Capitolo 2 No Boyfrind No Problem

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Mi sveglio, guardo l'orologio sono le 7.50. Mi alzo dalla panchina in un balzo ed inizio a correre verso la scuola, merda! Mio fratello non mi aveva vista? Sono proprio stupida, ovvio che no, era stato accompagnato in macchina perché doveva sempre andare all'ultimo minuto. Inizio a correre così velocemente che quando arrivo davanti alla scuola e suona la campanella, non mi fermo nemmeno per un instante e corro in classe. Ovviamente in mezzo alla strada chi trovo? I miei 'ammiratori' che mi dicono come sono carina oggi, anche se proprio non capisco: oggi mi sono messa i classici jeans una maglia nera con scritto 'no boy-friend no problem' e le mie converse nere con una felpa sopra ovviamente nera per nascondere i tagli quasi rimarginati di mia sorella, poi incontro le troiette della scuola, mio fratello con il suo giro di amici in cui c'è anche lui.. Come poteva un ragazzo essere così bello? Xavier. Un angelo. Sembrava un angelo. É il migliore amico di mio fratello e lo conosco da quando ero piccola, dico che è un angelo perché mi ricordo che da piccola la prima volta che lo vidi giocare a calcio con mio fratello e altri ragazzini mentre stavo disegnando mi ferma e lo guardai. Occhi celesti, sorriso incantevole, capelli biondi-castani, feci cadere le matite ed urlai:" un angelo!!" Mi ricordo che tutti i suoi amici ridevano, mio fratello si nascondeva ma lui mi porse un grande sorriso e mi disse:" tu sei una principessa allora!" Da quel momento mi sono innamorata di lui e lo sono ancora. arrivano i soliti imbecilli che mi distraggono dai miei sogni. Uno mi da una spallata:" oh scusa biondina non t'avevo visto." Il solito idiota. Daniel. Turbata nella mattinata, assonnata, ero satana in persona:" oh testa di cazzo evapora, con amore eh." Inizio a correre per andare in classe,però do l'ultimo sguardo a quella banda di ragazzi e vedo i suoi amici ridere di lui e Daniel farmi l'occhiolino, anche se non lo dava a vedere avevo vinto io per ora. 1-0.
Mamma mia quanta rabbia. Entro in classe e ovviamente Xavier mi si siede accanto dicendomi:"libero questo posto principessa?" In quel momento le mie gambe non c'erano ma per fortuna ero a sedere così risposi impacciata:" uhm...ehm...cioè... Sisi è libero." Che perfetta idiota. Fortunatamente inizia la lezione, ma dov'era Daniel? Passano 5 minuti quando si vede spuntare quel maledetto tizio. Era arrossato con due occhi color mondo.. Si quel misto di verde e azzurro a cui nessuna ragazza resisterebbe, si poi dietro c'è lui che rovina tutto: menefreghista, stronzo, arrogante, antipatico. Non è quel classico ragazzo da sveltine in bagno, in fondo è un bravo ragazzo, però lui inizia a fare sport prima di scuola. Pazzo. Fa nuoto come sport e non so cosa faccia prima di entrare a scuola, credo 2 giri di tutta la scuola per questo è sempre un pochino in ritardo. Però stava migliorando, prima ci metteva 10 minuti ora ne sono passati solo 5. Il professore ricomincia a dirci come sarà l'annata e poi ci lascia liberi di fare ciò che vogliamo. Tutti si alzano ed iniziano a parlare a far confusione, mio fratello per primo. Io invece rimango seduta lì a disegnare il parco in cui sono stata stamani e inizio a disegnare quell'uomo strano, incappucciato che era davanti a me. Avevo talmente sonno da non averci neanche dato un grande peso però lo fissai intensamente la cosa strana che lui mi fissava strano.. Mi girai per vedere la situazione in classe ma vidi solo Daniel che mi guardava e mi girai di scatto. Iniziai a disegnare quel volto, quell'uomo, poi la panchina, il parco, i bambini e inizio a fare delle sfumature per renderlo più realistico. Non avevo sentito una sedia che si avvicinava al mio banco finché un ragazzo esclama:" bello sto disegno fai vedere!" Gli tappo la bocca. È stato così veloce che non ho preso le distanze adatte, le nostre bocche erano separate solo dalla mia mano. Chi è? Non è Xavier come avevo sperato, ma Daniel.
"Cosa fai qui? Perché non sei con i tuoi amici?" Mi rendo solo in quel momento che eravamo solo noi due in classe ed era suonata anche la ricreazione.. Quanto tempo ho passato a disegnare? Mi succede da quando mia sorella è mancata. Non ho il senso del tempo, per me passano 10 minuti e invece possono essere 10 ore. Non me ne accorgo, i professori lo sanno e mi lasciano fare ma i miei compagni credono che sia rimbecillita.
"Scusami volevo farti compagnia" mi disse dopo che gli ebbi tolto la mano dalla bocca. Mi allontanai e divenni tutta rossa. Perché!? Non dovevo essere così rossa.. Cioè non era successo nulla.. Mi prende la matita sfiorandomi la mano:" che cosa è?" Gli risposi tranquillamente:" la situazione di stamani, ero in un parco ed ho visto questo uomo incappucciato, l'ho semplicemente disegnato." "Wow sei proprio brava!" Inizio a sorridere e lui mi dice:" tra due minuti suona la campanella, ti va di fare un giro fuori? Rientriamo l'ora dopo dai." Non esitai nemmeno, non ce la facevo a stare in classe:" va bene, andiamo." Mi prese la mano, così a caso, ma la cosa mi piacque molto. Vedo Xavier per il corridoio guardarmi in modo strano, non ci tenevamo più per mano eppure.. Chissà. Uscimmo dalla scuola e chiesi:"scusami, la mattina cosa vai a fare? Arrivi sempre in ritardo." Abbassó lo sguardo e poi mi guardò:" giura che stai zitta?" Annuii "alle 8 precise inizio a correre intorno a tutta la scuola per due volte, per potenziarmi le gambe per nuoto, ogni volta ci metto di meno ma adesso mi fanno malissimo i muscoli." Smisi di camminare. "Su bastava dirlo mettiamoci a sedere" e così fu, non esito nemmeno. " c'è qualcosa che posso fare per te?" Chiesi e lui mi diede una risposta molto inaspettata:" baciami." Lo guardai e spalancai gli occhi.. Cosa!? Io lo odio quel tiZio! Anche se quelle labbra carnose mica sono male.. Ma è il primo giorno di scuola uffa! Non posso avere una giornata semplice? Scoppia a ridere:" su scherzavo, posso sapere perché non vai in ospedale per il problema che hai?" Adesso preferivo baciarlo. Lui mi guardava e avevo capito che gli dovevo dire qualcosa:" non posso, nessuno mi accompagnerebbe, succede da quando mia sorella è morta, i miei lo sai che sono stupidi. Non se ne accorgono e io vado così avanti." Faccio un piccolo sorriso.. E lui per incoraggiarmi mi mette un braccio sulle spalle e mi stringe a se:" mi dispiace, vorrei fare qualcosa per te biondina." In quel preciso istante mi ricordai con chi stavo parlando, Daniel. Mi scansai da quell'abbraccio. E dissi:" cosa ti prende?" Diventó tutto rosso, forse lo avevo messo in imbarazzo.. " cioè nel senso, mi piace questa cosa però chiarisci." Mi fece il suo sorriso da arrogante e si alzò in piedi. "Eccola la mia biondina, credevo che oggi ti avrei portato a letto se avessi continuato così." Il solito arrogante, eccolo. " sei tu quello che mi voleva baciare" ero stronza anche io però. Mi prese per i fianchi:" non è detto che non lo voglia ancora." Ci guardammo negli occhi. Iniziai a sorridere ed a fare la mia faccia da stronza. " ah si?" Gli toccai la clavicola "e se.." Iniziai dalla clavicola, gli detti un piccolo bacio sul collo e stavo percorrendo i suoi addominali con la mia mano. Da un momento all'altro morivo dalle risate se in quel preciso momento non mi avesse dato un piccolo bacio. 