Capitolo 5. (Prima parte)

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L'immagine di Alessandro con un altra donna è sgradevole. Adesso sto seriamente pensando che tutto ciò che mi ha detto sull'amore è falso. Perché non aveva il coraggio di dirmi che è fidanzato. Vorrei chiedergli delle spiegazioni, ma non voglio dargli tutta questa importanza a cercarlo. Oggi Sarah si laurea, quindi devo essere felice per lei, e lo sono. Mi alzo e vado a fare la doccia e lo shampoo. Sotto la doccia sto più del dovuto e rifletto a tutto quello che è accaduto da quando ho conosciuto Alessandro. La mia vita stava prendendo una piega diversa da quando lui si era intrufolato nella mia vita. Nonostante i suoi mille problemi sull'amore e tanto altro. Ma dopo quello che ho visto non mi importa più minimamente di lui. Esco dalla doccia mi asciugo, e metto la crema per il corpo. Apro la cabina armadio e scelgo un vestitino rosa cipria, tacchi rosa cipria e una giacca bianca. Sistemo per bene i capelli facendo dei boccoli. Mi trucco per bene.                                                                          Vado in cucina e pronto ad abbracciarmi Gerry il fratello di Sarah. E' tornato dalla spagna per la laurea di sua sorella. Gerry mi corre dietro da due anni, ma per me è solo un amico.                                        <<Giulia ciao. Sei bellissima come sempre>> Mi abbraccia forte da farmi mancare il respiro.                      <<Gerry ciao, che piacere vederti>>  <<Il piacere è  tutto mio>> replica. Mi distacco dalla sua stretta, e mi rivolgo a Sarah, augurandole buona fortuna. Cinque minuti più tardi, partiamo e andiamo all'università.                                                                                                                                                                                      Ce tantissima gente. Sarà una cerimonia molto lunga. Io e Gerry ci sediamo, e iniziamo a parlare senza più fermarci. E' una vera distrazione. Ad interrompere la nostra discussione è lui, non ci posso credere Alessandro.  Mi rivolge un enorme sorriso.                                                                                                            <<Ciao Giulia>> ma come osa. Forse si è scordato della notte scorsa. <<Ciao, che ci fai qui?>> vorrei mollargli un ceffone. <<Un mio amico si laurea e sono venuto.Posso sedermi qui?>> Maledetto questo posto libero. Non posso mica impedirglielo non è casa mia. Annuisco. Mi giro dall'altra parte e continuo a parlare con Gerry. Lui ci osserva e ascolta la nostra conversazione. Bhe adesso ho il coltello dalla parte del manico. Venti minuti dopo, mi tocca la spalla per chiamarmi, e mi volto...             <<Giulia, dopo ti va di pranzare insieme?>> ma che cavolo fa, mi prende in giro?                                               <<No, non posso. La mia amica ha organizzato una festa in un ristorante dopo la cerimonia, e sono invitata>>   <<E questa sera ti va?>> Insiste. Non riuscirà a convincermi, ancora non lo capisce.                <<No,Gerry mi ha invitata a cena. E' tornato oggi dopo tanto tempo>> Non è vero, ma Gerry capisce e annuisce. Lo sguardo di Alessandro diventa gelido, tanti rifiuti da parte mia. <<Ok Giulia. Avrò mai l'onore di portarti di nuovo a cena?>>  <<Vedremo>> ne un si, ne un no. Lo lascio col dubbio senza dargli altre risposte. Per tutta l'intera cerimonia di laurea non ci parliamo, ma ci guardiamo molto. I miei sono sguardi gelidi,distaccati. I suoi sono interrogativi, come per dirmi: Cosa c'è che non va? Sguardi più dolci. Fa l'indifferente lo stupido. Non capisco se ci è, o ci fa.                                                              Finita la cerimonia corro ad abbracciare Sarah. <<Complimenti amica mia>>  sono emozionata per lei. <<Grazie. Ma Alessandro perché era seduto vicino a te?>> <<Poi ti spiego tutto. Adesso goditi questa giornata>> Uscendo dall'università, Alessandro mi blocca, e mi trascina in un angolo.                    <<Voglio una spiegazione>> il suo sguardo è duro. <<Non capisco Alessandro>> Mi sta mettendo paura. <<Ah non capisci, O non vuoi capire. Mi eviti, cosa ti ho fatto>> Fa una pausa, e un lungo respiro come per calmarsi. <<Mi sono comportato male con te? Non credo proprio. Se è così scusami, ma non evitarmi per favore>> Mi prende la faccia tra le sue mani <<Tu mi piaci Giulia>>   <<E quella donna che ieri era con te?>> Sbotto. <<Letizia è una mia ex compagna di scuola, e adesso siamo molto amici, non è la mia fidanzata>> sembra sincero. <<Non sarò mai la tua fidanzata. Io e tu siamo diversi, ma molto diversi. Io credo nell'amore tu no. E questa motivazione basta e avanza>>                      <<Sapevo che ti saresti spaventata,allontanata dopo la mia rivelazione>> e cosa si aspettava...               <<E cosa ti aspettavi? E' chiaro hai messo le mani avanti>>  <<No Giulia. Qui ti sbagli, io sono stato sincero con te>> Quest'uomo mi confonde. <<Ti penso spesso Giulia.Da quando ci siamo conosciuti sei un pensiero fisso. E non mi è mai successo con nessun'altra credimi>> E' difficile crederti...Non faccio in tempo a rispondere, sento Sarah gridare il mio nome, mi sta cercando. <<Adesso devo andare>> corro da Sarah.                                                                                                                                                             <<Eccomi Sarah>>   <<Giulia tutto bene? Sembri sconvolta, andiamo.>> Puoi dirlo forte amica mia, sono più che sconvolta.    

Arriviamo al ristorante. Lì un altra sorpresa. E' il ristorante di Alessandro. <<Potevi scegliere un altro ristorante>> dico a Sarah divertita. Non so se ridere o piangere. <<Perché?>> risponde sbalordita. <<Questo è il ristorante di Alessandro>> Lei mi guarda e spalanca gli occhi <<Oh giulia>> si porta una mano sulla bocca. Entrambe scoppiamo a ridere. Gerry  e la sua famiglia ci guardano come per dire: Cosa avete da ridere. Entriamo, ci accomodiamo e facciamo un brindisi. Nell'attesa dell'antipasto chiacchieriamo. Mi giro con gli occhi verso l'entrata del ristorante ed entra Alessandro. Sara alza le spalle a mo di scuse. Non è colpa sua se siamo nel suo ristorante, e in più oggi c'è anche lui. Non poteva saperlo. Io le dico di non preoccuparsi.                                                                                                                    Lui mi guarda, sorride e scompare in cucina. Dieci minuti dopo lui insieme ad un altro ragazzo servono al nostro tavolo. E' pazzo, lui che serve ai tavoli...Lo sta facendo perché ci sono io. Si avvicina con il mio piatto e lo poggia sul tavolo, si avvicina al mio orecchio <<Sei molto fortunata. E' la prima volta che servo ai tavoli. Lo faccio solo per te>> Un brivido mi percorre tutto il mio corpo. Anche Sarah sente ciò che ha detto, e mi guarda spalancando gli occhi. Questa volta sono io ad alzare le spalle verso Sarah. Per tutto il tempo è così, lui che serve, anzi, serve solo me. Mi fa strano. Arriviamo alla torta e facciamo un altro brindisi. Lui da lontano sta bevendo, e alza il bicchiere, io ricambio. Questo gioco di sguardi sta diventando pesante. Dobbiamo finire il discorso iniziato stamattina. Fingo di dover andare in bagno. Gli invio un messaggio sul cellulare. Così mi raggiunge in bagno.                              <<Hai finito di fare il cameriere oggi? Sei stanco?>> ridacchio. <<Ti prendi gioco di me Giulia? Si, ho finito e sono stanco. Ma per te questo e altro>> sorride e si avvicina. <<Adesso mi devi un uscita>> furbo lui. <<Non ci penso proprio rispondo>> e mi allontano da lui. <<Per favore>> si avvicina di nuovo a me. La mia testa dice no, il mio cuore si. Decido di seguire il mio cuore. <<Questa sera ti va bene?>>  <<Non dovevi uscire con quello?>>  <<Quello ha un nome. Si chiama Gerry. Comunque ci stai stasera o no?>>  Non ho intenzione di discutere sul mio amico. <<Quello ti mangia con gli occhi.Comunque certo stasera>> E' geloso <<A dopo allora>> Sto per uscire dal bagno, ma lui mi afferra,mi abbraccia e mi sta per dar e un bacio, io scosto il viso e me lo da in guancia. <<A dopo piccolina>> Quella parola "piccolina" mi fa morire.                                                                                                          Torno dentro, e Sarah sta aprendo i regali. Io le ho regalato una penna con un agenda molto elegante. Sia sull'agenda che sulla penna ci sono le sue iniziali in argento.

Torniamo a casa alle sei del pomeriggio. Mi faccio la doccia emi riposo un pò. Alle sette e trenta mi sveglio e mi preparo. Semplice un jeans e una maglietta bianca, converse bianche e un giubbotto di jeans. Gli invio per messaggio l'indirizzo di casa mia. Alle nove mi viene a prendere. Salgo in macchina...

FINE PRIMA PARTE...


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