Capitolo 16: we'll make it finally stop?

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Resto muta, pensa di non voler più parlare per il resto della mia vita.
"Ti aiuteremo" dice la zia venendomi incontro e aprendo le braccia.
Indietreggio scuotendo la testa con la flebo fino a toccare la porta, voglio diventare invisibile ora.
Cosa dico? Cosa faccio?
"Nessuno può aiutarmi, nessuno può aiutarmi" continuo a sussurrare a me stessa guardando quella gente che mi circonda.
Tasto per trovare il pomello, ma non riesco a trovarlo, miseria!!
"Blake ascoltami ti prego supereremo insieme questo ostacolo, ti prego lascia ti aiuti!" Dice la zia piangendo.
Scoppio a piangere, non ce la faccio più adesso sanno tutto tutti, niente più segreti, niente più bugie, non posso.
Quindi in pratica mi ritrovo contro l porta che non riesco ad aprire e davanti a un disastro bene no?
Faccio finta di svenire?
Mi accascio per terra chiudendo gli occhi.
"Blake! Infermiera!" Urla Michael.
"O mio dio" continua la zia piangendo.
Mi dispiace zia, ti giuro che mi dispiace.
Senza accorgermi di quello che sta succedendo mi addormento.
Mi sveglio stesa sul lettino, non c'è nessuno, Michael sarà sicuramente arrabbiato con me se aa quello che ho fatto mi uccide, mh ripensandoci potrei anche dirglielo ma no.
"Fiuu se la sono bevuta" dico passandomi una mano sulla fronte.
"come è andata?" Dice una voce vicino alla porta. Sobbalzo per paura che mi abbia sentita, diamine! Non c'era nessuno!
Mi giro di scatto è Ashton....meno male?!
"Cosa? Come? Io non ti posso spiegare" dico frettolosa.
"È?" Domanda interrogativo.
"Ehm io no niente" dico ridacchiando malinconicamente ritornando a guardare le mie mani.
"Tutto ok?" Dice avvicinandosi.
"si tutto ok apparte che mi taglio sono una persona di merda e ho fatto finta di svenire per non affrontare un altro problema tutto ok" mi lascio sfuggire "ma perchè te le sto dicendo?" Dico toccandomi la testa, se dovesse dirlo agli altri?
"I-io n-non lo d-dico a nessuno tranquilla" dice balbettando con gli occhi lucidi e abbassando lo sguardo.
Sembra, oddio ferito, io non avevo intenzione di ferirlo ora so come si sente, si sente un peso uno di troppo.
"Io v-vado" dice andando verso la porta.
"Ashton" urlo per farlo girare, ma non lo fa e se ne va.
Inizio inutilmente a piangere, sono riuscita a ferire una persona uguale a me, non me lo perdonerò mai, per di più una persona che ha fatto la differenza che mi può capire e che mi ha salvata, sono orribile, davvero io non ho parole.
Dal pianto debole ne nasce uno ancora più forte, ora voglio davvero morire, io non posso, non ce la posso fare ad andare avanti così.
O mio dio.
Gli ho fatto del male. Mi scoppia la testa.
"Basta, no, caro dio lascia che ti di la mia vita" sussurro tra i singhiozzi guardando la finestra, fuori c'è ancora il temporale e degli altri nessuna traccia.
Se si sta tagliando? Dov'è?
Mi ritorna in mente Ashton.
"Ehi ciao" dice una voce sconosciuta entrando.
lo guardo senza sentimenti.
"Mi ha mandato il dottore, puoi toglierti la flebo, uscirai un po' prima del previsto, domani pomeriggio sei libera" mi sorride avvicinandosi e togliendomi la flebo.
"Non parli molto vero?" Mi chiede ridacchiando.
Non rispondo e continuo a guardarlo.
"Oky vado via è stato un piacere, stai bene" dice uscendo.
Mh....una visita rapida, peccato mi piaceva stare qui, mi piacciono gli ospedali, non so perchè.
Ora sono libera senza quel fottuto carrelleto della flebo da portarmi dietro quindi posso comodamente andare a cercare Ashton per scusarmi, anche se i miei occhi incontrano i suoi e non riesco più a farmi uscire un filo di voce, ci devo provare.
Così, mi alzo dal letto ed esco dalla stanza andando dritta verso la sua camera, apro la porta ma non c'è.
Il bagno penso immediatamente.
Corro verso il WC che è vicino, appoggio l'orecchia alla porta e sento vari singhiozzi, o mio dio non può essere lui, apro piano la porta per non farmi sentire, invece sì, è proprio lui, è seduto per terra girato di spalle, cerco di fare meno rumore possibile avvicinandomici, guardo e dall'alto cedo il suo braccio, anzi i suoi bracci, ci sono più tagli dei miei, sta per ripassare la lametta sul suo polso, ma no! Non glielo lascierò fare.
Mi accovaccio velocemente e gli fermo il polso lui sobbalza facendo cadere la lametta che fa un rumore insopportabile, ecco fatto i miei occhi sui suoi, li ha lucidi e pieni di dolore non posso guardarli in quello stato, dio. Abbasso lo sguardo facendo cadere una lacrima sul pavimento, per il silenzio sento addirittura il rumore che fa quando tocca terra. Non riesco a parlare il solito nodo alla gola che mi procura quel ragazzo, non ho altra scelta, mi avvicino e lo abbraccio, uno di quelli bisognosi e pieni di affetto, scuse, comprensioni. Lui ricambia stringendomi più forti e piangendo sulla mia.
"Non farlo più" gli sussurro vicino l'orecchio involontariamente, sentivo il bisogno di dirglielo.
"Neanche tu" dice staccandosi, cosa che faccio anche io.
Sappiamo che nessuno dei due può promettere, o dire cose che non manterrà.
"Tu non devi farlo più per davvero" gli dico guardandolo, distoglie lo sguardo e lo concentra sulla lametta che giace ancora a terra.
La prendo con rabbia, molta rabbia.
"Basta, tutto questo deve finire digli addio, addio per sempre" dico facendo penzolare la lametta sopra il water.
"Addio" dice lui sorridendo e salutando con la mano.
"Bye bye" dico per poi lasciar cadere l'oggetto maledetto nel water per poi scaricare.
"Non so se ce la farò" dice alzandosi e pulendo per terra con un fazzoletto.
"Neanche io ma ci riusciremo insieme okay?" Dico avvicinandomi e toccandogli la spalla.
"Okay" dice sorridendomi e poi abbracciandomi.
"Grazie" mi sussurra debole nell'orecchio.
"No grazie a te" dico fra i suoi capelli che hanno un dolce profumo di miele.
"Ora ricominciamo tutto da capo, piacere Ashton Irwin" dice sorridendomi e porgendomi la mano.
"Blake Clifford" ricambio il sorriso paradisiaco e stringendo la mano.
..............
"E alla fine?" chiede ridendo.
"Bhè alla fine lui è caduto nel fiume mentre io ridevo" dico sorridendo, non riesco ancora a sorridere bene del tutto, gli sto raccontando della vacanza che abbiamo fatto tempo fa io e Michael in montagna dive lui ne ha combinate di tutti i colori e gli stavo narrando una scena tra le tante divertenti, qualcosa sembra cambiato in noi soprattutto in lui, ride di più, parla di più sembra in un certo senso libero, ma vedremo, come se quella lametta che ho buttato fosse una specie di amuleto della depressione, e io l'ho liberato dalla maledizione. Ne sono felice, penso di aver fatto del bene per la prima volta o forse no. Dubito che riusciremo ad andare avanti senza tagliarci, ho paura non so di cosa, ma ho paura. Anche io mi sono sciolta sento che di lui mi posso fidare e non perchè è uguale a me, forse anche per questo ma sento che c'è di più.
"È simpatico Michael e anche Luke, vedi quando eravamo a casa ha Luke fermato un mio attacco di panico e mai nessuno ci era riuscito" dice distogliendomi dai pensieri e muovendo i piedi penzolanti dal letto.
Siamo seduti entrambi sul letto.
"Hai attacchi?" Sussurro dispiaciuta.
Annuisce e si fa cupo.
"Mi dispiace molto" dico muovendo le mie gambe penzolanti dal letto per sbaglio urto la sua. Mi sono sentita per quel piccolo attimo tesa e tremendamente a disagio.
"Da quando è morta mia madre" dice e una lacrima gli riga il viso.
"Vuoi parlarne? Magari ti fa bene non so, fai come vuoi" dico girandomi i pollici ansiosa della sua risposta.
"Ritornavo da scuola il solito bambino infelice più o meno, appena arrivai davanti casa c'erano molte auto della polizia e un ambulanza entrai nonostante le avvertenze dei poliziotti e vidi mia madre..." dice di colpo fermandosi e piangendo.
Lo guardo preoccupata.
"I-impiccata" dice cercando di smettere di piangere.
Mi metto una mano davanti la bocca, un bambino che vede sua madre impiccata, io......o mio dio.
"Pensavo fosse stato mio padre dato che mi picchiava, lo faceva anche con la mamma, forse non riusciva più ad essere forte è per questo che ha deciso di suicidarsi" dice asciugandosi le lacrime.
"A me li ha uccisi un pazzo, insieme a mio fratello" dico guardandomi i piedi.
"Mi dispiace" dice guardandomi.
"Anche a me" dico sospirando, appena finisco la frase ecco che si apre di scatto la porta facendomi sobbalzare.
"Ecco dov'era vieni Michael!" Urla fuori di sè Luke.
"Ehi" dice Michael entrando.
"Dov'eravate voi?" Chiedo guardando Michael.
"Ho accompagnato gli zii in aeroporto, non potevano perdere il volo ancora" dice guardando Luke.
Annuisco.
"Sei senza flebo" dice Luke.
"L'hai notato......uhmmm....il dottore ha detto che sto bene e ce na andiamo domani pomeriggio" dico guardando per un attimo Ashton che è ancora a testa bassa.
"Fantastico!" Esclama Michael alzando le mani e sorridendo.
"Ash stai bene?" Chiede Luke avvicinandosi a lui.
"Ehem cosa?" Dice alzando la testa.
"Stai bene?" Gli dice guardandolo con affetto, amo Luke per questo, lo amo nel senso che lo apprezzo e che sono felice che sia il ragazzo di mio cugino-fratello.
"Ma tu hai pianto" Dice Michael guardandolo meglio.
"No sono gli occhi che...che...che ore sono?" Dice inventando qualcosa che non riesco a capire.
"Le nove perchè?" Chiede Michael perplesso.
"Ecco di sera iniziano a lacrimare perchè diventano pesanti e stanchi" dice gesticolando.
"Anche a me succede" dice Luke guardando Michael.
"Si infatti assomigli a un gatto quando ti succede" aggiunge ridacchiando Michael.
"Ehi basta con la storia del gattino" dice Luke incrociando le braccia al petto.
"Ma guardatelo" dice Michael stringendo le guance a Luke che ha un espressione innervosita "non vi sembra un dolce peloso coccoloso tenero gattino indifeso?" Continua guardandolo con una faccia innamorata.
Io e Ash ci guardiamo e ridiamo sotto i baffi.
Annuiamo tutti e due.
"Ehi" urla michael. "i pizzichi al culo no però, gattino cattivo pedofilo" dice dandogli uno schiaffetto sulla spalla.
"Vedi? Indifeso non tanto, ho le unghiee eheheheh" dice guardandosi le sue unghie inesistenti e soffiandoci sopra stile pistola. "Ora sono anche pedofilo, un altro aggettivo?" Continua incitandolo.
"Pervertito e adorabile" dice Michael dandogli un bacio a stampo.
Io e Ash ci guardiamo e arrossiamo tutti e due di scatto, non so perchè, ma lo facciamo e basta.
"A te hanno detto qualcosa i medici?" Dice Luke ad Ash.
"No veramente no non vengono quasi mai qui" dice guardandolo.
"Bene adesso vado io e glielo dico" parte Michael.
"Scusatelo eh! Michael ma che fai!" Dice inseguendolo fuori la porta.
"Ecco lui può uscire domani?" Chiede Michael ad un medico.
"Tu sei quello dell'ascensore?" Chiede il medico ad Ash e lui annuisce. Ma è il medico che è entrato per togliermi la flebo!
"Certo, domani quando esci vai in farmacia e prendi queste, sono per gli attacchi" dice ricacciando dal camice bianco un bigliettino con una penna trascrivendo le medicine.
"Si" dice Ash prendendo il foglietto e mettendolo in tasca.
"Ehi ciao" dice riferendosi a me.
"Ciao" dico debole, quegli occhi così profondi mi mettono inquietudine e mi ricordano qualcuno.
"Allora parli, rimettetevi voi due!" Dice divertito uscendo dalla stanza.
"Che intendeva con 'allora parli'?" Chiede Michael.
"Era venuto prima a togliermi la flebo mi parlava ma non mi andava di rispondere" dico guardandolo indifferente.
"Con quella faccia spaventa anche i morti quello" dice ridendo.
"Già" lo appoggia Luke.
"Hai fame?" Chiede Michael a Luke.
Lui annuisce.
"Vieni" dice prendendo per mano Luke "andiamo a mangiare, torniamo subito" dice uscendo dalla stanza.
"Tu hai fame?" Mi sussurra Ashton.
"No tu?" Rispondo guardandolo.
"Un thè non mi farebbe male" dice sorridendo "mi accompagni alla macchinetta?" Dice alzandosi.
"Si va bene" dico alzandomi, usciamo dalla stanza, lui è avanti e io dietro girando l'angolo la donna delle pulizie lo travolge letteralmente con il carello e lui perdendo l'equilibrio viene addosso a me. Chiudo gli occhi durante la caduta e li riapro quando sono a terra. Mi trovo il suo viso a pochi centimetri dal mio.
Diavolo i suoi occhi.

Spazio autricee
Si lo so è da tanto che non pubblico scusate davvero, non so cosa dire, grazie per chi sta leggendo e votando vi ringrazio tutti ragazzi!! Grazie mille......bhè Blake e Ash riusciranno a stare lontani dalle lamette?
Se volete seguirmi su twitter sono _irwinsmile_
Su tumblr laragazzacheamavalanebbia
Grazie di tutto💕 leggete Two Worlds Collide del mio Lukey GiuliaHemmings perchè è una storia fantastica, basata su un sogno vero!! Ahahhahahahahahahah
Amche My hope are you di skipper😂 EttaKoala è su Chris Collins se non salete chi è cercate su internet e vedrete che "fregno". Detto questo commentate in tante e fatemi sapere come sempre la vostra opinione riguardo la storia vi prego fatelo i commenti mi fanno stare bene.❤️ By Francesca🐧

Smile ||Ashton Irwin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora