Chapter twenty

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Pov's Mattia

Era fatta.
Avevo scritto la lettera e l'avevo fatta recapitare ad Alison, non avevo ancora avuto sue notizie ma ero sicuro che sarebbe venuta da me chiedendomi ulteriori informazioni, ulteriori dettagli, di sicuro non si sarebbe  fermata davanti a una lettera.
E quello sarebbe stato il mio momento.
Il momento di rimettere a posto tutto e di allontanarla definitivamente da Stash.

Pov's Alison

Ero rimasta spiazzata.
Come sempre d'altronde, mi capitava qualcosa di bello e poi venivo a scoprire che era tutta un illusione, una presa in giro, finiva sempre tutto.
Tutte le cose belle finiscono.
Avrei chiesto maggiori informazioni a Mattia ma di piangere e di urlare a scuarciagola davanti a Stash non ne avevo la minima voglia, avrei fatto l'indifferente e al momento giusto avrei accennato della scommessa.

Entrai nella stanza dove ci sarebbe dovuto essere Mattia visto che la redazione mi aveva dato la possibilità di incontrarlo.
E infatti era lì, pronto a scattare in piedi appena mi vide, sfoggiava uno dei suoi sorrisi che avevo tanto imparato ad odiare e quella sua faccia da schiaffi che giuro, se non ci fossero state le telecamere gli avrei fatto un bel trattamento di chirurgia plastica senza che lui avesse dovuto  tirar fuori dalle tasche neanche un centesimo.

M:"Alison."
Io:"briga."
Sorrise.
Io:"allora?  Voglio maggiori informazioni."
M:"non c'è tanto da dire. Sai già tutto. Era una scommessa."
Mi avvicinai rapidamente a lui.
Io:"una scommessa? E l'idea ? Di chi fu l'idea?"

M:"lo chiedi pure? Dovresti conoscere le persone oramai. Sua ovviamente."
Rimasi in silenzio.
Non sapevo realmente cosa rispondere.
M:"quindi ora siamo amici giusto? Insomma guarda cosa ho fatto per te, ti ho detto la verità."

Risi.
Risi instericsmente.

Io:"mi stai prendendo in giro? Amici? Dimentichi la scommessa? Sei dentro in questa  storia quanto Stash, colpevole quanto lui."
M:"chissà perché te l'ho detto, avrei potuto lasciare stare, lasciare che fossi tu a scoprirlo. Lasciarti accanto a lui, vederti vivere nelle bugie e nelle menzogne. Avrei dovuto fare così."

Mi incamminai pericolosamente verso di lui e gli sferrai un pugno sulla mandibola , ero sempre stata brava a colpire.
M:"ma sei scema!?"
Mi urlò contro, si poteva vedere la rabbia nei suoi occhi, l'aorta che pulsava sempre di più, i pugni stringersi e le nocche diventare bianche.

Io:"forse,non avresti dovuto parlare."
Ringhiai mentre sbattevo la porta alle mie spalle.


Volevo ringraziarvi per le belle parole che lasciate sotto ai capitoli, e ringraziare  anche le persone che leggono senza dire niente tenendo il proprio giudizio per loro.
Tra qualche giorno salirò in montagna e lì la rete prenderà a stento, starò su tutto il mese di agosto quindi mi sarà un po' difficile aggiornare, scenderò comuque per fare delle commissioni o altre cose quindi cercherò di aggiornare lo stesso.
Baci.
Marty;)

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