CAPITOLO 35

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La voce di James è interrotta da forti rumori.

«Cosa sta succedendo?!»chiedo preoccupata.

«Edison ha saputo che sua madre e mio padre sono partiti, ma non credo si stia ubriacando e stia mettendo in rivoluzione l'intera cucina solo per questo.»

«Ed io...io cosa c'entro?!»

«Non lo so! Mormora il tuo nome!...vieni?»

«...Arrivo!»

Metto dei pantaloncini di jeans e una maglietta, tanto per non presentarmi in pigiama, prendo una borsa dove metto il cellulare, un paio di fazzoletti e, non so perchè, anche il nuovo libro.

«Vado a dormire da Mia!»mento.

«Va bene Coniglietta, a domani!»

Picchio alla finestra illuminata di casa di Mia.

«Sì?»

«Potresti...prestarmi il motorino solo per questa sera?»

«Certo,non lo uso quasi mai!»

Mi dà le chiavi e salgo in sella alla moto.

Dopo cinque minuti, arrivo davanti l'immensa villa.

Suono il campanello e James apre.

«Grazie di essere venuta! Adesso aiutami tu, non so come fermarlo!»

Come se io lo sapessi...

Apro la porta scorrevole della cucina. Una sedia è ribaltata, piatti rotti ovunque...questa sera mi toccherà pulire.

Edison è seduto a capo tavola, di fronte a lui c'è una bottiglia di birra.

Ha la testa bassa, fra le mani, e ogni tanto, prende la bottiglia per un sorso.

«Edison?!»lo chiamo«Ed io che ero convinta fossi astemio

«...fino a qualche minuto fa, sì! Che cazzo ci fai qui?»

Mi avvicino a lui e prendo posto.

«Ero solo...preoccupata per te!»

Allontana le mani dal viso e alza la testa. Ha gli occhi rossi.

«Che succede!?»chiedo preoccupata.

«Succede che quella cialtrona di mia madre, in compagnia di quell'altro barbone del signor Parker, se n'è andata in America, senza avvertirmi, ma soprattutto, il giorno prima del mio compleanno.»sbatte la mano sul tavolo, facendomi sobbalzare.

«In fondo, da quando Amily se n'è andata, io non sono più nessuno per quella papuasiana!»dice, moderando il tono e abboccandosi di nuovo alla bottiglia di birra.

Gliela tolgo dalle mani e svuoto il liquido nel lavandino.

«Credo che tu sia sbronzo fin troppo»

Lui mi guarda con le sopracciglia inarcate e si alza di scatto dalla sedia.

Credo che la mia vita sia giunta al termine.

Solo tu ed ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora