Capitolo 7: Dichiarazioni

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POV'S TINI
Guardo fuori alla vetrata che fa intravedere la città, finalmente sta arrivando la primavera, già siamo a marzo e io mi ritrovo da sola ad aspettare che il mio turno finisca, oggi non c'è movimento e mi sto annoiando, se Lodo non si fosse presa la giornata libera adesso potevo parlare con lei, ma visto che dopodomani è il mio compleanno di sicuro mi starà preparando qualcosa visto che io gli ho detto che non volevo festeggiare ma lei come al solito non mi ha dato retta. Do un'occhiata al mio orologio da polso e sono le 17:55, ancora cinque minuti e posso andare.

Sto passeggiando per il Central Park con la musica nelle orecchie mentre ammiro il sole che sta quasi per tramontare, ad un certo punto parte la mia canzone preferita e per rilassarmi chiudo gli occhi mentre continuo a camminare e proprio in questo preciso instante vado a sbattere contro qualcuno, immediatamente apro gli occhi e mi ritrovo davanti Jorge. Bella figuraccia Tini brava ti meriti proprio un applauso. Mi tolgo un gli auricolari "scusa, non guardavo dove stavo andando" "non preoccuparti tutto bene?" "si... tu?" "abbastanza bene... tranne..." "cosa?" "lascia stare" "dai, su siamo amici che ti succede?" "è solo che mi sono innamorato" quelle parole mi trafiggono il cuore, il sorriso che avevo si è trasformato in una linea dura, sto quasi per scoppiare a piangere, ma appena sento gli occhi pizzicare abbasso lo sguardo e sbatto velocemente le palpebre per ricacciare in dentro le lacrime "ah" è l'unica cosa che riesco a dire, e anche questo monosillabo mi esce con tono tremante. Non sapevo che l'amore ferisse così tanto... eppure è così "si... ma non credo che lei mi vede come io vedo lei" volevo dirgli che questa ragazza è solo una stupida, perché solo una stupida può essere indifferente a lui, ma so che se lo faccio rischio di scoppiare a piangere... mannaggia a me e quando ho deciso di venire a fare una passeggiata proprio qui, era meglio che tornavo direttamente a casa "ehy tutto ok?" chiede quando non spiccico una parola ma abbasso la testa, annuisco, ma lui cerca il mio sguardo e quando non lo trova mette due mani sotto il mio mento e alza la testa facendomi specchiare nei suo occhi, sento i miei occhi che si inumidiscono. Sta per parlare ma io lo precedo "scusa ma ora devo andare" dico con voce tremolante e scostandomi per poi superarlo "ehy aspetta che ti succede? Ho detto qualcosa che non dovevo?" "no, non preoccuparti... ti voglio dare un consiglio, se veramente la ami questa ragazza diglielo" ho un nodo in gola, vorrei piangere e liberarmi ma so che non posso... noi due siamo solo amici "dici?" io annuisco e quando me ne stavo per andare lui mi blocca dolcemente il polso e facendomi voltare preme le sue labbra sulle mie. Lui mi sta baciando, non può essere. Dovrei staccarmi ma il mio corpo sembra che sia indipendente dal mio cervello e quando lui capisce che sto ricambiando approfondisce il bacio schiudendo la bocca. Io avvolgo le braccia al suo collo mentre lui tiene saldamente la mia vita. Le nostre lingue si scontrano, incrociano, giocano, ballano. Mi bacia così intensamente che mi impedisce di respirare e in questo momento l'ultimo dei miei problemi è l'ossigeno. Quando ci separiamo io rimango come impietrita "e questo?" chiedo letteralmente scioccata "scusami ma ti amo". Oh mio Dio. Lui mi ama. Vorrei saltare di gioia ma non posso, dobbiamo rimanere solo amici "mi dispiace ma noi non possiamo... siamo troppo diversi per stare insieme... mi dispiace, non sai quanto" ora le lacrime rigano il mio volto e mi sto maledicendo perché questa mattina non ho usato un mascara resistente all'acqua visto che di sicuro ce l'ho tutto sulle guancie vista la quantità che ho usato. "tu cosa provi per me? Mi ami almeno un po'?" il cuore mi dice di saltargli addosso e baciarlo dicendogli che lo amo all'infinito e che l'unica cosa che voglio è stare con lui ma la mia testa mi dice di dirgli di no, che non lo amo, che non provo assolutamente niente per lui se non amicizia ma so che non ho la forza necessario per dirgli una bugia simile così mi limito a girarmi e andarmene mentre le lacrime continuano a rigarmi il volto "Martina" mi chiama con tono disperato, con la speranza che io mi volti e gli corro in contro. Ma non lo faccio, mi limito soltanto a mettermi le cuffie nelle orecchie sparando al massimo la musica in modo di non sentirlo urlare il mio nome. Non mi volto neanche per vedere se mi sta seguendo, perché so che io voglio che lo faccia ma ho paura che non è così quindi rimango nel mio dolore e so che ormai le cose tra di noi sono cambiate. Di tanti giorni proprio oggi dovevo decidere di andare a fare una passeggiata. Con lo sguardo basso cammino velocemente senza meta come se aumentando il passo posso sfuggire dal dolore che trafigge il mio cuore. E la prossima canzone che viene ascoltata dalle mie orecchie è heart by heart di Demi Lovato e non so perché alcune righe mi fa pensare a Jorge:

Scusami ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora