Tre giorni passarono da quel fortunato incontro, e ancora ci pensavo,anzi lo pensavo. Come ogni giorno sono in negozio...Oggi una giornata molto movimentava, molti clienti. Desideravo che lui entrasse da quella porta. "Se lo desideri accade".
Alle undici e venti,la porta del negozio si apre. Il Dio della bellezza entra. Rimango a bocca aperta, perché mi fa questo effetto. Mi fa battere il cuore, mi fa agitare. Si avvicina a me, o Signore cosa vorrà questa volta.
<<Buongiorno signorina,volevo ringraziarla per quella cravatta,ho fatto un figurone>> tu sempre fai un figurone, pensai tra me e me. <<B-buongiorno>> come sempre balbetto. Sembro una cretina... <<Merito suo,lei l'ha scelta>> <<Si, ma lei mi ha fatto vedere i modelli più belli>> dice sorridendo. Le sue labbra sono bellissime,carnose,sembrano disegnate. Ricambio il sorriso, non so più cosa dire. <<Bene signorina,vorrei vedere delle camicie.Vediamo se riesco a fare bella figura anche con quelle>> stampa un grande sorriso e mi fa l'occhiolino. <<Di sicuro fa sempre bella figura. Veste bene e si vede.>> si vede anche che non badi a spese per quanto riguarda i vestiti. Lo guardo dalla testa ai piedi. "Giulia ricomponiti e comportati da brava commessa" <<Prego mi segua, le faccio vedere le camicie>> Mostro dei modelli e sceglie quattro camicie, tutte molto eleganti. E' un uomo di classe. <<Desidera altro?>> << No,grazie. Anzi si, vorrei invitarla a bere qualcosa stasera le và? Anche per ringraziarla della cravatta>> Ecco un altro occhiolino. Mi tremano le gambe, cosa gli dico...Ma si, meglio rimorsi che rimpianti nella vita. <<Ripeto che non mi deve ringraziare di nulla.Comunque accetto l'invito>> dico sorridendo. <<Comunque piacere Alessandro. Che sbadato non mi sono neanche presentato.>> <<Piacere Giulia>> ci stringiamo la mano, e quella stretta mi fa avere un brivido. <<A che ora passo a prenderla Giulia?>> <<Mi dia del tu. Comunque alle otto e trenta, quando finisco di lavorare>> <<Bene, a stasera.>> Paga ed esce dal negozio. Uff.. un sospiro liberatorio. Non posso ancora crederci, dopo due anni ho accettato l'invito da un ragazzo. Beh lui è molto più di un semplice ragazzo, è speciale, lo sento. O almeno spero. Le mie colleghe mi lanciano sguardi maliziosi e sorridono. <<Cosa avete da guardare?>> che pettegole. <<No, niente. Ma cosa fai questa sera?>> ridacchiano. <<Non fate le stupide, avete capito bene>> sorrido. <<Giulia a parte tutto, ti meriti di conoscere qualcuno. Sei una bella e brava ragazza.>> Questa ragazza ha sempre belle parole per tutti. E' una buona amica e collega. <<Grazie Carla, tu sei sempre dolcissima>> Elisabetta batte le mani e saltella per tutto il negozio, è quasi più eccitata di me. Che buffa...
All'ora di pranzo torno a casa, ma non per pranzare. Non ho fame, e l'ansia fa la sua parte. Mi faccio la doccia e lo shampoo. Asciugo e stiro per bene i capelli. Apro la cabina armadio e ci impiego trenta minuti a decidere cosa mettere. Sul letto ci sono centinaia di vestiti non sono mai stata così indecisa nella mia vita. Alla fine decido qualcosa di semplice. Pantalone nero, e una camicetta turchese, scarpe alte nere con il tacco a spillo turchese. Tutto abbinato. Mi trucco per bene, mi guardo allo specchio, ok perfetta! La semplicità è la miglior arma.
Alle sedici in punto torno a lavorare. Super distratta, non è da me. Io sono sempre impeccabile al lavoro. Ho le farfalle allo stomaco. Da tanti anni non avevo questa sensazione allo stomaco. Guardo ogni minuto l'orologio e l'ora sembra non passare mai. Decido di chiamare Sarah per avvertirla che questa sera non cenerò a casa. <<Ciao Sarah, questa sera non ceno a casa perché sono invitata>> Adesso inizierà il suo interrogatorio me lo sento, ma non voglio darle spiegazioni per telefono, quindi cercherò di essere breve. << Ciao Giulia, chi ti ha invitata a cena un ragazzo?>> << ehm si, questa sera al mio ritorno ti dirò tutto>> <<Giulia!>> urla e sono costretta ad allontanare il telefono dal orecchio. <<Ti frequenti con un ragazzo e non mi dici niente. Bell'amica>> Ecco lo sapevo,inizia... <<Sarah tranquilla non è come pensi, ti spiegherò tutto. Adesso torno a lavorare. Baci>> <<Vabene , ciao Giulia>> Pensavo peggio. Sarah è proprio testarda, ma questa volta non è andata oltre. Le mie colleghe mi guardano con apprezzamento. <<Sei bellissima Giulia>> dice Elisabetta. Sono sempre molto carine con me, sono fortunata. <<Grazie,dite che sto bene vestita così?>> faccio un giro su me stessa. <<Sei meravigliosa>> replica Carla. Io sorrido, un pò imbarazzata da tutti questi complimenti. Spero di piacere a lui, questa è la cosa che conta davvero.
Sono le venti e venticinque, corro in bagno mi spazzolo i capelli e metto un po di lip gloss. Faccio dei respiri profondi ed esco dal bagno. Mi viene da vomitare, è l'ansia. Io sono una persona molto ansiosa, ma in queste situazioni ancora di più. Chiudiamo il negozio, le ragazze mi augurano buona fortuna e vanno via.
Sono le venti e trenta precise, ma nessuno ancora si vede. Passano cinque minuti e arriva un suv audi bianco bellissimo, come quelli che piacciono a me. Questo suv si ferma proprio di fronte a me. Scende dalla macchina il Dio della bellezza. Pantalone blu scuro, camicia celeste e giacca blu scura. Bellissimo. Mi fissa per qualche secondo e io guardo lui...
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L'amore sopra ogni cosa.
RomansaLa 20 enne Giulia Fiore incontra il 27 enne Alessandro De Santis, e si innamora perdutamente di lui. Lui non crede nell'amore, ma, quando incontra Giulia si rende conto che non riesce a starle lontano. Giulia è convinta che tra di loro non ci sarà m...