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Osservavo insistentemente il vestito grigio perla che era steso sul mio letto, e che Jenny mi aveva accuratamente stirato per la sera.

Il ragazzo riccio con la puzza di fumo impregnata nei vestiti mi aveva chiesto di uscire.

Non era il massimo per una come me, che per colpa dei miei genitori ha sempre dovuto frequentare gente (troppo) per bene, e con la cravatta ben sistemata nella giacca.

Se i miei lo avessero saputo come minimo mi avrebbero rinchiuso in casa e mio padre sarebbe andato a denunciarlo, ma dato che non erano in città, mi ero presa un po' di spazio per fare ciò che volevo.

Continuavo a fissare il vestito, con la speranza che si trasformasse in jeans e maglietta, quelli sarebbero andati più che bene, visto con chi dovevo passare la serata e il vestito mi sembrava decisamente eccessivo.

Scacciai ogni tipo di pensieri e andai in bagno a prepararmi.

Il vestito era corto fin sopra alle ginocchia, senza spalline, presi un copri spalle nero, del mascara sulle ciglia e un pò lucidalabbra trasparente. Afferrai la mia pochette dello stesso colore del copri spalle, infilai le ballerine e scesi in soggiorno.

"Dove vai?" Ecco, puntuale come sempre.

"Esco."

"Questo lo avevo capito, ma con chi?"

"Ally."

"E c'era il bisogno di vestirsi così?"

"E' tardi, devo andare, a dopo!"

Evitai un ulteriore interrogatorio con le tipiche risposte secche, e mi avviai nel punto dove ci eravamo incontrati il giorno prima.

Fuori cominciava a farsi buio, così decisi di accelerare il passo.

Arrivai dopo una manciata di minuti, ringraziando il cielo di non aver nemmeno osato a mettere i tacchi altrimenti sarei ancora sulla soglia di casa.

Riconobbi nel buio le pareti della mia scuola che spuntavano da dietro gli alberi e più in là, una figura sotto un lampione. Mi avvicinai.

Era davvero lui?

Indossava dei jeans scuri, le converse nere e una camicia bianca con le maniche avvolte a metà braccio e il primo bottone sbottonato.

"Buonasera."

Ok, potevo evitarmelo in quell'occasione, sarebbe bastato un 'ciao'.

Mi morsi il labbro appena mi resi conto della pessima figura e a lui scappò una leggera risata.

"Ciao anche a te."

"Ciao Harry."

Dai, continua così, stai andando bene.

"Ti stà bene la camicia."

"E a te sta bene quel...vestito, se si può chiamare così. Sicura di riuscire a muoverti? Mi sembra stretto."

"Ci cammino benissimo, tranquillo."

HARRY.

La vidi arrivare nella penombra, e no, non mi ero sbagliato, era davvero una gran gnocca con quel vestito che le metteva in risalto il sedere.

Mi calmai, quella sera dovevo essere un gentiluomo. Non mi andava di fare brutta figura, anche se di bello in tutto quello che aveva visto fin'ora non c'era niente.

"E a te sta bene quel...vestito, se si può chiamare così. Sicura di riuscire a muoverti? Mi sembra stretto."

"Ci cammino benissimo, tranquillo."

Hopeless {Harry Styles, One Direction}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora