<<Buonasera Giulia,da molto aspetti? Mi dispiace per questo ritardo, ma le strade sono affollate questa sera>> <<Buonasera,non si preoccupi aspetto da soli cinque minuti.>> <<Bene,andiamo>> dice sorridendo, e mi fa il gesto con la mano. Apre lo sportello della macchina per farmi salire. E' anche gentiluomo. Sono un po tesa, non so cosa dire, aspetto sia lui ad iniziare qualsiasi discorso. Lo osservo, è proprio perfetto. Lui mentre guida si volta e si accorge che lo sto guardando, così mi sorride. E io divento rossa come un peperone, che vergogna. <<Giulia ha fame?>> No, me l'hai fatta passare. Ho lo stomaco sottosopra. <<A dire il vero no, e la prego mi dia del tu, ho soli vent'anni.>> <<Io ho ventisette anni>> sorride come sempre. Sette anni più grande di me..Mmm non molti dai. Avrà sicuramente molte più esperienze di me. <<Comunque Giulia, visto che non ha molta fame possiamo andare a prendere un aperitivo rinforzato. Qualcosa deve mangiare dopo una giornata di lavoro.>> Annuisco.
Entriamo in questo locale non c'ero mai stata. E' molto elegante. <<Le piace questo locale Giulia?>> <<Si,molto bello. Lo stavo osservando, è elegante>> Perché me lo chiede? Forse ha paura di fare una cattiva figura... <<E' mio questo locale Giulia>> Wow! beh si vede è elegante come lui. <<Complimenti allora>> <<La ringrazio.Ho comprato questo locale, ma non ci lavoro io. Mi piace investire, e devo dire che sono molto fortunato. Lavora parecchio questo locale>> E' fiero di se stesso, lo leggo nei suoi occhi. <<La prego si accomodi>> perché continua a darmi del lei? Credo che adesso siamo in confidenza. <<Mi dia del tu, questa non è la prima volta che glielo dico. E se mi permette, vorrei darle anch'io del tu, mi sentirei più a mio agio>> Volevo che fosse lui a chiedermi di dargli del tu, ma visto che non lo ha fatto, ho buttato le mani avanti. <<Ehm si, certo mi puoi dare del tu. Scusami di solito mi danno del tu solo amici e parenti. Ma tu puoi chiamarmi Alessandro, e poi mi fai sentire più giovane>> Ordina l'aperitivo, io ho preso un analcolico alla frutta. Dopo dieci minuti arriva un ragazzo a servire ai tavoli. Porta tante cose sfiziose, e sembrano buonissime. Adesso sono un po rilassata. <<Giulia il tuo accento sembra del sud o mi sbaglio?>> <<Non ti sbagli, sono Siciliana>> dico sorridendo, fiera della mia bella Sicilia. <<Bella la Sicilia, ci sono stato un paio di volte. Come mai sei salita qui allora?>> <<Per lavorare. Ho fatto delle sfilate di abiti da sposa, e mi hanno pagata bene. Subito dopo ho trovato lavoro al negozio dove lavoro oggi>> Mi guarda senza staccarmi gli occhi di dosso, e un po mi imbarazza. <<Capisco. Non ti mancano i tuoi genitori? Che lavoro fanno?>> Devo ammettere che è molto curioso. <<Mio padre lavora alle poste, mia mamma fa la truccatrice. Comunque si, mi mancano da morire>> un velo di tristezza scende sul mio viso. Occhi lucidi. No,no, non devo piangere. <<Giulia mi dispiace, non volevo farti intristire.>> Cambiamo discorso... <<Non preoccuparti. E i tuoi genitori che lavoro fanno?>> Beh anch'io voglio sapere qualcosa. <<Mia madre biologica mi ha abbandonato a due anni>> fa una pausa. O mio Dio che situazione si è creata. <<All'età di tre anni sono stato adottato. Mio padre e mia madre sono dottori. Lei è ginecologa, lui oculista.>> Sono messi bene. <<Hai fratelli o sorelle?>> <<Si Giulia, un fratello che si chiama Andrea e una sorella che si chiama Eva, e ha la tua età. E tu?>> <<Io ho una sorellina di sei anni si chiama Laura. E anche loro sono stati adottati tuo fratello e tua sorella?>> Spero di non essere troppo inopportuna con questa domanda, ma voglio conoscerlo meglio. <<Mio fratello si, mia sorella no.>> Poi cambia argomento. <<Ti piace il lavoro che fai Giulia? Devo dire che lo svolgi nel miglior dei modi>> <<Grazie, comunque si, mi piace molto. E tu oltre questo locale, hai altri negozi?>> Mi piace parlare con lui, mi sembra di conoscerlo da una vita. << Ho due ristoranti uno qui e uno a New York. E poi faccio l'architetto ho uno studio tutto mio.>> Wow tante cose. Rimango a bocca aperta. bello e ricco. <<E come mai un ristorante a New York?>> << Mi piace molto New York e ho voluto fare un ristorante li. E mi da i suoi frutti>> <<Tante cose per avere soli ventisette anni,complimenti>> Sorridiamo entrambi. <<Adesso si è fatto tardi,vorrei tornare a casa se non ti dispiace>> <<Certo che no Giulia, ti accompagno subito>>
<<Grazie per la serata Alessandro>> <<Grazie a te.Domani pranziamo insieme?>> <<Vabene>> rispondo senza pensarci due volte. <<Domani qui alle tredici, ho la pausa pranzo.>> <<Perfetto. A domani Giulia. Buonanotte>> e mi accarezza il viso con il pollice della mano. Sento una vampata di calore, il suo tocco è magico. <<Buonanotte Alessandro>> Scendo dalla macchina.
Cavolo! Non ha il mio numero,e io non ho il suo, se deve rintracciarmi come fa... Che sbadata. Salgo in macchina e torno a casa.
Sono le undici di sera quando rientro a casa distrutta. Vorrei andare a dormire, ma nonappena metto piedi in casa, Sarah mi salta addosso e vuole delle spiegazioni. Così le racconto tutto per filo e per segno. Dopodiché mi faccio un bel bagno rilassante e mi metto a letto. Che giornata ricca di emozioni che non provavo da tempo. E domani pranzerò di nuovo con lui...
FINE...
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L'amore sopra ogni cosa.
RomanceLa 20 enne Giulia Fiore incontra il 27 enne Alessandro De Santis, e si innamora perdutamente di lui. Lui non crede nell'amore, ma, quando incontra Giulia si rende conto che non riesce a starle lontano. Giulia è convinta che tra di loro non ci sarà m...