BALKE'S POV
Ci sono. È ora della verità. Somo davanti la porta di Ash e faccio un passo deciso in avanti.
Deglutisco per poi suonare il campanello, fa un rumore buffo e mi scappa una risatina, almeno smorza la tensione. Mi apre. Ha uno sguardo preoccupato e gli tremano le mani, è così adorabile. Mi avvicina e mi da un leggero bacio sulle labbra. Sorrido e chiudo la porta dietro le mie spalle.
"Ash.."
"Hai ragione" faccio uno sguardo confuso "se v-vuoi lasciarmi intendo, meriti di meglio e i-io non sono abbastanza" balbetta, qualche lacrima gli riga il viso.
"Ma io non..."
"Scusa, per tutto sul serio non so perchè sono ancora qui, volevo diire, perchè tu sei ancora qui, sappi che ti amerò per sempre, meriti di meglio, sono contento che lo hai capito" mi interrompe di nuovo.
"ASHTON" gli prendo il viso con le mani e gli asciugo le mani con i pollici "non ti voglio lasciare, e vaffanculo, tu sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, forse, anzi è sicuro che io sono troppo poco per te, tu meriti di meglio,tu sei tutto quello che voglio" poggia la sua fronte con la mia.
"Tu sei abbastanza" mi bacia.
Ci sediamo sul divano con la mani intrecciate.
"Io facevo sogni su un uomo, quello che ha ucciso la mia famiglia, quando ero in coma ho fatto un sogno e guarda" lo porto in camera sua e gli faccio vedere il pezzo di giornale che ha appesa sulla parete, quello della morte di sua madre.
"questo è l'uomo, visto? È in penombra mentre i poliziotti vedono tua madre"
"Cosa? Mia madre si è suicidata"
"No quest'uomo ha ucciso tua madre e tuo padre Ashton"
"Che cazzo stai dicendo Blake? Mia madre si è suicidata perchè mio padre l'ammazzava di botte, ci menava ogni sera" risponde gridando con le lacrime agli occhi.
Sono pazza.
"Ashton ti prego calmati"
"Perchè dici questo?"
"C'è un collegamento, la mia famiglia è stata uccisa 5 anni fa avevo dodici anni, 12 novembre ore 10:55 pm"
"Che? Anche io avevo dodici anni il 12 novembre trovarono mia madre, 10:55 am" si sbianca e lo faccio anche io "tu come fai a saperlo?"
"Fin da quando sono piccola cerco tracce, guarda caso due superstiti, noi, perchè?"
"Mia madre, non mi avrebbe mai lasciato solo con mio padre"
"Dov'è tuo padre?"
"Non lo so" risponde.
"Hai una sua foto?"
Caccia fuori dal cassetto una foto di suo padre.
"I suoi occhi grigi e freddi mi hanno sempre fatto paura"
Guardo la foto attentamente, tutti, dico tutti i lineamenti corrispondono, i suoi occhi, il suo sguardo minaccioso e vuoto dio non ci voglio credere. Una lacrima esce insieme alle parole.
"È lui la persona che vedevo tutte le notti e che ho visto quando ero in coma, Ash tuo padre ha ucciso i miei genitori, mio fratello e anche tua madre"
Inizia a piangere, si fa prendere da un attacco di panico.
Cerco le sue pasticche dappertutto ma sono finite. Lo prendo e lo bacio, non so che cos'altro fare, dopo un po' inizia a calmarsi.
Siamo seduti sul divano e c'e un silenzio triste, vuoto, fa paura.
"Perchè?" Mi guarda.
"Non lo so" suona il campanello "tranquillo vado io"
Mi alzo per poi andare dritta verso la porta, sarà Michael o Luke o Calum sapevano che venivo qui.
Apro senza guardare l'occhiolino, grande sbaglio.
Faccia a faccia, i suoi occhi grigi mi guardavano proprio come l'ultima volta che si sono incrociati, i suoi sono vuoti, i miei pieni di lacrime.
"Ashton" grido.
Corre veloce,ente verso di me e rimane pietrificato guardo il suo sguardo, impaurito e pure così sicuro, sicuro di cosa?
Suo padre entra senza dire una parola, si chiude la porta dietro le spalle e va verso Ashton. È la fine, ora lo uccide, ora lo uccide.
Prende e lo abbraccia.
"Mi sei mancato così tanto" dice tra i capelli di Ashton.
Io e Ash ci lanciamo uno sguardo a dir poco atterrito, confuso non so cosa.
Scivola via dalle braccia dell'uomo.
"Non ti voglio più vedere vai via"
"Sono tuo padre" urla.
"No non lo sei! Non lo sei mai stato! Ti odiavo e ora ti odio ancora di più, come hai potuto! Come brutto figlio di puttana?" Urla iniziando a tirargli pugni e a piangere il padre gli blocca le mani.
"Io bevevo e lavoravo per un uomo, mi ricordo di te" si riferisce a me, mi guarda.
"Anche io, perchè? Non ti avevamo fatto niente" piango.
"Lo so ma era il mio compito"
"Il tuo compito?" Urlo, mi avvicino e scarico tutta la rabbia di cinque anni in un pugno, tutto il dolore, tutto di tutto. Lo colpisco dritto nel naso e cade per terra.
Ashton mi guarda sorpreso, anche io lo sono.
"Sei forte ragazza, mi dispiace Ashton tua madre era una brava donna io no, vi odiavo non so perchè, ho passato gli ultimi anni in una prigione americana sono evaso e sono venuto qui"
"Vattene bastardo, come vedi sono felice quindi addio"
"Tu mi dispiace per il tuo fratellino e la tua famiglia, i nonni delle nostre famiglie si conoscevano e lavoravano per lo stesso uomo, hanno deciso di tradirlo entrambi e i vostri genitori ne hanno pagato le conseguenze"
I nostri nonni?
"Dove vuoi arrivare?" Gli sguardo il sangue che sgorga dal suo naso.
"Devo uccidere anche voi, e wow! Tutti e due in un solo colpo!"
"Era tutta una messa in scena prima" dice Ash indietreggiando.
"Ohoh ma bravo!" È malato.
"Iniziamo da te" si avvicina e mi prende per il colletto.
"Non mi toccare, lasciami!" Non riesco a liberarmi.
"Non la toccare, ti prego lasciala, uccidi me, non fargli del male, uccidi me" dice Ashton.
"No" piango mi sta strozzando piano piano, devo fare qualcosa, ma non posso fare niente. Vedo ash comporre il numero della polizia.
"Pronto? Terzo isolato vicino all'ospedale venite presto"
"Che cazzo fai?" Mi lascia e va verso Ashton per poi dargli un pugno e farlo svenire.
"No, sei uno stronzo" inizio a dargli pugni ma le sirene della polizia iniziano ad arrivare, meno male che la centrale è vicina.
"Torno tra due giorni, vi prenderò ricordalo e di a quel pappa molle che io non sono il suo vero padre dato che sua madre era una puttana" sputa per poi correre via.
Cado per terra piangendo e vado vicino ad Ash.
"Ashton? Ashton ti prego"
Miracolosamente si sveglia.
"Blake come stai? Oh dio, ora mi odierai"
"No ashton, ti amo" lo bacio.
Arriva la polizia e inizia a farci domande vengono anche i federali l'FBI e ci fa vedere una foto, la foto di quell'uomo, dopo tutte le domande possibili finalmente se ne vanno tutti, di nuovo soli.
Chiudo la porta e ringrazio salutando l'ennesimo agente.
Sono le 11:45 pm.
"Ashton, quell'uomo prima di andarsene ha detto che non è il tuo vero padre e che tua madre era una poco di buono" mi siedo sopra le sue gambe e lo abbraccio.
"Bastardo, deve morire, mia madre non era una troia, e lo scopro solo ora che non è il mio vero padre? Vaffanculo vita!" Mi abbraccia e piange.
"Ha detto che tra due giorni ritornerà per ucciderci se non lo farà lui lo farà qualcun'altro sicuramente"
"No non morirò ucciso da qualcuno se voglio morire voglio farlo con te"
"Anche io,non voglio un mondo senza di te, Ashton non sai quanto tengo a te"
Iniziamo a baciarci e mi prende in braccio, salendo su in camera sua.
"Ashton è-è la prima volta"
"Anche per me" sorride "lo faremo insieme"
Iniziamo a spogliarci e giuro, non c'è sensazione meglio di questa, lo amo così tanto.
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"È stato fantastico" dico e lui annuisce.
"Questi sono i nostri ultimi giorni e voglio viverli al meglio, con te" mi sussurra.
Mi addormento abbracciata a lui le nostre gambe intrecciate, come le nostre mani e i nostri cuori.Spazio autriceeeee
Hallo!!
Sono in germania per le vacanze yaaaay! Finalmente!
Questo è il penultimo capitolo. Ho aspettato un po' di tempo per pubblicarlo forse anche troppo ma okay ahahahah non sono pronta a lasciar andare la mia prima storia.
Ditemi cosa ne pensate. piango.😭😭💕
Kiss Francescaaa🇩🇪😻😓
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Smile ||Ashton Irwin||
Fanfiction...Le sue labbra si piegarono in un semplice sorriso, quello che mi avrebbe cambiato la vita, credo di amarlo...