Capitolo 13: The Hospital

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"Blake tra uno o due mesi potrebbe avere un infarto" dice il medico con la bocca che trema.
Ora trema anche a me e non solo quella le mani, gambe, tutto.
"O-o mio d-dio" sussurro balbettando incredulo portandomi la mani davanti la bocca.
Scuoto la testa come se le parole che sono appena uscite dalla bocca del dottore non fossero vere.
"No no no no" dico iniziando a piangere. Non è possibile.
"Tra tre giorni potrà uscire, è in ottima forma per ora, qualunque malore, mi chiami a questo numero." Mi dice il dottore porgendomi un bigliettino.
"Ma si può fare qualcosa per non farlo accadere? Un farmaco? Qualcosa!" Grido senza speranze.
Il dottore scuote la testa.
"Sapremo se si può salvare solo quando l'infarto è in corso, la devi portare immediatamente qui appena succede, mi dispiace" annuincia il medico.
Cosa? Non si può fare niente?
Assolutamente niente?!!!!!
Mi accarezza la spalla, sta per dire qualcosa quando..
"Presto abbiamo un urgenza alla 120! Collasso del cuore" dice un infermiera entrando.
Io e il dottore alla notizia ci giriamo di scatto con occhi sbarrati, lui corre ed esce dalla stanza mentre io rimango fermo, non sono in grado di muovermi.
Rimango li fermo senza pronunciare una parole per mezz'ora circa guardando un punto inesistente sul lettino bianco quando qualcuno apre la porta e si precipita su di me abbracciandomi.
È Luke.
"Cosa?" Dice solamente accarezzandomi i capelli.
Ricomincio a piangere e lo stringo di più a me.
"Lei l-lei avrà un infarto" dico alzando la testa per guardarlo.
Sbarra gli occhi e diventa pallido, i suoi occhi diventano lucidi.
"No" dice solamente per poi piangere sui miei capelli.
"Mi dispiace, mi dispiace, non sai quanto cazzo vorrei fare qualcosa ma non posso" dice stringendo i denti e le braccia intorno a me.
"Tu sta facendo già tanto" dico stringendogli la mano per poi piangere più forte.
"Sshhhh" mi sussurra con la voce tremolante all'orecchio, quel brivido un po' mi fa calmare, riprendendo stabilità.
"Cosa faccio? Cosa faccio? Glielo dico? E ai miei? Sono sempre fuori cazzo e non la vedono quasi mai, merda" dico ricordando i miei genitori, sono così indaffarati e vogliono un bene dell'anima a Blake.
"Devi dirlo" dice Luke alandosi dal lettino "penso sia meglio" conclude.
Annuisco e mi alzo a mia volta le mie gambe ancora tremano.
Apro la porta della sua stanza e la vedo, è con Ashton e stanno in silenzio.
Faccio una leggera tosse e si girano entrambi di scatto.
"Puoi uscire tra tre giorni" dico con gli occhi che ancora mi pizzicano.
"E?" Dice lei guardandomi interrogativa.
"Ti dispiace Ash?" Dico gentile invitandolo ad uscire un attimo.
"Oh no fate pure" dice alzandosi e andando fuori.
"Vado anche io" dice Luke, Annuisco e le nostre mani ancora intrecciate si lasciano.
Mi incammino verso il suo lettino una volta arrivato prendo lo sgabello e mi siedo.
"Allora" inizio, mi stanno già sudando le mani e lei non è affatto preoccupata.
"Il dottore ha detto che ti verrà un infarto tra uno o due mesi" dico cercando di non piangere ma invano perchè una lacrima mi riga il viso e la guardo nei suoi occhi ghiaccio.
Un sorriso si forma sulle sue labbra.
Cosa?
S-sorride?
Sorride e annuisce.
"Cosa cazzo sorridi? Ti rendi conto che fra un po' rischierai la vita?!" Urlo alzandomi in piedi. Non lo sta facendo, sta sorridendo di più, non può farlo! Oh no.
Annuisce.
" si lo so è per questo che sorrido" dice senza alcun tipo di emozione.
"C-cosa? Cosa stai dicendo, i-io vivo per te lo sai! E gli zii? E gli altri? Luke?!" Dico balbettando piangendo.
" quali altri? Siete solo voi. E poi tu ce la farai" sussurra, parla già come se stesse succedendo.
L'ho salvata dal suicidio varie volte e la salverò anche questa volta, ma il problema è che non si tratta di se stessa, può avvenire in qualsiasi cazzo di momento anche ora, al diavolo i fottuti mesi.
"Ti starò vicino e ti salverò" dico abbracciandola.
"Non co riuscirai questa volta Michael, non vedi che sono un peso per tutti? Soprattutto per te andrà tutto meglio se io non ci sono. Sarete tutti più spensierati felici" dice girandosi i pollici.
Mi stacco da lei, si sbaglia cazzo, si sbaglia!
"Ti sbagli! Non vedi che ci fai del male se tu ti fai del male? Io anzi no! Noi ti vogliamo un bene dell'anima ma tu non ci credi e non lo vedi. Non sei un fottuto peso per me! quando lo capirai? che a me piace starti vicino? Mi piace abbracciarti e coccolarti, sono sempre qui, qualunque cosa tu faccia ti sosterrò ma ricordati, sei importante, sei la mia vita." Dico con il cuore in gola, non so sinceramente chi ha parlato, é stato un miscuglio tra Michael Clifford e il mio cuore.
La amo.
Gli voglio un bene che non si può spiegare a parole nè in gesti.
"Grazie per esserci sempre" dice sorridendo abbracciandomi e io ricambio più forte.
"Stasera lo dirò agli zii" dico sicuro.
Lo farò?
"No ti prego" dice lei staccandosi bruscamente e prendendomi il braccio stringendolo in una carezza.
"Devono sapere Blake" gli dico dandogli un bacio sulla fronte.
Annuisce.
Entrano Luke e Ash.
"Io ho fame" dice Luke.
Sorrido e guardo l'orologio.
"Bhè in effetti sono le due e mezza" dico andando verso luke.
"Andiamo a prendere il pranzo da Nando's qui vicino sono circa 10' minuti volete qualcosa?" Dico, ash sicuramente risponderà di no e anche Blake.
"Io si, un insalata di pollo" dice Blake? O mio dio mangia!
"Okay" dico sfoderando un sorriso alla mentadent, sono fiero di lei perchè si sta sforzando e sicuramente lo starà facendo per me.
"Tu mai niente eh?" Dice Luke ad Ash.
"Nono" dice quest'ultimo sendendosi sullo sgabello.
"Perchè non mangi?" Gli chiede Luke.

Smile ||Ashton Irwin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora