Capitolo 1 - Nuovo inizio

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Emma

Eccomi qui in viaggio verso la Princeton University per un nuovo inizio, dopo essermi fatta 9 ore di aereo ora sono su un pullman per raggiungere il campus dove abiterò d'ora in poi.

I miei pensieri vengono improvvisamente interrotti dal suono del mio telefono, guardandolo trovo un messaggio di mia madre Amanda 

"Sei arrivata? Tutto bene?"

Alzo gli occhi al cielo, come al solito è troppo apprensiva; le avevo detto che appena arrivata le avrei scritto io.

Sospirando rispondo 

"Non ancora manca poco"

Non ho mai capito tutta questa sua apprensione per me, e pensare che non sono neanche figlia unica ho un fratello più grande di nome Tommaso; controllando il telefono noto che non mi ha ancora scritto stranamente, il solito fratello protettivo; non ci sono messaggi neanche da mio padre Enrico ma non mi sorprende visto che il nostro rapporto è pressappoco inesistente.

Non devo pensarci ora, devo concentrarmi solo sui miei studi di matematica.

Improvvisamente il pullman si ferma, alzando la testa mi accorgo di essere arrivati al campus; mi concedo un secondo per osservare i palazzi di mattoni rossi, i giardini di un verde lucente e gli studenti che chiacchierano.

Una volta scesa e recuperato le mie valige, controllo la cartina del campus per riuscire a trovare il mio dormitorio, speriamo bene!.

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Dopo aver girato a vuoto per un'ora circa decido di prendere coraggio e chiedere indicazioni ad una ragazza di passaggio.

<<Scusa, ciao sono Emma non volevo disturbarti ma credo di essermi persa non riesco a trovare il mio dormitorio, potresti aiutarmi?>>

<<Certo, io sono Sharon piacere, che numero ha il tuo dormitorio?>>

<<Il numero 5>>

<<Allora lo trovi in fondo al viale sulla destra>>

<<Grazie sei stata molto gentile>>

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Arrivata al dormitorio noto un bancone con una signora sulla quarantina con gli occhiali che controlla il computer

<<Salve, sono Emma Marini ho una stanza qui>>

La signora alza lo sguardo dallo schermo

<<Ciao cara io sono Donna, non rimanere li sulla porta avvicinati, mi hai detto che ti chiami Emma giusto?>> chiede mentre torna a ricontrollare lo schermo del computer

<< Sì!>>

<<Eccoti qui, la tua camera è la 23 al terzo piano, ecco a te la copia delle chiavi e le regole del dormitorio>>

La ringrazio e mi avvio su per le scale.

Arrivata davanti alla porta, la apro e per errore mi scontro con un corpo alto e muscoloso, sicuramente un uomo, gli finisco letteralmente addosso.

<<Oddio scusami tanto>>

Quando trovo il coraggio di alzare lo sguardo mi scontro con due occhi color verde smeraldo

<<Dovresti guardare dove cammini scricciolo>>

Dopo un attimo di confusione tento di tornare al presente e metabolizzare le sue parole

<<Come scusa? Sei tu che eri fermo davanti alla porta d'entrata>>

Il gigante non risponde e rimane lì a fissarmi con un sopracciglio alzato ma l'aria divertita; mentre ci fissiamo sento provenire dalla mia destra una risata.

Cavolo ero così concentrata a fissare e a battibeccare con il gigante davanti a me che non mi sono resa conto di non essere soli nella stanza; mi giro lentamente e trovo una ragazza bellissima, bionda, alta e con due occhi azzurri come il cielo che ride a crepapelle.

<<Ahahahahah oddio scusate ma è troppo divertente vedere che qualcuno ti tiene testa J>>

Alla mia sinistra sento borbottare il gigante

<<Ally smettila subito!>>

La ragazza mi tende la mano destra dicendomi

<<Piacere sono Allison Walker e sono la tua nuova compagna di stanza, lui invece è mio fratello Jordan mi ha aiutato con le valige>>

Le stringo la mano

<<Piacere sono Emma Marini>>

Il gigante che era rimasto in silenzio fino ad adesso si mette di fronte alla sorella; si abbassa per baciarle la guancia e dice

<<Bene ora che non sei più da sola, vado ho delle cose da fare ci vediamo dopo, piacere di averti conosciuto scricciolo>>

Dice girandosi verso di me prima di uscire dalla porta, senza accorgermene lo seguo con lo sguardo finché non sparisce oltre la soglia, a farmi tornare al presente è la voce di Allison

<< Scusa per mio fratello>>

<<Tranquilla non è successo niente>>

<<Emma ti va se iniziamo a conoscerci visto che dovremo vivere insieme?>>

<<Certo con piacere>>

Iniziamo a sistemare le nostre cose parlando del più e del meno.

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Ciao ragazzi

eccomi qui con il primo capitolo della storia, spero vi piaccia aspetto con ansia i vostri commenti.

Grazie.

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