Capitolo 15

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•giro, braccia, braccia, slide e stop•
-Che merda!- urlai
"Ehi che succede pasticcino?"
"Ah..ehm... ciao Fede, no, nulla stavo provando mentalmente una coreografia, ma non va, tranquilla" la rassicurai
"Okay, per qualsiasi cosa, chiama. Ora ti lascio parlare col medico in santa pace" e se andò.

Nella camera entrò un signore alto,brizzolato, occhi marrone scuro e carnagione abbastanza scura. Mi salutò e, dopo avermi controllato la cartella medica mi disse che potevo finalmente uscire di lì
"Grazie mille di tutto Dottore" gli strinsi la mano, si congedò e uscì dalla camera.
Presi il mio cellulare e composi il numero di mio padre
"Pronto?"
"Papà, sono Ale, posso uscire dall'ospedale. Mi vieni a prendere?"
"Porto solo il mezzo in cascina e arrivo. 10 minuti e sono da te"
"Okay, ti aspetto. A dopo"
"A dopo"
E chiusi la chiamata.

Mi alzai dal letto e andai a cercare Federica nella sala delle infermiere. Camminai per il corridoio e dopo 4 porte sbagliate, trovai finalmente la sala.
Bussai
"Posso? Cerco Federica.."
"Pasticcino, allora? Ci lasci di già?"
-Mio dio, sono stata qua più di un mese, basta ed avanza-
"Eh, si. Ma possiamo sempre vederci fuori di qua."
"Hai ragione, tanto il mio numero ce l'hai, quando vuoi combiniamo"
"Va bene, allora io andrei, buona giornata Fede"
Mi abbracciò, ricambiai e poi me ne andai.
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"Quando pensi di venire giù a Roma?"
"Penso che prenderò il treno domani mattina, dovrei essere lì verso le 12:40"
"Mi manchi tanto"
"Anche tu. Ora pensa a pubblicare questo album/bomba. Ci vediamo domani. Ti amo tanto"
"Speriamo piaccia, porcoddio. 'Sto in ansia. A domani baby. Ti amo anche io"
Chiusi la chiamata e scesi in cucina a prendermi una tazza di the.
Mi avvicinai alla teiera ma suonò il campanello, mi diressi verso la porta e mi trovai davanti la vicina di mio padre
"Ciao Alexa, sai se per caso tuo padre in casa ha del liquido per piatti?"
"Oh ciao Andrea, ehm, mi sembra di si, lo vado a prendere. Portamelo quando non ti serve più."
"Grazie mille"
Mi diressi in cucina e presi il detersivo, tornai alla porta e glielo porsi
"Grazie mille Alexa"
"Di nulla"
E se ne tornò nel suo appartamento.
-The verde mio, vengo a berti, finalmente-
Mi riavvicinai alla teiera ma il campanello risuonò
-Ma che palle oh-
Scazzata come pochi mi diressi alla porta, aprì e mi ritrovai un ragazzo giovane vestito da postino e anche piuttosto carino
"Ehm mi sa che ho sbagliato appartamento.."
"Chi cerchi?"
"Ecco.. Io cercherei il signor Addam"
"Sono la figlia, posso aiutarti"
"Certo certo, mi serve solo una firma per questa raccomandata"
Firmai, presi la posta e chiusi la porta
-Potrò bermi finalmente 'sto cazzo di the?!?-
Riuscì a prendermi la teiera, mettermi il the dentro la tazza, mettere quest'ultima nel microonde, aspettare che si scaldasse e tirare fuori la tazza da esso e, sorpresa delle sorprese.... SUONÒ DI NUOVO IL CAMPANELLO!
"Eh ma lo fate apposta allora!"
Andai alla porta e trovai...

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