Ci sono momenti così pacifici nella nostra vita che quasi pensiamo di aver trovato il paradiso.
Tranquillità,
Spensieratezza.
A volte anche felicità,
E si è talmente presi da questo turbinio di emozioni che si riesce perfino a sorridere e si è sicuri al 101% che niente e nessuno potrà mai disturbare. Poi inizi a sentire un calcetto sulla gamba, una mano che cade a peso morto sul tuo braccio, un lamento ed infine dei rumori, purtroppo famigliari... La sveglia.
Allora ti allunghi, la spegni e poi resti a guardare un piccolo galletto tutto contorto che cerca di riaddormentarsi.
Voglio un risveglio così tutte le mattine.
"Buongiorno testolina" dissi, poi gli stampai un bacio in fronte,
"Buongiorno baby" rispose girandosi e tirandomi a se,
"La smetti di essere così fottutamente bella anche di mattina?"
"E tu la smetti di dire cazzate?"
"'Fanculo, sarà anche una cazzata, ma tu resti sempre bellissima," si mise seduto sul letto e continuò
"Allora baby, che ne dici se ti porto a fare colazione fuori"?
"Sempre co 'sti vizi eh! Ma accetterò" dissi ridendo
"Allora vedi de move quer culo, o te faccio arzà io" disse con un sorriso fin troppo malizioso.
Ci preparammo tra una risata e varie telefonate di Giulio. Giorgio si era già messo il vestiario per il set fotografico che avrebbe avuto nell'ora successiva, io restai sul classico skinny, t-shirt e scarpe da ginnastica e considerando che era una mattina di autunno, rubai una felpa a Giorgio e uscimmo.
Arrivammo al bar e rimasi a bocca aperta. Davanti a noi ci si presentò un bar fatto interamente in legno e con un soppalco, anch'esso in legno, con una vetrata che dava sul Colosseo.
Ci sedemmo in un tavolino sul soppalco e ordinammo la colazione.
"Te piace?" Mi chiese Giorgio sorseggiando il suo cappuccino
"Se me piace!? È una meraviglia 'sto posto. Dovresti portamme più spesso" risposi assaggiando la mia brioche ai mirtilli
"Ti ci porterò tutti i giorni baby"
"Ti amo" dissi guardandolo dritto negli occhi
"Ti amo anche io baby, non potrei chiedere di meglio" mi rispose sfiorandomi e successivamente stringendomi la mano.
Mi amava, e anche io non potevo chiedere di meglio.
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Salvami come solo tu sai fare
FanfictionArrivammo in cima a quella collinetta e, anche se la salita fu più dura del previsto, la vista che ci si presentò davanti ci lasciò a bocca aperta. "Sei bellissima." disse Giorgio quasi sottovoce, senza schiodare gli occhi da quel meraviglioso panor...