Giulia era seduta in tribuna di fianco a Valentina e Marco. La Juventus stava vincendo, ma lei aveva seguito ben poco la partita, cosa non da lei. Era, invece, assorta nei suoi pensieri. Aveva ripensato a cosa era cambiato tra lei e Daniele in tutti quei mesi, se la colpa fosse sua, o, piuttosto, dell'amico. Non c'era più quella spensieratezza e non curanza dei pensieri degli altri nei loro comportamenti e, al contrario, si ritrovavano spesso in situazioni di imbarazzo. Poi, finalmente, capì.
Tutto coincideva. Evitavano di fare le stesse cose, si trattavano allo stesso modo e, ne era quasi certa, probabilmente volevano la stessa cosa. Avrebbe dovuto mettere in preventivo fin dall'inizio che sarebbe potuto succedere, che erano troppo simili, che tenevano troppo l'uno all'altra per non fare in modo di essere sempre presenti ognuno nella vita dell'altro, per non mettersi nelle condizioni di aiutarsi a vicenda in ogni istante.
Giulia era innamorata di lui. E tanto anche. Si sorprendeva di quanto quel sentimento fosse forte e di come fosse riuscita a tenerlo nascosto sotto la sua coscienza, che, invece, lo classificava solo come un amico.
La ragazza iniziò a fissarlo e Valentina, accorgendosene, capì che, forse, in lei qualcosa era cambiato.
Poco dopo la partita terminò e, poco a poco, i giocatori furono raggiunti in campo dalle famiglie.- Non vai in campo? - le chiese Marco.
- Perchè dovrei? - domandò lei a sua volta al collega.
- Per fare i complimenti a Daniele. - rispose Valentina interpretando il pensiero di entrambi.
- Glieli posso fare anche dopo. - Giulia tornò a guardare altrove.
Federico superò la pista di atletica e si avvicinò a loro. Subito si rivolse a lei. - Giulia, non vieni giù? - chiese.
- Sì, sì. Viene. - rispose Marco al suo posto.
Giulia lo fulminò con lo sguardo.
Federico le diede una mano per aiutarla a scavalcare, e, una volta dall'altra parte, lei si incamminò verso il campo.
Daniele la vide e le andò in contro.Si abbracciarono. - Complimenti, siete stati bravissimi. - gli disse poi lei. Poi si staccarono e rimasero uno davanti all'altra, a guardarsi. Qualcuno doveva dire qualcosa. Dopo un po', Giulia abbassò lo sguardo. - Ti ricordi quando ci siamo promessi di dirci tutto? - gli domandò allora.
Erano abbastanza vicini da sentirsi, nonostante il caos dello stadio. - Sì che mi ricordo. - Daniele non capiva dove lei volesse andare a parare.
- Ecco, io non l'ho rispettata. - continuò, sempre senza guardarlo. Temeva che, se gli avesse parlato mentre lui la fissava negli occhi, non sarebbe riuscita a dirgli quello che aveva intenzione di dirgli.
- Perchè dici così? - chiese ancora il ragazzo.
- Perchè ho capito che è cambiato qualcosa tra noi e non te l'ho detto. - prese un grosso respiro. - E perchè ti amo. - disse. Non alzò la testa nemmeno in quel momento.
Daniele non credette alle proprie orecchie e pensò di aver sicuramente capito male. - Che cosa? -
- Non me lo far ripetere. - rispose lei credendo che lui la stesse prendendo in giro. - Ho già fatto fatica una volta. - aggiunse.
Dopo quelle parole, si rese conto di aver capito bene, non c'era bisogno che lei lo ripetesse. Rimase interdetto, incapace di agire. Lo amava anche lei. Non riusciva a realizzarlo.
- Lo so che sono stupida, non mi sarei dovuta lasciare andare e poi... - provò a continuare lei.
Daniele si affrettò a riscuotersi e ad interromperla, facendole delicatamente alzare il viso con una mano sul suo mento.
In quel momento lei smise di parlare, non aspettandosi quel gesto.Lui non voleva che lei pensasse neanche per un secondo che quanto avesse fatto fosse sbagliato quando in realtà non aspettava altro e voleva che lei lo sapesse. Ora la ragazza lo guardava negli occhi, aspettando che lui facesse qualcosa. - Allora siamo stupidi in due. - le disse in quel momento. Dopo, si avvicinò lentamente e la baciò.
Si domandò se tutto quello che stava accadendo fosse un sogno o se stesse accadendo veramente. Aveva agito senza ragionare, facendosi guidare solamente dal cuore, e aveva fatto bene.
Dopo qualche secondo, Giulia non riuscì a trattenere un sorriso. In fondo, non era quello che inconsapevolmente aspettava da tanto?
Quando aveva preso la decisione di parlargli di quello che si era resa conto di provare non si aspettava che sarebbe finita così. Non ci aveva pensato più di tanto. Sentiva mille emozioni dibattersi dentro di sè, ma tutte intrise da un velo di pura felicità.
Si staccarono sorridendosi. Lei gli appoggiò la testa sul petto.Rimasero così per qualche istante, poi Giulia si staccò, perchè vide qualcosa che la lasciò sorpresa. - Dani, tu ne sai qualcosa? - gli domandò guardando in una direzione in particolare. C'erano infatti Valentina e Federico che camminavano mano nella mano, ogni tanto uno si girava verso l'altro e si scambiavano un bacio.
Il ragazzo rise. - No, proprio no. - rispose. - È successo qualcosa che noi non sappiamo. - continuò.
- Lo credo anch'io. -
Daniele e Giulia si guardarono e risero ancora. Lei si avvicinò per baciarlo di nuovo.
Non se lo dissero, ma stavano pensando le stesse cose. Probabilmente il destino aveva voluto che iniziassero ad amarsi fin da subito, poco a poco. Si erano e avevano preso in giro, con quella storia dell'amicizia.
Tutti avevano capito tutto, tranne loro. Tutti vedevano e avevano visto come si guardavano e come si cercavano, tranne loro stessi.
Sapevano che, forse, con un po' più di coraggio e volontà, tutto sarebbe potuto succedere molto, ma molto prima.SEQUEL ---> "HO IMPARATO GIÀ AD AMARTI SENZA PIÙ RISERVA ALCUNA 2"
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Ho imparato già ad amarti senza più riserva alcuna - Daniele Rugani [REVISIONE]
Fiksi PenggemarLoro due si amavano da sempre, senza saperlo. 1° storia su Daniele Rugani scritta su Wattpad