Capitolo 28

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«Senti... Io e te dobbiamo chiarire un po' di cose... Innanzitutto, smettila di essere geloso e di fare smorfie! Elena non sarà mai tua!» gli misi in chiaro, mettendo le mani sui fianchi e aggrottando le sopracciglia, come un padre che gridava il proprio figlio che aveva appena combinato una marachella.
«Mi dispiace, Antò... Ma io la amo...» abbassò lo sguardo, triste e impotente.
«Ma ormai lei è mia. Mi dispiace.» cercai di essere meno duro, mentre gli appoggiavo una mano sulla spalla e ammorbidivo l'espressione facciale. Mi dispiaceva e mi faceva anche un po' pena a vederlo così. Poi era comunque mio cugino, non potevo trattarlo come una persona qualunque.
«Va bene, va bene.» sembrava sempre più triste e non mi pareva volesse mollare, nonostante tutto.
Sospirai, mentre scuotevo la testa:«Senti, c'è altra gente che ti ama. Magari vi frequentate e vi conoscete meglio.»
«Di chi si tratta?!» spalancò gli occhi e si illuminò in volto, come se fosse riemerso da un abisso nel quale era sprofondato da tanto tempo. Notavo una nuova luce nei suoi occhi e sorrisi.
«Si tratta di Maria!» annunciai, felice.
«Maria? Innamorata di me?» boccheggiò, a bassa voce.
«Sì, proprio lei.» ripetei, quasi divertito dal suo sbalzo di umore.
«O-ok...» mi guardava, incredulo «Una possibilità potrei concedergliela, dai...»
«Sì! Dovresti, almeno lasci in pace me ed Elena.»
«Sì, giusto.»
Ci sorridemmo entrambi.
Avevamo ritrovato la pace finalmente.
«Allora io vado.» disse lui, dopo che ci fummo abbracciati silenziosamente.
«Sì. Buona fortuna!»
«Grazie! Ciao!»
«Ciao!»
Lo salutai e tornai dentro l'ospedale. Elena ancora non aveva finito. Attendevo con ansia insieme a Daniele. Non vedevo l'ora che sarebbe nata la piccola... Mmm... Non sapevamo che nome darle! Ma questo lo avremmo deciso dopo.

-G.😎

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