*Hanna's POV*
Camminavo svelta per il corridoio, ma una voce mi chiamò.
"Hanna..."Mi girai.
Jae hyun se ne stava lì, appoggiato al muro, con un ghigno inquietante sul viso.
Mi sventolò davanti l'oggetto che aveva in mano, con fare beffardo.
Riconobbi il mio astuccio dei trucchi.
Mi avvicinai e allungai la mano per prenderlo.
"Grazie, Jae... Dove l'h-
Alzò il braccio, per tenere l'oggetto fuori dalla mia portata.
Mi alzai sulle punte.
I suoi occhi incrociarono i miei.
Erano ancora più neri, freddi e cattivi di quanto lo fossero mai stati.
"che vuoi, Jae." chiesi indispettita.
"il mio nome è Kang Jae Hyun."
"lascialo, Jae Hyun."
Aprí la mano, facendolo cadere a terra.
La cipria uscì, aperta e sbriciolata.
"non dovresti girare con uno zaino rotto" disse semplicemente, prima di dileguarsi dalla mia vista.
Mi chinasi a raccogliere tutto e pulire (per quanto possibile) con acqua e fazzoletti.
Aprendo lo zaino notai un taglio sul fondo.
Prima non l'avevo neppure visto.
"aish" imprecavo "era la mia cipria preferita"
Svuotai lo zaino e presi tutti i libri.
"forse in camera di Joy c'è un'altra borsa"
Mi avviai verso la mia ex stanza, fortunatamente avevo ancora 10 minuti all'inizio della lezione di matematica.
Aprii la porta.
Sentivo un rumore provenire dal bagno. Come qualcosa che cadeva.
"J-joy?" chiamai tremolante.
Nessuna risposta.
Si sentiva un altro rumore, come di qualcosa che frugava in un cassetto.
Abbandonai i libri su un mobile e impugnai l'abat jour a mo' di arma di difesa, e, cautamente, mi avvicinai alla porta chiusa del bagno.
Feci un respiro profondo, ed aprii.
Una nuvola di vapore mi investì, e una figura in un angolo, vestita solo da un asciugamano, mi guardava.
Parlò.
"Hanna, dov'è il phon?"
La voce era familiare, la riconobbi subito.
"Sora!" urlacchiai, saltandole praticamente in braccio.
Soraya sorrise.
"ciao meraviglia"
"Ciao tesoro... mi sei mancata! Ma che ci fai qui? I tuoi genitori ti hanno dato il permesso?"
"Naaah... sono scappata di casa... sono maggiorenne, ricordi?" rispose ridacchiando.
Sconvolta le chiesi: "non sanno che sei qui? Oltretutto perché sei qui e non a casa mia?"
"Cosa? Casa tua?"
"Si... mi sono trasferita sai?"
"Ah."
"Sei nella camera della mia amica"
"Ah."
Risi.
"Dai, cambiati e aspettami qui... devo per forza andare a lezione, oggi"
"Mmmh... ok"
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Alla fine delle lezioni, io e Joy andammo in camera a chiacchierare con Soraya.
"Io e Joy dobbiamo andare a farci il colore... vieni?" chiedemmo.
"COLORE? NO NO NO NON ROVINERAI QUEI CAPELLI" urlacchiò Sora.
"Ma dai, ho già prenotato!"
"Vabbè, andiamo."
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Qualche ora dopo uscimmo dal negozio.
Joy aveva i capelli arancione acceso, io un lilla delicato.
Ero soddisfatta, dopo tanto tempo ero tornata al mio colore preferito.
Soraya si era fatta spuntare i capelli e basta.
Scoprii che da un po' di tempo si era data al bio e al veganesimo.
Girammo un po' per il centro di Seoul.
Il mio telefono vibrò.
Visualizzai il messaggio.
Era Onew che chiedeva di incontrarmi.
"Joy, per favore, porta Soraya a casa mia... io devo incontrare un amico, è importante."
Joy mi fece un occhiolino d'intesa, io annuii.
Quella ragazza mi capiva subito.
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Ci incontrammo in un bar nascosto.
"Hanna... potrei stare a casa tua per un po'?"
"Che succede?" chiesi.
"Ho... litigato con la band."
Sgomenta, passai la mano sulla sua guancia, asciugando la lacrima che correva giù.
Sorrisi gentilmente. "Jinki, io ci sarò sempre per qualsiasi tuo problema, ok?"