L'armatura mi guarda con l'elmetto storto ma perfettamente in piedi. È difficile riuscire a vincere contro una cosa metallica, ne sono consapevole, però ci provo ogni sera con sempre più determinazione e stanchezza.
Dopo Halloween ho raggiunto la Stanza delle Necessità in ogni momento libero della giornata. Non posso rimanere ferma.
Ho chiesto alla Stanza i libri di Incantesimi e Difesa Contro le Arti Oscure del settimo anno per prepararmi al duello contro Bill, per familiarizzare e migliorare in velocità e riflessi.
Devo imparare a rimanere concentrata al massimo, ma è difficile. I pensieri corrono a Charlie, alle passeggiate sulle rive del Lago Nero e alle discussioni.
Salto le cene, le ronde e gli appuntamenti con lui. Tuttavia continua a coprirmi, fa da solo il giro di ispezione, fa rapporto alla McGonagall anche da parte mia, rifilandole la scusa dell'avermi lasciato nei sotterranei, eppure so che questa situazione sta iniziando a stancarlo.
Lancio l'ultimo schiantesimo sullo scudo che cigola ma non si stacca. Raggiungo la poltrona su cui ormai sto dormendo tutte le notti e mi lascio cadere sulla morbida imbottitura.
Il calore del camino è troppo confortante per staccarmi ed entrare nel gelo dei corridoi.
Mi avvolgo nella coperta e mi addormento dopo aver contato gli incantesimi che conosco.Il pensiero del duello mi spinge a svegliarmi e ad affrettarmi nel bagno dei prefetti. Oggi è anche il compleanno di Bill, il 29 novembre.
Ha scelto la data, chiedendo al professor Piton di spostare la riunione del Club dei Duellanti e, nonostante il suo essere grifondoro, il professore ha accettato perché è anche il miglior duellante di Hogwarts. La mancata serpe Weasley sa che ha molte speranze di vincere perché è il fratello del mio ragazzo. Forse ha ragione.Esco dal bagno dopo una veloce doccia e corro per raggiungere il tavolo serpeverde.
Afferro un piatto e inizio a mangiare dolcetti, brioches e biscotti, il tutto accompagnato da una tazza fumante di latte.
All'improvviso una voce alla mia destra urla: "Tu non puoi stare qui!"
Mi tappo l'orecchio, lanciandogli un'occhiataccia assassina.
"Che diavolo hai da urlare? Va' a contaminare qualche altro timpano!" il mio tono aggressivo lo spaventa e va a sedersi il più lontano possibile.
Torno a mangiare, ma evito di guardare l'altro lato.
Un sospiro stanco richiama la mia attenzione.
"Spero solo tu sappia cosa stai facendo!"
Se non ci fosse questo blocco di legno lavorato tra di noi, gli sarei già saltata addosso per abbracciarlo e confessargli i miei segreti, ma non posso.
È l'unica cosa su cui tutti erano d'accordo: nessuno deve sapere.
La sua espressione è rassegnata e mi stringe il cuore. Gli afferro la mano per accarezzarla.
"Giuro che presto ti dirò tutto!" stringo la presa e riesco a farlo sorridere, anche se poco.
"Devo chiederti una cosa.." abbassa lo sguardo, in imbarazzo.
Eccolo, il fratellino preoccupato.
"Lascerò vincere Bill, se questo può aiutarmi a farmi perdonare"
Annuisce. "Ci tiene ad essere il migliore nei duelli e non lo sopporterei lamentarsi per il resto dell'anno!"
Usciamo dalla Sala Grande mano nella mano, accompagnati dagli sguardi degli studenti. Siamo la coppia per eccellenza: grifondoro e serpeverde. Si chiedono tutti quanto durerà.Le lezioni procedono lente e non riesco proprio a concentrarmi del tutto, mi limito ad intervenire quel poco che mi assicuri di guadagnare punti casa, poi torno a fissare il vuoto senza particolari pensieri in testa.
All'ora di cena mi siedo vicino l'entrata della Sala Grande, al capo opposto rispetto al mio posto e sbircio i Weasley festeggiare felici e sorridenti.Charlie mi aspetta fuori l'Aula in cui si riunisce il Club dei Duellanti. Gruppi di studenti gli passano davanti, ma lui non li considera. È appoggiato alla parete accanto alla porta aperta, con le braccia incrociate e lo sguardo fisso sul corridoio, che poi si posa su di me appena entro nel suo campo visivo.
"Potevi avvicinarti a cena, Bill voleva che assaggiassi la torta che gli ha mandato la mamma"
Tremo e mi avvicino con lo sguardo basso per abbracciarlo. Mi lascia entrare a contatto con il suo corpo e mi avvolge con le braccia. Ancora una volta va dritto al punto debole.
Respiro il suo profumo. Sa di fresco, di erba tagliata e legna, infatti passa molto tempo al limitare della foresta proibita per studiare le creature magiche, non molto legali, di Hagrid.
"Non volevo intromettermi." sussurro nel maglione e lui scuote la testa.
"Non pensare mai più una cosa del genere, non voglio che ti senta esclusa dalla mia famiglia!"
Mi posa la mano sulla guancia, mi alza il viso e arrossisco.
Non mi abituerò mai alla bellezza dei suoi occhi.
Si avvicina alle mie labbra, senza smettere di guardarmi.
Mi bacia e dimentico dove siamo, chi siamo, cosa dobbiamo fare. La sua pelle è così morbida e...
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Experiment
FanfictionLa professoressa McGonagall si un passo con la pergamena davanti agli occhi e chiama gli alunni in ordine alfabetico. Applausi e grida seguono tutti i risultati del cappello parlante fino al mio turno. La voce chiara e forte dell'insegnante pronunci...