allibita. Come si permette?
"Questo sguardo avrebbe fatto correre qualsiasi altra persona da Silente. Non me, non mi fai paura."
Quale sguardo? Ma sta bene o devo portarlo in infermeria?
Scoppia a ridere così forte da barcollare. Si appoggia alla parete alle sue spalle.
"Hai cambiato faccia 3 volte in 10 secondi. Sei una bimba buffa." Si avvicina per arruffarmi i capelli, poi riprende a camminare.
Mi lascia indietro con la bocca secca e tante imprecazioni non espresse.
Maledetti grifondoro.
Controlliamo qualche altro corridoio, poi decidiamo che per stasera può bastare. Non abbiamo beccato nessuno studente ad infrangere il coprifuoco.
Che delusione.
Prima di andare via gli sussurro un "Non chiamarmi più bimba buffa" che gli provoca un'altra grande risata.

Sull'ultimo scalino della Grande Scalinata un filo di vento mi investe ma il portone esterno è chiuso e in giro non c'è nessuno.
Non posso fidarmi degli studenti di Hogwarts e d'istinto sussurro "Desilludo".
Spero di riuscirci senza bacchetta, non ci ho più provato né mi sto esercitando.
Muovo le mani davanti a me ma vedo solo la Sala d'Ingresso e anche al posto dei piedi c'è solo il pavimento.
Cammino piano per stare attenta a qualsiasi movimento e suono. Da uno dei corridoi laterali provengono dei sussurri e mi dirigo lì.
Eccoli qua davanti ai miei occhi: la coppia più improbabile di Hogwarts.
Hanno fatto grandi passi in avanti dall'ultima volta che li ho beccati a confabulare.
La corvonero è appoggiata ad una parete, coperta per intero dal serpeverde traditore e si stanno baciando. Alla fine anche la squadra nemica cede ai sentimenti. Non me lo sarei mai aspettata.
Faccio un passo indietro perché è inutile spiare le loro effusioni. Non potrei neanche entrare in scena per togliergli punti perché sono entrambi prefetti e chi ha fatto le coppie per la ronda?
Sì, davvero un bel lavoro.
Sono quasi uscita dal corridoio quando li sento parlare e mi fermo.
"Allora? Rispondimi!" questa è lei. Devo scoprire come si chiama. Gli ha afferrato il viso con entrambe le mani e lo sta fissando.
"Perché pensi a quella stronza ogni volta che ci incontriamo?" Jacob dà un pugno sulla pietra accanto al corpo della ragazza.
Ops. Rovino sempre i momenti migliori. Devo coprire la bocca con entrambe le mani per evitare di ridacchiare.
"Non abbiamo ancora deciso niente! Voglio sapere cosa dobbiamo fare!" gli accarezza il petto e usa un tono di voce basso e seducente.
Una corvonero che ha più voglia di vendetta di un serpeverde: il mondo al contrario.
"Non è ancora il momento!" mette fine alla discussione e riprende a baciarla.

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