Capitolo 7 Sparito

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Come ieri era serena, con il sorriso sulle labbra. Oggi mi feci accompagnare da mia madre visto che ero molto stanca.. Quando scesi vidi una scena pietosa. Daniel contro il muro con una a cavalcioni su di lui, in quel momento provai un tale odio.
Mia madre disse
- ma lui non è quello del bar...?
- no mamma no. A dopo.
Chiusi lo sportello con talmente tanta forza da attirare l'attenzione di Daniel, che mi guardò senza far trasparire nessuna emozione.. Da tale menefreghista gli sorrisi e lo salutai per poi voltarmi e strappare quella lettera. Non volevo sapere cosa c'era scritto. L'avevo conservata perché non ero ancora curiosa e mai lo dovrò essere, forse mi voleva solo prendere in giro.
Arrivai da Alice che mi guardo e mi strinse in uno dei suoi abbracci amorevoli e mi disse che le dispiaceva ma io risposi:" non è nulla tranquilla.." Dissi mentre una lacrima mi rigava il viso " non ero innamorata.. Entriamo" mi dissi facendomi forza. Ritornai con quel sorriso messo come scudo e camminai avanti fino a che qualcuno mi diede una spallata:" scusa biondina" lo guardai poi alzai le spalle, gli occhi al cielo e risi. Non so perché ma mi venne da ridere e sputai:" Non vale più per rimorchiare bello, aggiornati!" Io e Alice lo lasciammo di stucco mentre andammo sempre più avanti.
Mi sentivo i suoi occhi sulla schiena ma decisi di non voltarmi.
per tutta la mattinata sentivo due occhi fissarmi sapendo di chi fossero, ma io proseguii la mia giornata senza piangere. Mai.
Mi buttai sul letto alla fine della mattinata dopo aver pranzato. Sarebbe sempre stato così adesso? Mi rinchiusi a chiave in camera mia e iniziai ad ascoltare un po' di musica con le cuffie nelle orecchie.
Era l'ora di sfogarsi.
Iniziai a grondare dalle lacrime, il mio cuscino era nero del mascara che mi ero applicata solo stamani e le mie mani non volevano reagire. Ero stanca, ero come morta dentro quando mi arrivò un messaggio da un certo contatto che avevo chiamato "Mr. sonoilpiufigoditutti" capii subito chi era e aprii il messaggio
"E se siamo sotto lo stesso cielo non saremo mai così lontani"
Boom.
Colpo al cuore.
Chiusi il messaggio,
Chiusi gli occhi,
Spensi la musica,
Staccai le cuffiette,
Ignorai mio fratello che mi chiamava,
Mi appisolai e
Mi addormentai.
Volevo togliermi dalla testa tutti i pensieri del mondo, volevo essere felice. Mi ricordo un mio amico che mi disse:" per essere serena dormi un paio di ore" risposi che aveva ragione, ma adesso che ci ripenso.. Dovrei vivere per sempre per essere serena.
Toc toc toc toc toc.
Qualcuno bussava alla porta.. Sempre mezza addormentata aprii e vidi mio fratello che mi abbracciò immediatamente: le mie condizioni non dovevano essere molto belle.. Occhiaie, occhi neri e gonfi con tutti i capelli attaccati alla faccia.
Decidi di farmi una doccia per farmi una rinfrescata.
Ho paura, davvero paura.
Paura di non sopportare.
***
Era passata circa una settimana da quando Daniel non si faceva vedere a scuola, come potevo fare?
Ero già disperata perché aveva baciata un'altra ma adesso che mi sono più o meno ripresa volevo spiegazioni. Era scomparso dalla scuola e nessuno sapeva il motivo, tantomeno se ne preoccupavano. Ero l'unica che chiedeva in giro ma tutti o facevano spallucce oppure dicevano che se mi interessava tanto di chiamarlo. Non lo avrei mai fatto. Più passavano i giorni, più lui non si faceva vedere.. Io ero perennemente distratta con quei problemi che mi invadono ogni volta. Passavo tutte e 5 le ore a disegnare il suo volto, noi che ci baciamo, ma soprattutto il nostro gioco preferito. Stavo impazzendo, ma dovevo essere orgogliosa come se non me ne fregasse nulla però anche a casa si erano accorti che avevo qualche disturbo e mi volevano portare in ospedale.. Ma se lui fosse tornato? E io non ci fossi Stata? Avevo bisogno di parlargli.

Ti amo, non posso farci nulla.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora