Capitolo 20: L' e-mail

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[ inserire la canzone solo quando vi do io il via, grazie]


POV'S JORGE
Mi sveglio e per la prima volta non sono solo. Mi volto verso Martina. Ha un'aria anglica ancora di più quando dorme. Sembra ancora più indifesa. Le sposto un ciocca di capelli dietro l'orecchio baciandole la fronte. Rimango qualche minuto a guardarlo e accarezzarla senza svegliarla dopodiché delicatamente scivolo fuori dal letto. Prendo dei pantaloni blu della tuta e una t-shirt bianca. Prendo tutti i vestiti sparsi per terra e piegandoli li metto sulla scrivania e poi scendo in cucina.
Cerco di preparare una colazione abbastanza commestibile con due cappuccini, due croissant e due fette di torta. Sto per prendere il vassoio quando il cellulare che ieri sera ho lascito in salotto comincia a suonare. Mi precipito di là, per la fretta sbatto il mignolo del piede allo stipite della porta. Reprimo un dolore chiudendo con forza gli occhi e saltellando fino a raggiungere il cellulare. Sullo schermo lampeggia il nome 'Nicolas'.Rispondo mentre ritorno di la in cucina.

"Pronto?"
"ciao amico, tutto bene?"
"si, che c'è alle –volto lo sguardo all'orologio- otto di mattina?"
"ti volevo chiedere se per te andrebbe bene martedì per gli allenamenti di basket"
"tu mi hai chiamato solo per questo?"
"si, allora per te va bene?"
"si va bene"
"ok allora ciao"
"ciao"

Riaggancio. Ma chi è che alle otto di mattina organizza gli allenamenti di basket? "Ciao tesoro" mi volto e vedo mia madre. "mamma?" "si?" "che ci fai qui a quest'ora?" "dopo aver finito di fare colazione dalla zia sono tornata a casa" "ah. Non ti ho sentito rientrare" "strano, aww che hai anche preparato la colazione per noi due" "ehm, mamma non è per te" "e per chi?" "Martina" un sorrisetto strano compare sul suo volto "notte di amore e passione allora" mi acciglio girandomi verso di lei "Mamma!" "che c'è? Vorresti dirmi che non'è vero?" "senti lasciamo stare" "dai non ti devi vergognare, è una cosa normale. Tutti gli innamorati lo fa..." "mamma ho detto di lasciare stare, per favore" "va bene, mi arrendo" "grazie" le faccio un sorriso falso. Sospira. "Il mio ometto è cresciuto" mi bacia la guancia e poi – per fortuna – scompare. Prendo il vassoio e poi salgo di sopra. Tini sta ancora dormendo. Poso il vassoio sul comodino, mi accerto che la porta sia chiusa e poi mi stendo dietro di lei abbracciandola. Ad un certo punto si muove e quando apre gli occhi sorride. "ciao" sussurra "ciao" le rispondo baciandole il capo "dormito bene?" Chiedo. "si, da quanto sei sveglio?" "da un po'... hai freddo?" "no, però credo che è meglio che mi vesta" ridacchio e mi alzo. Prendo il suo intimo e la mia camicia. "Tieni" si veste velocemente e poi si butta a peso morto sul letto trascinando anche me. "Ti amo" sbotta all'improvviso "e che centra ora?" "niente, però ti amo lo stesso... - si alza e si mette a cavalcioni su di me e guardandomi negli occhi mi dice- Jorge quello che sento con te, io non l'ho mai sentito per nessuno" le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio mentre sorrido. Sto per aprire bocca ma lei mi precede "io non voglio perderti" "perché dovresti perdermi?" "non lo so, ho questa paura. Sembra tutto così perfetto per essere vero, sembra un sogno e io ho paura di svegliarmi" prendo le sue mani tra le mie accarezzandole i dorsi con i pollici " Tini, questo non accadrà. Non ci perderemo mai, te lo prometto" mi metto seduto e la bacio.
Quando sciogliamo il bacio mi abbraccia poggiando la testa sul mio petto, ad un certo punto si stacca bruscamente "che succede?" Le domando. "tu... questo... cos'è?" seguo il suo sguardo per capire il senso – sempre se ce l'ha – di quelle parole. I suoi occhi nocciola sono fissi sul comodino "non lo vedi cos'è? È una colazione" "ti correggo, è un pranzo... Ma quanto sei dolce?" mi salta addosso riempiendomi il viso di baci mentre io rido. "sono troppo fortunata ad avere un ragazzo come te" "no io sono fortunato ad avere una ragazza come te" le sorrido e senza darle il tempo di rispondere la bacio dolcemente.

Due giorni dopo...

Apro la mia posta elettronica e ho una mail di una certa 'TinitaStoessel@gmail.com' che io sappia l'indirizzo e-mail di Tini è un altro, possibile che l'abbia cambiato?
Apro l'e-mail:

Scusami ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora