I raggi del sole entravano dalla grande vetrata della camera da letto. Ovviamente arrivavano dritti sui miei occhi.
"Cazzo, sono le nove!"
Non capivo come avevo fatto a dormire così tanto negli ultimi giorni. Bah.
Mi stiracchiai. Andai a prendere lo shampoo, il balsamo, e tutte le cose per lavarmi, poi mi diressi in bagno, dove mi spogliai e aprii l'acqua della doccia.
Entrai, e con il getto tiepido mi bagnai i capelli.
"sembra l'inizio del sogno di ieri.."
pensai mentre mi lavavo i capelli con lo shampoo alla lavanda, il mio preferito. Li risciaquai e applicai il balsamo. Mentre faceva effetto mi insaponai il corpo. Mi risciacquai, avvolgendo un asciugamano morbido attorno al corpo e con l'altro raccolsi i capelli.
Mi diressi nella zona living per prendere dei vestiti puliti, quando la porta si aprí.
"Cazzo!" esclamai quando entró il mio cameriere. "mi scusi signorina!" esclamó arrossendo e mettendo la mano davanti agli occhi. "mi scusi, signorina, cosa le serve?"
"mi serve che tu esca di qui!" dissi nascondendomi dietro al divano.
"ma perché ha chiamato?"
"io non ho chiamato nessuno!"
"SCUSI SIGNORINA, HO SBAGLIATO, ERA LA STANZA 603, NON 306! MIAN HAE!" e fuggì dalla stanza.
"Dio, ora i camerieri più svampiti si fiondano in camera mia finchè ho solo un asciugamano addosso. Daebak!"
Mi vestii velocemente, mettendo dei jeans scuri aderenti e la mia blusa lilla a balze. Misi le mie converse bianche basse, presi il telefono e la borsa e scesi.
Riconsegnai le chiavi alla reception, poi uscii.
Non sapevo che fare... Seoul è grande e non sapevo dove andare, c'erano troppe cose da fare e vedere.
Alla fine optai per visitare il palazzo Changgyeonggung, e poi andare in giro per vie e viette di Seoul.
Il palazzo era molto bello, e alla fine del giro ero davvero estasiata.
Finita la visita tornai al centro di Seoul, e, mentre guardavo i vari negozi e bancarelle chiamai Soraya.
"Hey Sora"
"Ciao Hanna... Da quanto tempo! Come stai? Che fai di bello? Hai giá assaggiato il cibo del posto? Il kimchi? É vero che si vedono gli idol che girano per le strade di Seoul? Omo! Dai dai racconta! L'hotel? I coreani sono belli? Gentili? Sono davvero cosí razzisti?! E-"
"Dai, piantala Sor" dissi ridendo "sono qui da poche ore, è giá tanto se ho trovato l'hotel. Qui è stupendo... Ora sto visitando Seoul... Mi manchi troppo... Spero davvero di riuscire a rapirti e portarti qui"
"Aww che dolceee... Mi manchi anche tu, Han. Spero di riuscire a venire li l'anno prossimo. I miei non potranno fermare una maggiorenne scatenata"
"hahaha speriamo... Ora vado... Ciao Sor"
"Ciao Han"
Misi giù, e mandai un messaggio a mia mamma."ciao mamma... Qui é tutto stupendo... Mi manchi... Saluta tutti.
Hanna.
Ps: l'accompagnatrice non era necessaria."Misi il telefono in tasca ed entrai in un negozio. Come prima cosa comprai un set di bacchette e cucchiaio di metallo coreani e artigianali. Pagai e uscii. Presi il telefono e lessi la risposta scioccante di mia madre.
"hey tesoro sono contenta che ti piaccia li... Ti voglio bene.
Mum
Ps. Quale accompagnatrice?!"Cazzo. Come "quale accompagnatrice"?
"tranquilla, mà, era uno scherzo... Ciao ciao, saluta tutti...
Han"Terrorizzata corsi all'hotel. Cazzo. Chi era quella tipa?! Mi stava seguendo? Mi aveva mentito o scherzava?
Dall'ansia mi erano passate la fame e il sonno. Presi le chiavi e andai in camera. Accesi la tv e pur di fare qualcosa guardai un drama. Oh, Orange Marmalade... Bello! Presi un te al limone dal frigo bar. Aprii la lattina e trangugiai la bevanda fresca e dolce. Non ne potevo piú dei casini. Camilla, la tipa strana in aereo... Centravano qualcosa l'una con l'altra? Cercavo una risposta, ma tutto cio' che potevo ottenere erano altre domande.