Capitolo 11: Pioggia

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POV'S JORGE

Entro e appena mi vedono smettono di parlare "è inutile che state zitti tanto vi ho senti e cos'è che avete detto di Martina?" alle mie parole sbiancano... li aspetta un brutto quarto d'ora. Nessuno parla "il gatto vi ha mangiato la lingua forze? Perché fino a poco fa parlavate, eccome se parlavate. Avete sparlato di una persona che non è qui per difendersi e anche se ci fosse non dovete neanche farvelo passare nell'anticamera del cervello di parlare male di lei ok?" spero di essere stato abbastanza chiaro, Cameron si fa avanti mentre gli atri rimangono in disparte "altrimenti che fai Blanco? Che ti ha fatto quella? Ti ha fuso il cervello? Wow ci vuole una puttanella trovata in un vicoletto per farti perdere la testa" "come l'hai chiamata scusa?" "puttanella... che c'è sei sordo?" "qui il sordo non sono io ma tu. Ti ho detto di portargli rispetto, chiaro?" dico avanzando verso di lui "oh ma andiamo non mi picchieresti mai" dice, che c'è ha paura ora? "tu prova soltanto un'altra volta a dare della puttana alla mia ragazza e poi ti faccio vedere io se non ti picchio, ti cambio direttamente i connotati" mi avvicino ancora di più "su dai ragazzi non faccio cose di cuoi poi ci possiamo pentire" interviene Ethan "io non mi pento di niente in tal caso sarete voi a pentervi... e ve lo dico chiaro e tondo: state lontano da Martina". Spero che anno capito.

[...]

Credo che i cinque idioti di stamattina andranno da Tini e questo non lo devo permettere, se solo uno di loro la prova a sfiorarla con un dito lo uccido; sto per uscire dall'aula ma il professore di economia mi chiama, lo odio "si professore" "dovrebbe portare questo foglio alla professoressa Garcia, ci andrei io però sto aspettando uno studente" "professore vado di fretta non potrebbe andarci qualcun altro?" "dai su non fare storie e vai" in questo momento lo odio con tutta l'anima. Mi dirigo verso l'uscita dell'aula e quei cinque si avvicinano e uno di loro dice "non preoccuparti ci pensiamo noi a Martina" detto questo sparisco ridendo. Quando li prendo li faccio a polpette.

Dopo essermi girato mezzo istituto finalmente trovo questa profetessa "professoressa Garcia" "ehy tutto bene" "si, il prof Smith le manda questo" "oh, ok... mi faresti un favore?"

"no vado di fretta" e prima che possa aggiungere altro me ne vado. Ma mi hanno scambiato per un postino?

Sto camminando più veloce possibile e quando arrivo al bar quei cinque sono al bancone dicendo qualcosa alla MIA Tini.

POV'S TINI

Lodo è seduta su una sedia mentre io sono di spalle, appoggiata al bancone "ieri quel film mi ha fatto piangere" dico "già però era bellissimo" "come vuoi tu però era triste" ad un certo punto mi sento picchiettare la spalle, mi volto e davanti ho cinque ragazzi con un sorriso malizioso stampato in faccia. "ditemi, come posso esservi utile?" chiedo gentilmente "oh già che ci parli è utile, ma se ci baci va ancora meglio" cosa? Sono pazzi? Lodo a quelle parole si alza e si mette al mio fianco "sentite razza di puttanieri se volete qualcosa bene altrimenti quella è la porta" alle parole della mia amica non sembrano scomporsi molto, anzi "tu non intrometterti che stiamo parlando con Martina" come fanno a sapere il mio nome "1) trattala bene razza di troglodita senza cervello 2)come fate a sapere il mio nome" dico incrociando le braccia sotto al seno; e il loro sguardo si posa lì, ma che sono dei maniaci sessuali questi? "abbiamo le nostre fonti" dice un ragazzo sempre intento ad osservare il mio seno "la mia faccia è qui" "si ma sono più belle le tue tette" stavo per mollargli un ceffone forte, tanto forte, ma mi fermo quando Jorge si fa spazio tra questi villani "ehy Jorge" solo a vederlo sulla faccia mi compare uno stupido sorriso facendomi dimenticare di quest'idiota "Tini... vieni un attimo", Lodo mi da una gomitata... ma che film si fa? "è importante" "ok". Esco dal bancone e raggiungo il mio ragazzo che fulmina con lo sguardo i ragazzi, poi prende la mia mano e mi trascina un po' lontano da loro "che ti hanno detto?" "per caso li conosci?" "purtroppo si e non ho la più pallida idea come sanno della tua esistenza ma era meglio che non lo sapevano?" "perché?" "oggi li ho sentiti parlare male di te" "come male?" "Tini" "Jorge voglio saperlo... per favore?" ad un certo punto faccio la faccia da cucciolo, lui mi sorride e si avvicina alle mie labbra "sei adorabile quando fai così" "si ok Jorge che hanno detto di me?" "niente di carino" "ma io voglio saperlo" lo vedo sospirare rassegnato. Yheee l'ho convinto "in poche parole vogliono darti fastidio e –deglutisce pesantemente- vogliono farti loro" "in poche parole vogliano portarmi a letto tutti e cinque" lui annuisce, una tale rabbia mi sale "brutti figli di una buona donna" mi giro e vado nella loro direzione, loro sorridono certo voglio vedere quanto ridono dopo avergli dato uno schiaffo che passa alla storia. Appena mi avvicino non gli lascio il tempo di parlare che a colui che ha contemplato il mio seno gli sgancio uno schiaffo "ma che sei impazzita?" mi dice sorpreso mentre si massaggia la guancia dolorante, fa male eh "devi ringraziare Dio che siamo in un luogo pubblico e non posso prenderti a calci dove so io fino a farti diventare sterile" "sicura di stare bene e che oggi non hai le tue cose?" continua, ancora non gli è bastato... "senti che sia chiaro a te e i tuoi amici deficienti qui presenti che io non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno e soprattutto da idiota come voi, quindi se non volete veramente perdere qualcosa vi consiglio di uscire immediatamente da qui e non metterci più piede se non comprate niente... chiaro?" "sei sexy quando ti arrabbi" continua, lascio stare le parole e li supero ma prima gli pesto il piede con quel poco di tacco delle mie ballerine, lo vedo che fa una smorfia di dolore e poi senza commentare se ne va seguito dai suoi amici. Io ritorno dietro al bancone mentre Lodo mi sorride come per dire "tu sei il mio idolo" e Jorge si siede su uno sgabello occupato fino a poco fa da uno di quegli imbecilli "sia chiaro Tini la prossima volta che ti dice che sei sexy gli spacco la faccia... lo so che lo sei mica me lo devi ricordare" "per favore Jorge non dire sciocchezze" lui mi guarda come se ho detto la cosa più sciocca del mondo "quali sciocchezze? Ma ti vedi allo specchio? Sei meravigliosa" "non è vero" dico abbassando lo sguardo nel tentativo di nascondermi tra i miei capelli mordendo il mio labbro inferiore; sento che tra un po' divento un pomodoro rosso, rosso "dai Jorge non me la fare arrossire" dice Lodo ridendo, bene il mio imbarazzo ora è alle stelle "è comunque bellissima" risponde il ragazzo dagli occhi verdi alzandomi il mento con due dita "ok le smancerie me le potete anche risparmiare... grazie" dice la mia amica facendo una finta faccia schifata, "oh non sarai mica gelosa" dico mettendo un braccio intorno alle spalle di Lodo "certo pensala come vuoi" detto questo va via "ok.. ora devo andare però oggi pomeriggio stiamo insieme quando finisci" "non vedo l'ora" dico sorridendogli "avvicinati" dice, mi avvicino un po' "di più" e quando sono più vicina e lui mi stampa un veloce bacio a stampo "ci vediamo dopo" "a dopo" detto questo scende dallo sgabello e se ne va mentre io continuo a sorridere come una scema, quel ragazzo mi sta cambiando.

Scusami ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora