C'è un altro modo per sfuggire all'atroce stile di vita sistematicamente dettato dalla Confraternita : diventare Erranti. Proprio ora, mentre le braccia di Karma mi stringono forte nel tentativo inutile di confortarmi o di proteggermi da quello che sta per succedere, mi tornano in mente le parole di Irios. Nasci, accetti l'amore dei tuoi genitori che però non scalda come quello che vorresti, compi dodici anni e ti ritrovi sottoterra, con un destino già deciso che non puoi discutere. Sputi sangue, a volte, poi ti rialzi, ti pulisci la bocca come se niente fosse, scambi due parole con persone che in realtà non conosci ma che la Confraternita dice di essere tuoi "fratelli" e "sorelle". E la vita fa semplicemente schifo. Non tutti decidono di accettarla, e non tutti decidono di darsi alla ribellione e credere a più o meno solidi ideali per cui combattere, ed a quel punto che scelta rimane? Vivere come selvaggi, in tribù o in gruppi più ristretti e vagare e usufruire di quel che la natura offre. Il professore ci disse che nel momento in cui l'uomo sceglie di non avere più una dimora fissa e di non dedicare più la propria vita per il benessere collettivo e , quindi, della Confraternita, si smette di essere umani. Si vive per la sopravvivenza e nient'altro. Gli Erranti sono lo scarto di questa società malata ; sono la minoranza che smette di essere umana e preferisce seguire l'istinto e vagare come cani randagi, per poi morire senza aver mai vissuto.
Contro il petto di Karma mi sento piccola, minuta, una bambola di pezza pronta ad abbandonarsi a forze più grandi e che verrà scossa secondo il loro volere. E mi viene proprio da chiedermi se in fondo non sono niente di più che questo. La ragazza mi sussurra qualcosa all'orecchio che non riesco a decifrare. Penso a quei passi, penso ai volti che intravedo infrangere quella promessa di pace che la natura mi ha fatto. Carne dove non dovrebbe esserci. Occhi sporchi, gonfi, disumani, dove la rugiada avrebbe il diritto di posarsi indisturbata. Lunghe braccia scheletriche, stracci di un colore indefinito che coprono a stento la pelle. Eccoli, sono qui. Adesso li scorgo uno per uno.
«Merda» impreca Karma contro la mia pelle.
Il primo degli Erranti sembra sorridere, ma vista la coltre di sudiciume che gli ricopre il viso, non sono sicura che questo sia un sorriso. Alle sue spalle, altre figure alte e spigolose sembrano farsi spazio. Li conto con occhi così sgranati che penso di poter perdere i bulbi oculari da un momento all'altro : tre, quattro, cinque, una donna, sei, sette...
«Ribelli» mormora senza perdere il sorriso il primo del gruppo.
Le braccia di Karma sciolgono quell'abbraccio e mi ritrovo al suo fianco.
«Non mostrare mai la tua paura. Tieni la testa alta» mi sussurra, tenendo il suo sguardo in quello dell'estraneo.
Faccio come mi dice, o quanto meno ci provo. Ho i muscoli rigidi e tesi come un pezzo di legno ed il respiro mi muore in questa stessa gola troppo secca. Un paio di occhi azzurri guizzano sul mio volto con infida curiosità, ed io mi tendo ancor di più, se questo è possibile.
«Cosa ci fate da queste parti?» chiede Karma, con voce ferma «Non credo sia una coincidenza la vostra presenza qui, poco distante da un gruppo di Ribelli che si sposta».
Tre Erranti fanno qualche passo in avanti, falciando un paio di cespugli lungo la sponda, e allora un tremito mi percorre inarrestabile. Li osservo con più cura e la prima cosa che noto sono i lunghi coltelli che tengono appesi a delle cinture consumate e gli archi di legno legati dietro la schiena. La mia paura aumenta proporzionalmente all'accorciarsi del mio respiro.
«Siete voi a trovarvi nel luogo sbagliato.» dice il secondo volto del terrificante trio, con voce così graffiante da far accapponare la pelle «Questa è la nostra zona».
Karma fa un verso di scherno e scuote la testa «vorrai perdonarmi se non ne sono molto convinta. Abbiamo attraversato queste stesse montagne pochi giorni fa, e posso assicurarti che non c'era anima viva, se non qualche cervo in carne e dei graziosi coniglietti».

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Rebellion
RomanceAnno 2116. Ethel Merior ha sedici anni ed è figlia di sopravvissuti alla Grande Epidemia che ottant'anni prima fu sul punto di portare la razza umana all'estinzione. I superstiti diedero vita ad un'organizzazione politica che esercita il pieno contr...