1-1 accidenti. Ma che cazzo!? Per mia fortuna suonò la campanella. Corsi via senza dare uno sguardo indietro, forse anche io avevo esagerato ma lui! Io lo odia, lui mi odia, deve essere così. Passó veloce l'ultima ora e fui la prima ad andarmene. Non potevo sopportare quella giornata. Arrivai a casa e mia mamma ovviamente cosa urló?:" Bethany! Come è andata?" Mi partì la vena. :" mamma sono Liv, smettila, non è la figlia perfetta che pensi tu! Mi picchiava a sangue mi tagliava e mi ha rubato il ragazzo, era una troia e voi degli stupidi!" Mi salirono le lacrime agli occhi " soffro di un problema di concentrazione e voi non ve ne siete accorti perché ovviamente, Bethany sempre lei! Vi odio, vi odio davvero tanto. Fanculo. Torno stasera." Vidi mia mamma scendere le scale, ma io presi la mia borsa e uscii da quella casa maledetta. Adesso basta ora ho deciso di rivoluzionare la mia vita. Esco di casa e mi avvio verso il bar più vicino, chi incontro? Mio fratello con la sua combriccola e lui mi urla:" che ci fai qui!?" Esco da quel bar, non avevo voglia di parlare con lui. Mancava che iniziasse a piovere, ma per fortuna era soleggiato. Andai in palestra visto che potevo contare serenamente su di loro visto che ero la capo squadra e ero la più brava della società, piccole soddisfazioni. Entrai e vidi una squadra allenarsi, erano piccoline, mi buttai addosso alla mia allenatrice che fermo il gioco, le piccole alunne mi guardarono come se fossi una campionessa. Sorrisi a tutte e raccontai alla mia allenatrice cosa era successo che acconsentì di lasciarmi posare lo zaino e tutto ed uscii dalla palestra. Che giornataccia via. Odio la mia famiglia, perché? Perché dovevo sempre esser trattata così? Mi avviai verso il centro città per mangiare qualcosa. Mi fermai in un bar dove non c'era nessuno, perfetto per me, non avevo voglia di parlare. Chi c'era al bancone? Daniel. Scoppiai a ridere.
"E tu?" Mi disse.
"Io? Semmai te!" Dissi ridendo ancora.
"Ci lavoro qui, è il bar di mio padre."
Era serio, non ne andava tanto fieri, non era molto felice, decisi di non ridere più.
"Lavori per guadagnare?"
"Cosa vuoi allora?"
Non rispose però lasciai perdere:"mm.. Fammi un milkshake"
Lo vidi a lavoro, sgranocchiai qualche aperitivo e appena arrivó gli feci i complimenti dopo averlo assaggiato:"Wow, cioè ti alleni, vai a scuola, lavori e vai all'allenamento?"
Mi guardó, cazzo come era bello con quegli occhi, dio sarebbe da sbatterlo al muro e baciarlo tutto il tempo. Cosa ho appena detto? Oddio non posso avere questi pensieri su Daniel... :" si esatto. Problemi?" Alzai le mani e dissi:" scusami era una curiosità. Ti va oggi di non andare all'allenamento e fare un giro con me?" Stavo sorridendo, non so perché quel l'offerta ma quando ripensai a cosa avevo detto mi misi la mano sulla bocca e dissi:" Oddio scusa, devo andare!" Corsi fuori. Cosa mi era preso?

Ti amo, non posso farci nulla.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora