Capitolo 21 (parte 1)

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Scusatee: leggete lo spazio autrice per favoree❤️
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Che cazzo ci fa quella qui? Guardo la ragazza mora entrare nell'ampio salone con in dosso quello che mi chiedo se sia un vestito o una maglietta, e quando lei si schiarisce la gola, Luke si riprende "Oh, ehm certo. Alex lei è Milly. Milly lei è Alex." La ragazza le lancia un'occhiata abbastanza arrabbiata "Io mi chiamo Mindy." Luke alza le spalle e si gratta la nuca mentre io ridacchio. Stringo la custodia bianca del vestito che ho comprato la sera prima con le ragazze "Beh direi che sono di troppo. Ci vediamo sta sera, a meno che non hai deciso di portare Minnie alla festa." Sbaglio di proposito il nome, e mentre lui cerca di camuffare la risata con un improvviso attacco di tosse, Mindy sembra al quanto irritata quando dice con un tono di voce un po' troppo alto "Io mi chiamo Mindy!" Luke alza gli occhi al cielo per poi guardarmi e dire "Non devi andartene, Mindy stava giusto per andare via. Quello è il vestito per sta sera?" Mindy è scocciata, con passo pesante scompare nel corridoio per poi ricomparire con ai piedi dei tacchi vertiginosi e una pochette nera. Senza salutare va verso la porta, e una volta uscita la sbatte alle sue spalle. Che maleducata. "Sì è il vestito. Ho pensato di prepararmi qui, almeno andiamo direttamente insieme alla festa." Rispondo alla sua domanda, e lui annuisce. "Sì mi sembra perfetto.. Riguardo a Milly.."
"Lei si chiama Mindy!" Dico interrompendolo e ridendo, seguita da lui. Poi continuo "Comunque, non ti preoccupare, non siamo fidanzati, puoi fare quello che vuoi, non mi da fastidio." Dico, sorridendo. Almeno spero che sia uscito un sorriso e non una smorfia, perché quello che ho detto è l'esatto contrario di quello che penso. Fanculo, dico di no per una sera e lui corre tra le braccia di un'altra? Lui ricambia il mio sorriso e si avvicina, circondandomi la vita con le sue braccia e avvicinandosi al mio corpo. "So che sei arrabbiata piccola, hai torturato quella povera custodia, e continui a digrignare i denti. Me ne accorgo sai?" Alzo gli occhi al cielo, e lui su avvicina per baciarmi, ma metto una mano sulle sue labbra. "Ah no tesoro, ora andiamo a farci la doccia, chissà cosa hai fatto stanotte, e con queste labbra non mi ci baci. Tanto sono le.." Guardo l'orologio al mio polso "Sette. Se non sbaglio oggi hai la giornata libera no? Stupiscimi."
"Sono le sette? Stronza, avrei potuto continuare a dormire. Beh ormai, andiamo in doccia. Mi sei mancata ieri sera."
"Certo, immagino." Dico alzando gli occhi al cielo. Lui ridacchia e mi trascina per mano nella sua camera, mi toglie il vestito dalle mani e lo appoggia sul letto "Non vedo l'ora di vederti con quello addosso, ma per ora voglio vederti nuda e bagnata. Soprattutto bagnata." Ridacchio e andiamo insieme in bagno. Mi spinge verso il muro e mi bacia, scendendo vicino all'orecchio, sul collo e arrivando alla clavicola. "Okay, primo passo. Nuda." Comincia a slacciare la camicia bianca che poggia delicatamente sul mobile del lavandino. Abbassa la zip della mia gonna aderente, me la sfila e la mette sopra la camicia. Scalcio via i tacchi e sto per slacciare il reggiseno, quando lui mi schiaffeggia la mano. Mi abbassa le spalline e slaccia il gancetto, liberando il mio seno. Lo guarda, per qualche istante, poi lo bacia un paio di volte, prima di cadere in ginocchio davanti a me. Mi guarda dal basso, poi lascia un leggero bacio sulla stoffa bianca delle mie mutandine. Lascio andare un piccolo sospiro, quando sento il tessuto di pizzo scivolare lungo le mie gambe, poi il suo dito preme sulla mia intimità facendomi gemere. "E qualcuno qui è anche bagnato. Abbiamo fatto in fretta. Vieni piccola." Si alza. Lui si spoglia velocemente, e io protesto. Avrei voluto più tempo per godermi quel corpo fantastico che ha. Mi trascina nella doccia e apre l'acqua. Ci mette sotto il getto, e dopo esserci bagnati, prende lo shampoo. Se ne versa un po' sulla mano, e poi mi passa il flacone. Lo afferro con le sopracciglia aggrottate e ne metto un po' sul palmo. Non capisco, pensavo volesse fare sesso. Sì è lavato i capelli, e io li ho appena sciacquati dal balsamo, e sono tremendamente eccitata. "Cosa stai aspettando?" Dico spazientita alzando le braccia in aria. Lui si avvicina e mi stringe la vita. Posso sentirlo che si indurisce contro la mia coscia. "Sai, dicono che l'attesta migliori il tutto."
"Beh, penso di aver aspettato abbastanza."
"Come vuoi piccola. Ma lo faremo lentamente." Mi solleva per la vita e mi fa stringere le gambe intorno a lui. Mi chiedo come faccia a non scivolare. Mi allontana un po', e posiziona la sua lunghezza davanti alla mia apertura. Lentamente entra dentro di me, chiudo gli occhi, e Dio, è così bello. È la prima volta che lo facciamo così lentamente, e mi piace. Gemo e riapro gli occhi. Lui è qui davanti a me, a fissarmi, mentre mi appoggia con la schiena vicino al muro. Mi sorride, facendo spuntare le sue fossette, simili alle mie. Esce da me quasi completamente, per poi rientrare con la stessa lentezza. Gemo più forte, accompagnata da un suo grugnito. "Sei così bella. È tutto bello con te." Spalanco gli occhi. Intende il sesso. Vero? I pensieri lucidi nella mia mente evaporano sotto una sua nuova spinta. Non ci metto molto a venire, e lui mi segue subito dopo. "Alex, ti.." Interrompe la frase. Mi, cosa? Dio fa che non sia quello che penso. Si gratta il collo, poi sospira "Ti scoperei ovunque, se potessi." Scoppio a ridere, e sospiro anche io "Anche io Luke. Usciamo da qui."
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La giornata di lavoro è passata in fretta, non vedo l'ora di sta sera. Oggi ho pranzato con Beth e Grace, e anche loro la pensano come me. Esco dall'ufficio e entro nella mia macchina. Mi dirigo verso casa di Luke, e quando arrivo al palazzo, Samuel ha un'espressione scioccata, come se non si aspettasse di vedermi qui. Probabilmente il sorriso di stamattina era dovuto alla presenza di Minnie in casa di Luke. Salgo in ascensore e busso alla porta. Lui mi apre, con addosso un paio di pantaloncini da sport e petto nudo. Dio, gli salterei addosso in questo momento. "Spero che non apri a tutte le donne così, o saremo un po' stretti a casa tua." Lui scoppia a ridere e si fa da parte per farmi entrare. "Vado a farmi una doccia!" Urlo correndo nel bagno e chiudendo la porta a chiave. Sento Luke ridere dall'altra parte della porta mentre comincia a bussare "Dai piccola, fammi entrare! In tutti i sensi che vuoi." Mi metto a ridere e scuoto la testa "No, la festa è alle otto e mezza, ho poco tempo per prepararmi, e se tu fossi qui dentro, sono sicura che ti farei entrare. Quindi siediti sul letto e sii paziente." Lui sbuffa, e io comincio a spogliarmi ed entro in doccia. Adoro l'acqua che mi cade addosso. Mi lavo velocemente, mi asciugo con un'asciugamano vicino, ed esco dal bagno, nuda. "Oh porca.." Sento sussurrare a Luke, che è sdraiato sul letto con le braccia dietro la testa. Posso sentire il suo sguardo sul mio corpo nudo, mentre mi piego per prendere una mutandina, che infilo subito. Poi vado all'armadio, e prendo la custodia bianca del mio vestito, lo apro, e il tessuto blu dell'abito fa capolinea dal bianco. Lo tiro fuori e lo indosso. Sul davanti cade a cascata sul mio seno, tenendolo coperto. Mi arriva poco sopra al ginocchio, ma la parte bella è il retro. Ci sono solo dei fili che partono dal collo e si intrecciano fino alla base della schiena. Metto i tacchi neri, e prendo i trucchi dalla borsa. Vado in bagno e faccio una sfumatura dal bianco al blu sui miei occhi, metto una sottile linea di eye-liner e poi un rossetto rosa carne. Lascio i capelli sciolti ma li metto tutti da un lato per lasciare scoperta la schiena, poi esco dal bagno. Luke non c'è, evidentemente è andato a farsi la doccia in un altro bagno. Mi siedo sul divano in salotto, e prendo il telefono. Ho scaricato quell'applicazione, Wattpad, certe storie sono davvero scritte bene! Sono immersa nella lettura di una storia su Calum, e mi fa impressione sapere che probabilmente ho fatto con lui quello che queste ragazze immaginano di fare. Mi viene in mente Beth, e spero che per lei non sia un problema. Sto ancora aspettando Luke, Dio è peggio di una donna. Dopo qualche minuto arriva nel salone "Eccomi piccola, andiamo? Ci fermiamo a mangiare qualcosa." Alzo lo sguardo dal telefono, ed è bellissimo. Ha il solito skinny jeans nero, ma sopra ha una camicia bianca e una giacca nera aperta. Il ciuffo biondo è alzato perfettamente, il piercing nero è posizionato sul suo labbro, e mi fa venire voglia di baciarlo. "Ti piace quello che vedi?" Mi chiede. Io mi alzo, e mi gusto la sua espressione quando mi osserva "Sì, tanto quanto piace a te quello che vedi." Si morde il labbro dalla parte del piercing, io lo raggiungo e lo bacio. "Dai, andiamo."
Scendiamo nei parcheggi sotterranei, e usciamo "Dove mi porti a mangiare?"
"Italiano."
"Ti adoro." Dico ridendo, poi, penso di essermi immaginata un suo "Anche io."

NUTELLAA!

Ciao a tuttii! Grazie a tutte le ragazze che hanno commentato e votatoo, vi amo giuro ahaha. È un capitolo un po' lunghino lo so ahah spero non sia un problema per voi! Comunque, volevo dirvi che il prossimo capitolo sarà sempre dal punto di vista di Alex :)

Ps. Ho pubblicato il primo capitolo di ROOMMATES su Calum, lo potete trovare sul mio profilo, per favore fateci un saltoo!
Un bacionee
Je :)

Just Sex ||Luke Hemmings||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora