Capitolo 6 - Rabbia

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Jordan

Sono in macchina e sto accompagnando le ragazze al loro dormitorio.

Non posso fare a meno di controllare lo specchietto retrovisore per scrutare Emma; sembra pensierosa dopo ciò che è successo...

Al solo pensiero sento montare la rabbia in me; stringo involontariamente la presa sul volante, questo gesto mi aiuta a mantenere il controllo e non tornare in dietro per spaccare la faccia a Dylan.

Sento una mano appoggiarsi sulla mia; è mia sorella, mi giro e la osservo anche lei sembra pensierosa ma mi sorride, in risposta le stringo la mano e la tengo stretta.

Arriviamo al dormitorio; parcheggio e spengo il motore

<<Bene ragazze siamo arrivati>>

Mi tolgo la cintura e mi giro sul sedile per scrutare entrambe, Allyson si prepara e scende dalla macchina mentre Emma rimane immobile a fissare il finestrino.

<<Cosa fai Em non vieni?>>

<<Si arrivo subito, tu vai avviati mi serve un secondo>>

Dice Emma a mia sorella; Allison sorride e si avvia verso il portone; io mi giro del tutto, per quanto mi è possibile, verso Emma che ora sta guardando le sue scarpe

<<Emma va tutto bene?>>

Era la terza o la quarta volta che le rivolgevo questa domanda e ad essere sinceri ho paura della risposta, certo che non sta bene ma lei sta facendo di tutto per non darlo a vedere, la sento sospirare mentre io chiudo gli occhi

<<Non mi sarei mai aspettata che andasse così ma starò bene non permetterò ad una persona come lui di rovinare tutti i bei momenti che posso avere qui o alle feste>>

<<Wow scricciolo sei proprio una combattente allora>>

Lei sorride, sono sollevato

<<Ti volevo ringraziare Jordan, mi hai protetto e non era tuo dovere... quindi grazie>>

<<Non c'è bisogno che mi ringrazi, ti avevo detto che sarei stato li se avessi avuto bisogno di me e non sono stato l'unico penso che tu abbia fatto colpo sui ragazzi... anzi forse gli piaci più tu di quanto gli piaccia io>>

La sento ridere di nuovo finalmente

<<Allora vado, ci vediamo>>

Si allunga tra i sedili e mi lascia un bacio sulla guancia mentre io rimango pietrificato per un momento.

Rimango lì seduto finché non entra nel dormitorio.

Uscito dal mio stato di trans mi tocco la guancia e sorrido per il gesto e per la dolcezza di quella ragazza, accendo il motore e torno a casa.

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Entro in casa e trovo i ragazzi in salotto tutti lì ad aspettarmi

<<Ei ragazzi>>

<<J dov'eri finito?>>

Chiede Brady

<<Ho riaccompagnato al dormitorio le ragazze>>

<<Come stanno?>>

Chiede Eddy

<<Si riprenderanno, per fortuna eravamo li presenti, ad Emma però rimarranno dei lividi sui fianchi>>

Dico stingendo la mascella per la rabbia, vado a prendermi una birra in frigo, la stappo e mi appoggio tutto rigido alla penisola

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