RANDAGI

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"Vorrei crederci e dire lo stesso, quando dici che tutto si aggiusta"


13/06/2024


Alla fine, che poi in realtà sembra solo l'inizio, Lola la vigilia del compleanno l'ha passata a sistemare una marea di roba che nemmeno si ricordava più di avere, e a mezzanotte, mentre si stava facendo una maschera viso insieme a Joseph e Marco, Francesco e Gaia hanno suonato al campanello.
Laura li ha guardati un attimo stranita, poi, da dietro le loro spalle, Marco l'ha guardata e le ha sorriso alzando le spalle, e lei si è ritrovata a ringraziare chissà chi di avere degli amici che i fatti propri non se li sanno fare, nemmeno quando lei glielo chiede per favore.

La mattina dopo, le sono arrivati un sacco di messaggi di auguri, le ha scritto anche Riccardo, niente di elaborato, solo 'Buon compleanno' lei ha risposto con un semplice grazie e si è sentita un po' in colpa anche per quello, perché Riccardo non la odia.

Ha solo capito che le persone non sono serrature difettose che puoi forzare all'infinito finché non fanno ciò che sarebbe meglio per tutti, aprirsi.
Al contrario, qualcuno preferisce rimanere com'è, anche se è in difetto, e tu non puoi forzare niente.

Ma Laura comunque si sente in colpa, perché se Riccardo la odiasse sarebbe molto più facile per lei non farlo, riuscire finalmente a guardarsi allo specchio e scoprire che in fondo quell'immagine le piace di nuovo, ma non è così, ancora no.

Il pomeriggio poi Joseph l'ha portata a casa sua, e le ha detto che doveva davvero darle un regalo.
All'inizio è stato strano, entrare in quella casa con una veste diversa, ancora col ricordo dell'ultima volta che era accaduto attaccato alle palpebre, e quando ha visto Joseph andare verso la camera da letto si è sentita un po' male.

Perché anche se hanno parlato e Joseph le ha promesso che si impegnerà a non ferirla più, la paura è rimasta, incastrata nella pelle come un'amica fedele.

Ma poi, dopo un paio di minuti, lui non le ha chiesto di raggiungerlo, che magari Joseph non sembra uno troppo sveglio ma certe cose le capisce bene, di sicuro, capisce che le ustioni guariscono dopo tanto tempo e tante cure, e non può biasimare Lola se le sue bruciano ancora e lei ha paura di scottarsi di nuovo.

Così torna in sala, con il regalo di Lola tra le braccia, e a quella vista lei si scioglie come neve al sole, e si dà una manata mentalmente quando realizza di aver dubitato di Joseph, che ora le porge quella palletta di pelo marrone, un minuto di troppo.

"Oddio Jo ma è bellissimo"
"È bellissima, l'ho trovata a Torino, la mattina che sei andata via, quando sono uscito a cercarti, sono andato sul retro e mentre cercavo te con lo sguardo ho sentito miagolare, era sola, tra le buste dell'immondizia...l'ho portata da un veterinario e poi avevo pensato di lasciarla in canile o contattare una colonia felina, ma quando l'ho guardata...ha i tuoi stessi occhi"

Laura la guarda, non l'ha mai visto un gatto tutto marrone in quel modo, ma è bellissima, ed è vero, ha due grandi occhioni marroni che sembrano i suoi...e Joseph l'ha tenuta con sé tutto quel tempo solo per lei, l'ha pensata, anche quando lei aveva mollato la presa.

Joseph, che adesso ripensa a quel momento, mentre Marta gli comunica che tra venti minuti salirà sul palco del Tim Summer Hits, sorride e pensa che, forse, per la prima volta dopo tanto tempo, sta volta è felice davvero.
Così felice che, all'improvviso, non lo è più, inizia a respirare male, chiedendosi quanto potrà ancora durare tutto questo.

E se adesso esce e stona tutta la canzone?
O peggio, se si scorda il testo?
E cosa accadrà quando Laura si renderà davvero conto che, per quanto possa lavorarci, lui è rotto troppo in profondità e prima o poi la sua ansia avrà di nuovo la meglio su di lui?

JOSEPHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora