Il tempo passa in fretta e giunge l'ora di andare alla festa.
«Eddie e Harry arrivano fra mezz'ora, dobbiamo affrettarci !»dice Mia ansiosa.
Oddio, i vestiti! Non posso andare alla festa conciata in questo modo!«Mia, arrivo subito!»
Apro la porta di casa. Mio padre è steso sul divano e russa rumorosamente, so che ha bevuto, ancora! Prometto a me stessa di parlarci una volta sveglio, ma non so dove trovare il coraggio.
Metto un vestitino azzurro, molto simile a quello della scorsa volta, infilo delle scarpette bianche con i tacchi per sembrare più alta e mi trucco con un po' di eyeliner.
Saliamo in macchina e per il resto del tragitto non faccio altro che pensare a mio padre.
«Tutto bene?»chiede Harry.
«Sì sì!»
Siamo fuori la confraternita. Ci sono i soliti ragazzi che bevono, ballano e si divertono.
«Sei meno bassa del solito»dice Edison«Sei cresciuta nel giro di poche ore?»
«tu, invece, sei più simpatico del solito!»borbotto.
Lui sorride e mi lascia sola. Non capisco ancora perché mi invitano alle feste se poi mi piantano in asso.
Dopo una decina di minuti, sento già i timpani esplodere, quindi, nonostante il divieto di entrare di Edison, vado in camera sua, sperando di trovarlo lì.
Apro la porta; il diario di Amily non è più sul comodino e una cornice bianca è caduta a terra. Mi piego per raccoglierla, quando Edison mi spintona.
«Quale parte della frase "NON PUOI ENTRARE IN CAMERA MIA" non ti è chiara?!»ringhia ad alta voce contro di me.
«Volevo solo parlare con te...»mormoro a bassa voce, prendendo in mano la cornice.Nella foto c'è lui-deve risalire a qualche anno fa-, capelli marroncini corti, stessi occhi azzurri e profondi e al suo fianco c'è una bambina bellissima e sorridente. Ha i capelli biondi raccolti in due piccole codine e gli occhi azzurri proprio come lui.
Edison mi strappa la cornice dalle mani e la sua espressione cambia; inarca le sopracciglia, l'iride azzurra si riduce, le pupille si dilatano e mi guarda serio.
«Basta ficcare il naso nella mia cazzo di roba!»ringhia di nuovo.
Inizio a tremare proprio come la scorsa volta-non so perché Edison mi faccia questo tipo di effetto- e urlo«Ti odio!»
Gli sbatto la porta in faccia, scendo le scale e torno all'ingresso.
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Solo tu ed io
Roman d'amourDolce, riservata ma molto pignola, la sedicenne Caroline ha una vita abbastanza complicata. I genitori hanno appena divorziato e il padre ha deciso di trasferirsi a Cardiff, dove andrà a vivere in compagnia della figlia. Caroline è scettica sull'ide...