... Cosa mi fa stare a mio agio? ...
In questo capitolo vi parlerò di cosa mi fa star a mio agio, la prima cosa in assoluto che mi fa star a mio agio, ma anche bella tranquilla come se mi fossi appena svegliata è fare delle passeggiate in mezzo alla natura, sotto il primo sole primaverile dove non si ha né troppo caldo e nè troppo freddo, una temperatura alquanto nella media, sentire gli uccellini che cantano appena sorge il sole, ma tutto questo è tutto un pò banale perché lo faranno tutti.
Tutto quello che davvero mi fa stare a mio agio con ciò che ho intorno sono la scrittura, quindi scrivere, che sia Il Caro Diario, che può essere una lettera o una frase, tutto quello che riguarda la scrittura in sè, ma soprattutto quella cosa che mi fa sentire a mio agio è allenarmi con le persone che veramente mi fanno stare bene ed è lì che salta fuori l'argomento della palestra (rileggi il capitolo 6), quella è veramente l'unica cosa al mondo che mi fa sentire a mio agio al 100%.
Perché proprio scrivere mi fa stare a mio agio? Beh io scrivendo posso esprimere tutti i miei sentimenti in una frase, parlare con il mio caro diario come se fosse una persona reale, che poi è solo un quadernino banale che hanno tutti.
Perché la palestra ti fa stare a tuo agio? Principalmente lo si capisce leggendo il capitolo 6, ma è anche un fattore mio, che se mi dico vai in palestra che sai di poter trovare delle persone che ti fanno star bene, il fattore non sono solo le persone che io mi ritrovo in palestra, ma anche allenarmi è un altro fattore che mi libera tutta la tensione e che mi libera la mente e mi fa pensare alle cose che io devo fare principalmente, come quella di scrivere un libro e pensare anche alla mia vita personale con la mia famiglia, ma anche il mio migliore amico.
Io tutto questo lo faccio per dei miei scopi specifici per star bene con tutto e tutti, perchè come mi hanno detto se si sta bene con se stessi lo sentono anche gli altri e stanno bene anche loro, senza avere troppi problemi che riguardano principalmente i tuoi, secondo me, la cosa migliore è dire le cose che ti fanno star male, di tenersele per se e dirle solo quando quella persona che hai affianco ti chiede tale cosa, da li allora ne si parla, sennò non si apre nemmeno la bocca al riguardo.
Un'altra cosa che mi fa stare a mio agio è quella di stare da sola quando ho le mie crisi, sia di pianto che di rabbia, per capire meglio ciò che è successo e non rifare nuovamente quello sbaglio, o addirittura non dire più delle cose che sono state sbagliate nei confronti altrui, faccio tutto questo solo per non causare altri problemi a chi ho attorno, o addirittura arrabbiarmi con delle persone che non mi hanno fatto nulla per arrabbiarmi con loro.
... Meglio tenere le cose per se o dirle? ...
Per noi dislessici è molto difficile dire certe cose, ma se si tratta della salute delle persone che abbiamo attorno le diciamo, con fatica, ma tiriamo fuori tutte quelle cose che servono alle persone che noi dislessici abbiamo attorno, perché se un amico ci viene a dire se alcune cose che ha sentito dire da altre persone sono vere, devi per forza parlarne per dire veramente le cose come stanno e risolvere così i loro problemi capendo se le voci che ha sentito, siano veramente vere o meno.
Per noi dislessici è quasi sempre difficile dire la verità ad una persona che si conosce, dopo che altre persone hanno riferito cose che non dovevano nemmeno sognarsi di riferire al diretto interessato, che sia un amico, un parente o conosciuto, o'addirittura altre persone che si conoscono ben poco e che con tale situazione non dovrebbero mettersi nemmeno in mezzo a discorsi che loro non c'entrano minimamente con tale discorso, infatti tali persone dovrebbero capire il vero senso di fregarsene e di farsi gli affari loro, in senso alquanto buono.
La rabbia per un dislessico è diversa per tutti c'è chi tiene dentro fino a che non rientra a casa e da lì tira fuori tutto, si può manifestare secondo me in due maniere:
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Essere DSA - Vol.1
AléatoireUna storia realmente accaduta che parla dell'essere DSA e offre una breve comprensione su come trattare una persona con DSA, illustrando anche come viene trattata quotidianamente da amici, parenti e compagni. Prendete questa storia non solo come ese...