Che dolore infernale. Che dolore infernale. "Cazzo, che dolore!" dico dopo l'ennesimo urlo, poi mi giro verso Luke. "Stronzo, è tutta colpa tua, questa!" lui è un misto tra il divertito e l'ansioso, ma direi che prevale l'ansioso. E' bianchissimo, e ho paura che da un momento all'altro possa svenire. Lui sviene? Fanculo. "Amore, mi dispiace, davvero. Ma pensa al lato positivo.."
"Non c'è un cazzo di positivo! Mi si sta spaccando la fottuta vagina, Lucas!" Luke ridacchia e io vorrei prenderlo a pugni, se non fosse per un'altra fitta alla pancia che mi costringe ad urlare e spingere. "Beh, la sta predendo bene." dice l'ostetrica, spuntando dalle mie gambe. Fanculo anche a lei. "Ancora un paio di spinte Alexandra, puoi farcela." Ed è quello che faccio, spingo ancora un paio di volte, mentre Luke mi stringe la mano e mi sussurra che mi ama.
Qualche istane dopo mi sento leggera. Vedo l'infermiera avvolgere mia figlia intorno ad una coperta rosa, darle una pulita sulla testolina, e poi mettermela tra le braccia. La guardo, e vedo la cosa più bella di tutto il mondo. "Oh Dio, ti assomiglia Luke."
"Piccola, è appena nata. Non credo possa assomigliare a qualcuno."
"Ehi, non contraddire quella che ha appena partorito." dico minacciosa. Luke ride e alza le mani in aria, prima di tornare con lo sguardo a nostra figlia, accarezzandola da sopra la coperta mentre la cullo leggermente. "Come la vogliamo chiamare questa bellissima bambina?" ci chiede la dottoressa. Io e mio marito ci guardiamo negli occhi per un secondo, e sono sicura che anche lui stia ripensando a tutte le litigate sui nomi da dare alla bambina. Ci sorridiamo, poi mi giro verso la dottoressa e rispondo "Emily Caroline Hemmings." Un giorno spiegerò a mia figlia che porta il nome di una delle donne più importanti della mia vita. E voglio che sappia che anche se non è qui con me, io non la dimentico.
Portano via Emily e mi fanno trasferire nella mia camera. Durante il traitto, crollo e mi addormento.
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"Delle promesse. Questa parte del matrimonio dovrebbe essere dedicata alle promesse. Ma cosa ho io, da prometterti? Ti posso solo dire che ti prometto di amarti, sempre. Posso prometteti di sopportare il tuo carattere da stronza acida, mi scusi il termine, padre. Posso prometterti che resterò sempre con te, anche quando mi urlerai di andarmene, non commetterò lo stesso errore di qualche anno fa. Posso prometterti che il mio cuore sarà tuo per il resto della mia vita, come lo è da quando mi sei saltata addosso su quel taxi. Non ringrazierò mai abbastanza Calum per quel giorno in cui ci ha fatto incontrare. Anche se sai, ho questa sensazione, che se non ci fossimo incontrati quella mattina, sarebbe acaduto lo stesso in un modo o nell'altro, perché piccola, tu sei destinata a me, per tutta la vita. Ti amo, Alex." Mi mordo il labbro, asciugandomi le lacrime che mi bagnano il viso, mentre annuisco freneticamente e ricordo a me stessa che non è ancora il momento del bacio. E' il mio turno. Mi passo le mai sulla gonna ampia in tulle del vestito, lisciandolo, per poi mettere una mano sul cuore, come se potessi imporgli di battere meno velocemente.
"Penso che userò questo tempo per chiederti scusa, oltre che per farti le mie promesse. Scusa, per aver complicato la nostra vita fin dall'inizio. Scusa, per non aver capito che ero io quello che volevi, nonostante i miei infiniti problemi. Scusa se ogni tanto ti rispondo male e scusa se devi sopportare il mio carattere da stronza acida, sempre con rispetto, padre. Ti prometto che cercherò di migliorare, perché è questo che mi fai venir voglia di fare. Diventare migliore. Prometto di non escluderti dalla mia vita, di esternare tutti i miei sentimenti. Prometto di farti capire ogni giorno quanto ti amo." Mi interrompo asciugandomi gli occhi. Ormai, anche i suoi sono leggermente lucidi. "Oddio, basta così. Sto diventando fin troppo dolce."Mi sveglio, quando mi portano la mia bambina. Luke è accanto a me, ora c'è anche Noah. "Mamma, posso toccarla?"
"Certo tesoro, ma fa piano."
Noah Andrew Hemmings, è il bambino più bello che abbia mai visto, e non perché è mio figlio. Uguale a suo padre fisicamente, a soli due anni, già cerca di imitarlo in tutto.
Gli occhioni azzurri di mio figlio si posano su sua sorella, allunga una mano, e delicatamente tocca quella di Emily. Vederlo così mi fa commuovere, e sento che sto per piangere. Dio, odio gli ormoni delle gravidanze. Mio marito scompiglia i capelli di Noah, mentre lui ridacchia e ritira la mano "È morbida."
Luke lo prende in braccio "Sì piccolo. E vedi quanto è bella? Quando sarà grande, lo sarà ancora di più, e noi non ci saremo sempre, quindi toccherà a te proteggerla. Sei pronto per questo?" Noah annuisce in modo solenne, facendo ridere me e Luke. Emily si dimena un po', poi le infermiere dicono che la devono portare via. Luke mette nostro figlio per terra, che si perde subito a giocare con i suoi quaderni e pennarelli, mentre lui si china su di me "Sei stata bravissima, piccola. Ti amo da morire."
"Anche io ti amo, Luke." Mi bacia delicatamente sulle labbra mentre la mia mano finisce automaticamente tra i suoi capelli.
Dopo qualche minuto entra una mandria di persone nella stanza. Julia, con i suoi capelli neri e gli occhi verdi, della madre, ma leggermente a mandorla, corre subito da Noah, mentre Beth li guarda affettuosamente per poi venire da me con Grace e Elena. Mikey, Cal e Ash, dopo essersi congratulati con Luke, circondano il letto insieme alle proprie mogli.
Cominciamo a parlare del parto, ed Elena, toccandosi il pancione non indifferente del quinto mese, comincia a parlare a raffica, maledicendosi per aver scelto di avere un bambino, facendoci ridere tutti.
Vedo la malinconia nello sguardo di Ash e Grace. Non potranno avere mai dei figli, a causa dell'incidente stradale, avendo probabilmente preso qualche botta durante lo scontro. Ma sono sulla buona strada per l'adozione, e nel frattempo si consolano viziando i loro nipotini.
Ora, circondata da tutto questo, mi rendo conto che la vita mi ha dato tutto, colmando tutti i vuoti di cui era fatto il mio cuore. La mia famiglia e i miei amici sono tutto il mio mondo. Non potrei desiderare di meglio.
Questo è il mio "e vissero sempre felici e contenti.", forse anche meglio.PIANGO
È ufficialmente finita.
Oddio non so nemmeno cosa dire ahah. Spero davvero che vi sia piaciuto come epilogo, ma soprattutto spero che vi sia piaciuta l'intera storia. Che vi abbia emozionate almeno un pochino, sarebbe uno dei traguardi più belli della mia vita, riuscire a trasmettere qualcosa alla gente tramite la scrittura.
Mi mancheranno moltissimo Luke e Alex, e spero che sia così un po' anche per voi.
Spero di non avervi annoiate troppo con tutti gli spazzi autrice o con gli avvisi ahah.
Grazie a tutte voi che avete seguito la storia, siete davvero fantastiche e io non so proprio come ringraziarvi!
Vi adoro! Un bacione, alla prossima storia ahah
Je :)

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Just Sex ||Luke Hemmings||
FanfictionDal testo: Mr. Sono-alto-solo-io mi afferra la mano e comincia a scarabocchiare dei numeri sul dorso, e una volta finito sorride soddisfatto. Quel sorrisino mi infastidisce e non riesco a trattenermi dal parlare "A parte il fatto che ho un cellulare...