Capitolo 6.(prima parte)

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Che bella dormita, da  tempo non dormivo così bene.                                                                                                     In cucina come sempre l'interrogatorio di Sarah. Le ho raccontato tutto, ma lei non è d'accordo con me. Ha paura per me, paura che Alessandro possa ferirmi. Io cerco di tranquillizzarla, tutto è sotto controllo e so cosa faccio. E' tardi, parlando il tempo passa. Corro in negozio.

Arrivo e trovo delle rose e una scatolina. Alessandro non mi viene in mente nessun altro. Leggo subito il biglietto. SEI PIU' BELLA DI UNA STELLA.Marco. E chi diavolo è questo Marco. La seconda volta che mi manda le rose. Apro e dentro trovo un bracciale bellissimo con delle perline rosa. Vorrei proprio conoscere questo ammiratore segreto, molto gentile e romantico. Mi dispiace per lui, ma adesso sono impegnata.                                                                                                                                                                                           <<Oggi sei radiosa, diversa. Cos'è successo?>> chiede Carla. Questa ragazza ha i radar, capisce sempre tutto. <<Qualcosa di bello è successo>> replico divertita. Ed ecco qui che devo subire il secondo interrogatorio. Le mie colleghe appoggiano la mia scelta. E sono contente per me. Mi fanno mille raccomandazioni.                                                                                                                                                                  Questa mattina Alessandro non si è fatto sentire, e sono le undici. Aspetto sia lui a farlo. Voglio vedere al cento per cento il suo interesse. Dieci minuti dopo entra dalla porta. Io sto servendo un cliente. Lo vedo e il cuore mi sale in gola. Aspetta pazientemente. Quando finisco, si avvicina e mi bacia dolcemente <<Buongiorno dolcezza>> Sono sbalordita <<Ciao>> non ci posso credere è venuto qui per me. <<Ho preferito darti il buongiorno di presenza, e no uno stupido messaggio>> gli sorrido. <<Potrei abituarmi>> Mi abbraccia <<Adoro viziarti>> sorrido di nuovo. <<Belle queste rose>> No, cavolo. Si è accorto delle rose, devo essere sincera e dire che sono le mie. Non possiamo iniziare il nostro rapporto con delle bugie. << Sono le mie. Me le hanno regalate stamattina insieme  a questo>> gli mostro il bracciale. Il suo sguardo si indurisce <<Chi te le ha regalate?>>  <<Lo stesso della scorsa volta>> rispondo con un filo di voce. Senza neanche rendermi conto, afferra le rose e le butta nella spazzatura. <<No! erano belle>> Si avvicina a me <<Nessuno, e ripeto nessuno deve regalarti delle rose>> è molto arrabbiato, non con me logico. <<Non arrabbiarti, è solo un regalo. E per me non significa nulla. Non pensiamoci più>> mi da un bacio sulla fronte e mi abbraccia. <<Sono molto geloso.>>   cambiamo discorso <<Questa sera ti va di cenare a casa mia?>>  spero tanto che dica di si... <<Certo piccola. Alle nove?>>  <<Si certo. Adesso scusa ma devo lavorare>> Ci salutiamo e va via.    Non appena esce dal negozio prendo le rose dalla spazzatura e le metto in un vaso. Non le porterò a casa, ma non è giusto buttarle.                                                                                                                                                   <<Geloso il ragazzo >> << Si Carla, molto a quanto vedo>> E' bella la gelosia, ma spero non mi soffochi, non lo sopporterei.<<L'importante che ti rispetti la gelosia è normale>> annuisco. Continuo a lavorare.Ogni secondo libero penso a lui. Adesso è mio.                                                                                             Chiamo Sarah, le dico di invitare il suo ragazzo a cena questa sera. Faremo una cenetta a quattro. Lei è entusiasta per la proposta, e accetta. 

Alle nove e trenta in punto suonano alla porta. Apro, è lui. <<La tua bellezza mi incanta Giulia>> mi bacia... <<Vieni entra, lei è Sarah>> si danno la mano, e scambiano qualche parola. Io nel frattempo finisco di cucinare.                                                                                                                                                                                                Siamo seduti sul divano, ad aspettare Gabriel il fidanzato di Sarah. Molto ritardatario. Sono le dieci. Alessandro è bellissimo, jeans scuro e camicia bianca.                                                                                      Finalmente suonano alla porta, Gabriele è arrivato. Un bel ragazzo, alto e biondo. Occhi verdi uno sguardo molto intenso. Alessandro mi stringe forte a se come per dire: Lei è mia, mantieni le distanze. Gabriele è molto simpatico, parla troppo, una cosa in comune con Sarah. Lasciamo gli uomini in sala, andiamo in cucia per iniziare a servire la cena. <<Sono felicissima amica mia, entrambe fidanzate.>> Sarah spruzza felicità da tutti i pori. <<Anch'io sono felice. Adesso andiamo a cenare>>                                 Tutto molto tranquillo. Alessandro non parla molto. A stento risponde alle domande fatte da Gabriele. Mi chiedo se gli sia piaciuta la cena, speriamo di si. Qui forse non si trova a suo agio. Non so cosa pensare. Ancora non lo conosco bene... Devo smettere di farmi tante paranoie.  <<Buonissima la cena, complimenti ragazze>> ad interrompere i miei pensieri Gabriele, molto gentile. <<Confermo, brave>> aggiunge Alessandro. Menomale almeno la cena è stata di suo gradimento. Gabriele si alza e accende la musica. Prende Sarah e iniziano a ballare Alessandro mi invita a ballare, così anche noi iniziamo a ballare un lento. Tiziano Ferro "L'amore è una cosa semplice"  Bellissima questa canzone.Calza a pennello. Il lento finisce e inizia una musica latina.<<Giulia è bravissima a ballare Gabry balla con lei>> <<Ho fatto balli in coppia per parecchi anni Giulia, ti va di ballare?>> Accetto. Iniziamo. Un ballo dopo l'altro, senza mai stancarmi. Amo ballare. Forse Ale si sarà ingelosito? Non so, ma poco mi importa. Non sto facendo nulla di male. Altri quattro balli e stop. <<E' stato un piacere signorina>> Gabriele si inchina. <<Il piacere è tutto mio, sei molto bravo...Bene ho digerito tutta la cena>> <<Anch'io>> risponde Gabriele e iniziamo a ridere. Sarah applaudisce, noi facciamo degli inchini continuando a ridere. Ok, basta. Adesso vado dal mio fidanzato. E' seduto sul divano e mi guarda. <<Sei bravissima>> <<Grazie>> sorrido, lo abbraccio e lui mi allontana. Gli accarezzo il viso, ma si allontana. <<Alessandro cosa ce che non va?>> parlo a voce bassa, non voglio essere sentita da Sarah e Gabriele, che sono impegnati a baciarsi. Gli dico di andare in camera mia così li possiamo parlare tranquillamente. <<Allora cosa ce che non va?>> ripeto, questa volta con tono più duro.               <<Sono invitato a casa tua, e tu parli,scherzi,ridi,giochi e balli con un altro>> il suo sguardo è di ghiaccio freddo e distante. <<Sei tu quello sbagliato, sei rimasto quasi tutto il tempo in silenzio>> All'improvviso si avvicina a me, e mi guarda con ira. Mi afferra il braccio, stringendolo forte. Ahi!              <<Tu non hai capito, sono molto geloso. E se mi ingelosisco sono pericoloso>> deglutisco, adesso mi sta spaventando. <<Lasciami subito,mi fai male>> così molla la presa. <<Non mi importa quanto sei geloso. Allora cerca di essere più simpatico e solare.>> <<Giulia tu non capisci, sopratutto non mi conosci>> faccio un respiro profondo e cerco di tenere a bada la mia ira. <<Vorrei conoscerti meglio, ma tu non me ne dai la possibilità. Sei molto chiuso Apriti con me. Mi sono fidata di te, accettando la tua proposta di metterci insieme, ci sto provando, ma se continui così non andiamo da nessuna parte>> Adesso basta deve capire che con me non si scherza. Fa un lungo respiro, chiude gli occhi per un paio di secondi. Mi prende la mano e si scusa. <<Non voglio perderti Giulia, ma la gelosia che provo nei tuoi confronti è troppa. Devo cercare di  contenermi lo so, e ci proverò te lo prometto. Ma nessuno deve toccarti>>  sbuffo. <<Era solo un ballo Alessandro. Ti ricordo che ballo da una vita. E sai che ho un ballerino. Ma tu sei l'unico uomo della mia vita adesso chiaro?>>  sorride <<Chiaro. Posso dormire con te questa notte?>>  <<Certo>> dormiremo insieme, nel mio letto. Lo desidero tanto.  Vado in bagno mi metto il pigiama, lavo i denti e mi strucco. Torno in camera e lui è solo in box. Uno spettacolo. <<Sei bellissima anche senza trucco>> arrossisco. <<E senza trucco si vede quando arrossisci.>> ok, sto diventando come un peperone

FINE PRIMA PARTE.... CONTINUA....

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