•☆• Sentimenti •☆•

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... I sentimenti ...

I sentimenti per noi sono una cosa sbalorditiva, perché se ci affezioniamo davvero ad una persona, diventiamo ossessivi e abbiamo paura di perdere quella tale persona che abbiamo affianco, una paura che rimane per settimane dopo un litigio.

I sentimenti per me sono così:

• Se mi affeziono e poi dopo litigo con quella persona che mi sono affezionata, mi sale l'ansia ed entro in paranoia;
• Se guardo una persona dritta negli occhi capisco se è sincera, oppure no;
• Non mi fido mai dubito di una persona (se mi fido subito poi sbagliato a fidarmi);
• Sappiamo scegliere ciò che ci va bene, o ciò che non ci piace;
• Ci piace stare sempre da soli così da non avere troppe paranoie;
• Non giochiamo quasi mai con i sentimenti altrui, ma gli altri molto con i nostri.

Dopo questo ultimo punto ci tengo a specificare che se giocate con i sentimenti di una persona con questo disturbo (DSA), sappiate che gli state aprendo il torace senza anestesia e dopo per voi non ci sarà più speranza di approccio con tale persona, ma soprattutto una persona con il Disturbo Specifico dell'Apprendimento la vede molto più lunga di te, bullo o persona infame senza cuore, che quando ti verrà a dire tu non avrai più amici, sarà così.

Noi DSA abbiamo anche una bassa autostima e un senso di inadeguatezza che vuol dire, demotivazione e scarso interesse verso le attività didattiche ed extrascolastiche, rabbia e atteggiamenti oppositivi e provocatori, somatizzazioni del disagio vissuto, tutto ciò comporta molto stress nei nostri confronti e fatica nell'integrazione scolastica per via dell'essere diverso dagli altri e far fatica a capire ciò che ci viene detto infatti possiamo essere freddi e rispondere male in condizioni difficili per noi, ma può essere banale per gli altri con un senso di fastidio e incomprensione come detto prima, ma per un dsa è importante.

Siamo esposti spesso a delle continue sollecitazioni da parte degli adulti di riferimento (insegnanti, parenti...) che esprimono frasi come:

"Stai più attento"

"Impegnati di più"

"Hai bisogno di esercitarti molto"

"Non ti applichi abbastanza, non c'è altra spiegazione"

"Non hai voglia"

"Non farai mai strada nella vita"

E tutte queste frasi ci fanno sentire peggio di quello che siamo, e a portarci ad una condizione di isolamento, voglia minore rispetto a quella che avevamo in primis di fare le cose, poca integrazione con le persone che si hanno attorno e molto altro ancora.

Talvolta il disagio e le frasi dette in precedenza, è così elevato da annullare o dimenticare ciò che ci è stato detto, il soggetto al riguardo, cioè noi DSA ci poniamo in una condizione emotiva di forte inibizione e chiusura a noi stessi e di fronte agli altri.

Infatti ci si può trovare di fronte ad un bimbo, un ragazzo o un adolescente che si rifiuta di leggere (se è dislessico), di scrivere (se è disgrafico), di fare i calcoli (se e discalculico) o che in generale evita tutte quelle attività che per gli altri sono semplici e automatiche da fare, perchè ormai per loro è una routine scolastica o personale.

Si sentono frasi sia da parte dell'alunno che da parte del docente che dicono:

«Ho studiato tutto il pomeriggio»

«Alla fine hai preso un brutto voto come al solito, ed è inutile che studi!»

Sono altri fattori in più che ci portano al nostro cosiddetto isolamento sia psicologico che fisico senza combattere le paure, le delusioni, le emozioni forti, i cosiddetti, DISCORSI SERI con altre persone e molto altro ancora tutto per via di queste miserabili banalità che ci sentiamo dire ogni giorno da persone che vediamo tutti i giorni, o quasi, persone come loro ci distruggono in tutti gli ambiti della nostra vita, ci distruggono nel lavoro, nel mondo dei social media e nella vita di tutti i giorni.

In fondo noi DSA non siamo né malati e né disabili, no anzi, siamo delle persone normalissime che hanno un'intelligenza nella norma come tutti, o addirittura superiore, ma facciamo fatica ad approcciare in certi campi di scuola e ci viene difficile a restare concentrati per molto tempo, ma più ci concentriamo su certe cose, che cerchiamo di capire, infatti da quel fattore ci possiamo stancare molto prima di una persona comune che non ha questo problema come noi, perché le persone normali riescono a risolvere i problemi subito e tranquillamente, mentre noi DSA non riusciamo neanche minimamente a dire come la pensiamo, che la persona che abbiamo davanti ci interrompe e noi da quel istante inizia a salire l'ansia, il batticuore, la distrazione e le crisi di pianto che possono o durare minuti o addirittura anche delle ore e se una persona, che sia un amico, o un parente tenta di calmare questa cosa, da parte nostra è solo un peggioramento della situazione, così detta INTERPERSONALE cioè una cosa stra personale che dobbiamo gestire noi stessi col disturbo di DSA e non altre persone che ci stanno attorno.

Se sei una persona che ci sta vicino devi capire in automatico quando una persona come noi ha bisogno veramente di una persona vicino, o che vuole che stia da sola fino a quando non si tranquillizza tutto ciò che gli scatenato, o rabbia, o tristezza, potrebbe essere che abbia entrambe le emozioni elencate prima, ma quando capita ad un DSA meglio saper già da subito, solo guardandolo e cercare di capire e saper dire:

"Si vado e gli sto vicino"

"No non vado aspetto il momento giusto per andare"

"Si vado ma parlo poco con lui/lei"

Tutto questo va capito, se serve si può andare dicendo qualcosa o non dire nulla, oppure non andare ed aspettare che si calmi, per poter poi capire che cosa fosse successo per scatenare quel episodio che ha portato a star male la persona che ha la DSA, o cercar di consolarlo/a senza troppa aggressività o pesantezza nei confronti di esso/a, in poche parole capire la cerchia della situazione nel minor tempo possibile.

Come tutti hanno bisogno dei loro spazi di sfogo noi DSA ne abbiamo qualcuno in più di una persona normale perché noi abbiamo molta stanchezza che vogliamo smaltire, la noia, i nostri spazi per sfogare la rabbia e la tristezza, noi lo facciamo in vari step mentre un persona normale lo fa tutto in una volta sola e questa cosa spesso non è capita subito da una persona che non ha questo disturbo.

Essere DSA - Vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora