Capitolo 12: Thank you

2.4K 104 5
                                    

Il solito fastidioso sole di Sydney che lotta contro la serranda per penetrare nella stanza e far svegliare il sottoscritto si fa avanti e io sono costretto ad aprire gli occhi.
"Ma dove sono?" Dico mettendomi seduto sul.....letto? Il mio letto? Dov'è?
Mi guardo intorno confuso.
"Giusto" dico dandomi uno schiaffetto sulla fronte, ricordandomi della sera precedente.
Sono a casa di Michael.
Mi alzo dal letto, avevo dormito con gli abiti addosso e quando il mio piede entra a contatto con il pavimento e faccio leva sul letto per alzarmi, qualcosa cade per terra.
Il libro.
Ne avevo letto di nuovo metà.
Lo raccolgo e lo rimetto al suo posto.
La sua libreria ha libri davvero molto belli.
Devo chiederle di prestarmene qualcuno, ma mi vergognerei troppo, come faccio?
Tipo "ehy ciao blake ho dormito nella tua stanza quando tu eri in coma in ospedale e ho letto un tuo libro visto che ne hai tanti belli, me li presti?"
Non se ne parla!
Mentre mi faccio i cosidetti 'filmini mentali' come sempre sento qualcuno bussare alla porta.
"Si?" Chiedo. Penso sia Michael oppure Luke.
"Sei sveglio!" Dice come supponevo Michael entrando. "Mi ha chiamato l'ospedale ha detto che blake si è svegliata e dobbiamo andare" dice già vestito.
"Ah si okay, il bagno?" Chiedo imbarazzato. Dovevo lavarmi e trovare un modo per non far vedere i tagli. Mi inventerò qualcosa come sempre....no?
Fa segno di avvicinarmi e io lo seguo uscendo dalla stanza.
"Si è quello!" Dice indicandomi la porta.
"Grazie" dico dirigendomi verso di esso.
"Okay Ashton pensa" dico iniziando ad aprire i vari sportelli per cercare una garza, cerotti, qualcosa!
"Cavolo non c'è niente" dico urtando per sbaglio una trousse che cade e fa un rumore tremendo.
"Tutto bene Ash?" Dice una voce al di fuori della porta.
"Oh si, ehm.....avevo sbattuto addosso al lavandino" dico in preda al panico e cercando una fottuta cosa che possa coprire.
"Trovato!" Esclamo, anzi urlo per poi coprirmi la bocca.
Ho pensato ad alta voce.
È una specie di garza arrotolata, ed è un po' sporca di sangue.
La deve usare Blake per coprirsi.
Il solo pensiero di Blake che si taglia mi fa rabbrividire.
Perchè mi fa questo effetto sapere che una persona qualsiasi che neanche conosco, (perchè se la conoscessi è ovvio che mi dispiace) si fa del male? Bah!
Srotolando la garza la avvolgo intorno al mio braccio lasciando scoperta la parte da dove devono prelevare il sangue.
"Fatto" sussurro prima di strapparla con i denti. Per legarla non ho lo scotch medico quindi faccio un semplice fiocco.
Mi farò venire in mente una scusa per la strada, per giustificare il braccio avvolto nella garza.
Mi lavo velocemente, ed esco.
"dov'eri finito?" Dive ridacchiando Luke che incontro scendendo le scale.
"Uhm stavo in bagno" dico sorridendo.
"Che c'è per colazione Mikey?" gli dice Luke abbracciandolo da dietro.
"Oh pancake" dice dandogli un bacio sulle labbra.
Sono ancora abbracciati, e io ancora in piedi alla soglia della porta a guardarli come un povero imbecille.
Decido di andare sul divano.
"Ash vieni a mangiare un po'" mi chiama Michael dalla cucina.
"Oh non ho fame grazie" dico affacciandomi alla porta.
"Naaah! Tutti vogliono i pancake" dice Luke facendomi l'ok.
"Ehm veramente a me non piacciono"
A me non piace proprio il cibo, se fosse per me non mangerei per niente, ma il mio psicologi mi obbliga.
"Non ti piacciono? Se vuoi c'è del succo, cupcake latte e cereali.." lo interrompo.
"No grazie Michael davvero non voglio niente" dico sorridendogli.
"Ah ok" dice lui abbassando lo sguardo e mettendosi seduto vicino a Luke. Mentre loro divorano la colazione, io prendo il mio cellulare dalla tasca guardando se mi è arrivato qualche messaggio.
Quando sto per sbloccarlo ricordo che io non ho amici, quindi senza vedere niente lo rimetto a posto.
Non mi cerca mai nessuno perchè non ho nessuno! E a me sta bene così.
"Andiamo" dice Michael correndo verso la porta. Una volta usciti tutti, camminiamo veloce per strada perchè Michael non sa camminare normalmente, è nervoso e si vede.
"Si va di fretta" dice Luke mettendosi al mio fianco vedendo che sono in difficoltà a mantenere il passo con Michael.
"Già" dico semplicemente per poi guardarlo e sorridergli.
Quei due mettono il buon umore a tutti.
Sono così spensierati.....forse.
Bhè anche loro sicuramente avranno avuto problemi a dire...beh...che sono quello che sono..gay.
La società è una merda, la maggior parte non approva, perchè due persone non possono amarsi?
Che si facciano i dannati affari loro.
Io ne sono una vittima, della società e anche loro ma sembra non importargli, ma a me invece importa.
Sono quel tipo di persona che non accetta complimenti ma che crede ad ogni insulto, come il resto di noi che ci facciamo del male, per colpa della società, per colpa nostra. Io rientro nella categoria e ne sono consapevole. Mentre penso, siamo arrivati davanti l'ospedale.
"Ma la macchina no eh?" Dice Luke con il fiatone mentre entriamo nell'edificio.
"È vicino!" Dice Michael vedendo un dottore e andandogli incontro. Mentre ci parla mi guarda e mi indica gli starà sicuramente dicendo che io sono il "prescelto" quello che ha il sangue giusto. Bhè ha è un parolone, possiedo e ne ho poco.....ecco.
"Vieni ragazzo" dice il dottore facendomi cenno di seguirlo. "Siediti qui" dice entrando in una stanza. Annuisco per poi farlo.
"Aspetta che viene l'infermiera" dice uscendo. Annuisco dopo che se ne è andato, mi guardo intorno, pinze, forbici, tubicini e siringhe....bene!
"Oh ciao" dice una voce dietro di me, mi giro....ma è una ragazza
"Ciao" rispondo guardandola, viene verso di me e si mette dall'altra parte del banco, guardo il cartellino si chiama Emily.
"Hai un gruppo raro lo sai?" Dice guardandomi, ha gli occhi color nocciola e un po' di lentiggini sul naso e sulle guance, è piuttosto carina ma niente a che vedere con Blake.
No! Aspetta.....perchè ho pensato a lei?
O mio dio,
Annuisco.
"Dammi il braccio" dice facendomi segno di metterlo sul bancone.
Mi alzo la manica e guardo la garza, poggio il mio braccio.
"O cielo che hai fatto?" dice iniziando a toccare la garza.
Oh diamine! Mi sono scordato di pensare alla scusa.
"Ehm ecco io, veramente, sono caduto con la bici e mi sono graffiato" dico diventando rosso.
"Oh hai disinfettato? Posso vedere? Faccio qualcosa per medicarti" inizia a dire alzando la benda.
"Nono ho già fatto tutto" dico ritirando il braccio. "Ho lasciato scoperto la parte dove devi prendere il sangue però" dico indicando la parte scoperta di vede un taglio, ma non si nota molto....almeno spero.
"Oh grazie caro" dice prendendo la siringa.
deglutisco, prima che lei infila quella c-cosa nel mio braccio, inizia a tirare e vedo il sangue ribollirci dentro.
È carino, ma schifoso.
Guardo da un'altra parte, i suoi capelli, sono dorati. Non avendo altro da fare.
"Fatto" dice prelevando il siringa e mettere ovatta e alcool sulla ferita. A causa del taglio brucia di più, ma non faccio notare il mio "dolore" ci sono abituato calcolando che mi taglio ogni giorno.
È così piacevole.
Tagliarsi intendo.
"Grazie" dico facendovi una leggera pressione.
"Grazie a te" dice con un gran sorriso. "il tuo nome?" Chiede amichevole.
"A-ashton" balbetto come un deficente, non ho mai parlato con una ragazza a parte Blake.
Ma perchè centra sempre lei? Aaah!
La sua immagine è fissa sulla mia mente dalla sera che è scappata via.
Un po' l'ho dimenticata ma oggi la vedrò di nuovo.
"Piacere Emily, vado a portarlo dal dottore" dice sorridente uscendo dalla stanza. Io faccio lo stesso cercando Michael e Luke nella sala d'aspetto ma non ci sono.
Se sono andati da Blake? Può essere.
Mi dirigo verso il lungo corridoio, sembra infinito, dopo aver guardato in varie stanze ancora niente.
Dove sono?
"Scusi mi sa dire dov'è la stanza in cui c'è una ragazza...che...è svenuta?" Dico ad un infermiera gesticolando, non sono capace a parlare.
"Come? Oh tesoro! Ci sono talmente tanti casi! Ma la più recente è la stanza 236" mi dice ridendo.
"Grazie quale piano?" Dico. Non so come diavolo è fatto un ospedale.
"Oh terzo" detto questo l'infermiera se ne va e io continuo per la mia strada, prendo l'ascensore, è libero e spingo il tasto 3.
Ho una sensazione di vuoto negli ascensori.
Arrivato emette quel suono fastidioso simile ad un campanello e scendo.
Percorrendo un altro corridoio infinito vedo finalmente il numero.
Spingo la porta, ma la stanza non è questo è vuota.
Esco letteralmente deluso e scorgo delle voci provenire dalla porta di fronte.
"Michael!" Urlo riconoscendo la sua voce roca e profondo, entro nella stanza ed è lì.
In tutta la sua fottuta bellezza lei è li che mi fissa con quegli occhi color verde acqua bellissimi. Rimango per un po' a guardarla senza staccare lo sguardo.
"Ehy grazie quello è il tuo sangue" dice Luke poggiandomi una mano sulla spalla ridendo e indicando la sacca che è collegata al suo......polso!
E se hanno visto i tagli? Oh dio.

Smile ||Ashton Irwin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora