Mi sveglio e fisso ancora quella lucina che si illumina tutte le mattine. Mi sveglio e fisso ancora quella lucina che si illumina tutte le mattine. In questi due anni ho imparato qualcosa davvero.. Che la calma è più destabilizzante della rabbia, che un sorriso disarma più di un volto corrugato, ho imparato che il silenzio di fronte ad un offesa è un grido che fa tremare la terra. Già. Dovevo sorridere e stare zitta in poche parole, forse non avevo imparato molto.. Forse mi sto dimenticando anche chi sono. Chi è Liv. Mm.. Chi sono? Sono la ragazza che ama il mare, il rumore delle onde e la spiaggia. Detesto i quasi, i forse e i monosillabi. Do molto peso alle parole.. Piango per un film, per la fine di un libro e le persone che vanno via. Ho l'incazzatura abbastanza facile, ma mi basta una piccola parola, un bagno in mare per farmela passare. Non riesco a tenere il muso alle persone a cui tengo. Credo che l'ultimo tentativo, sia sempre il penultimo, e credo che le cose belle non si ottengono se non si lotta. Sono per le cose complicate, ma non resisto mai a lungo. Non so dire addio. Invece adesso?
Adesso non vedo più il mare da tanto, amo il freddo adesso.. Non piango più per nulla tranne che per lui. Non mi incazzo più perché sono sempre silenziosa.. La speranza è andata a puttane ormai e le cose difficili le tengo lontane perché sto già lottando per una. Chi sono adesso? Mi alzo dal letto per prepararmi ad andare a scuola, Daniel é da ieri sera che non si fa sentire e credo abbia il suo tempo per farsi passare l'arrabbiatura. Mi vesto con i primi vestiti che trovo e entro in Macchina con mamma che mi accompagna a scuola:"come stai piccolina?"
"Tranquilla mamma. Due passi dal paradiso ed uno dall'inferno."
Con questo ci zittiamo fino a che non scendo dalla macchina. Vedo Alice venirmi in contro ed abbracciarmi
-mi dispiace Liv!
Diceva piangendo.
Cosa era successo?
- cosa è successo?
La sentii deglutire..
- non lo sai? Da-Daniel.. È in coma.
Non piansi, avevo gia tante lacrime versate, non urlai, avevo già urlato abbastanza, non cascai in terra, stavolta non credo che mi sarei rialzata, non mi feci consolare, ne avevo abbastanza.. Semplicemente svenni.
***
Mi risvegliai in un lettino d'ospedale e ricordai cosa era successo in quei 10 minuti. Mi ricordai soltanto che alice mi disse che Daniel era finito in coma. Mi alzai dal letto e mi fece malissimo la testa, avevo probabilmente battuto la testa.. Mi feci strada comunque verso la camera di Daniel. Come era sereno.. L'amore, lo sapevo fin troppo bene, si nutre di Bocconi tirati quando meno te l'aspetti, è la nostalgia sotto i denti che ti fa resistere:" se c'è una cosa che posso assicurarti è che i miei occhi non smetteranno mai, e dico mai, di guardarti ogni volta come se fossi la cosa più bella del mondo" sapevo che non poteva sentirlo ma non mi interessava. Non ho mai provato tanto amore per una persona e forse l'amore è una malattia dalla quale non si può guarire, ma meglio così io voglio che mi guardi sempre con i suoi occhi color mondo con quel sorrisetto. Come potevo andare avanti? Avevo un vuoto dentro, come se la mia storia ora fosse finita.. Odio la mia vita. Chiamai Alice:" come è successo?" Dissi in lacrime "stava andando a casa incazzato nero non so con chi e stava scrivendo tipo una lettera in mezzo alla strada quando un ubriaco l'ha investito.. È già tanto che non sia morto." Era incazzato con me.. L'ho praticamente ucciso io.. Con le mie parole... Attaccai senza nemmeno salutare e mi misi accanto a lui quando mi addormentai. È passata una settimana e ancora non si è svegliato non ce la facevo davvero più.. Non passai nemmeno dalla sua camera perché c'erano troppe persone eppure scorsi il suo viso per l'ultima volta che sembrava che mi guardasse preoccupato ma sicuramente sognavo. Salii le scale e l'ultimo pensiero prima di buttarmi fu il pensiero di vuoto che avevo dentro adesso.. Non vedevo l'ora. Stavo impazzendo. Sentivo il vento di metà febbraio sferrarmi il viso e i miei capelli volavano all'indietro.. Era l'ora. Forse dovevo dire qualcosa a Daniel? No.. Sapeva già tutto quel che aveva bisogno di sapere.. Mia mamma mio papà? Avrebbero sopportato un'altra morte? Va beh.. Avranno Zack. Era tutto perfetto senza di me si.. Però no torna. Eppure ero ancora qui, che camminavo, eppure ancora respiravo. Eppure le nuvole sono ancora al loro posto. Eppure le persone si abbracciano sempre e si baciano ugualmente. Eppure i treni continuano a partire. Eppure i negozi sono sempre aperti. Eppure il mio telefono a volte squilla. Eppure a volte sorrido. Non torna. Ero morta dentro che senso aveva che il mio cuore e il mio cervello ancora funzionassero? Decisi di compiere quel fatidico passo quando qualcuno mi urlò da dietro:"cosa stai facendo!?" Mi girai, era Daniel.
Non ci pensai neanche un attimo mi buttai nelle sue braccia e lo baciai.
"Scusami scusami scusami per tutto sono una stupida.." Ero in collo a lui.. "Ti amo, ti amo davvero scusami" non mi rispose, ma mi baciò ancora appassionatamente. Prima doveva morire lui, poi io. Mi portò in camera sua dove ormai non c'era più nessuno e mi disse:" non so quanto tempo vivrò ancora e voglio che la mia prima volta sia con te. Ti prego" "non aspettavo altro Daniel" "quanto ti amo biondina.." Inizio a baciarmi il collo e scese sulla clavicola, si insinuò con le mani dentro la mia mano e poi la tolse insieme al reggiseno. Gli tolsi la maglietta mentre lui continuava a baciare il mio corpo fino a rimettere le sue labbra sulle mie.. Ci baciammo allungo fino a che facemmo davvero l'amore per la prima volta. Lui era affascinante sempre. Cademmo sfiniti nel letto e ci rimettemmo in pigiama io con una sua maglietta.. Lo avevo fatto davvero. Non ero più vergine. Avevo fatto l'amore con la persona che amavo. Mi addormentai per la prima volta dopo mesi con un lieve sorriso sulla bocca e lui che mi guardava mentre faceva finta di leggere. Era mozzafiato. Amavo solo il modo in cui mi guardava, perché sapevo che anche se fosse morto saremmo rimasti uniti, perché il nostro era uno di quei legami indissolubili che si nutrono nelle profondità dei ricordi.
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Ti amo, non posso farci nulla.
Romance- alice ti giuro...- iniziai a dire con le lacrime agli occhi - mi sono innamorata, quando lo vedevo la mattina sorridevo come un ebete e... I suoi occhi, non ho mai visto niente di più bello, ma adesso, perché tutte a me...